DIECI

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Fuori si fa buio buio e noi stiamo fermi sulla sabbia che ci fa ballare a ritmo di un'onda.
Oasi (Thomas)

Tornai sotto l'ombrellone con un sorriso stampato in volto e subito raccontai ciò che feci con gli animatori: papà sorrise soddisfatto, mentre mamma mi lanciò un'occhiata malvagia, sembra che non le andasse bene il fatto che frequentassi quei ragazzi. Si limitò a dire «ah brava» ma lo disse con un aria così infuriata che quasi mi spaventò.

Mi sentivo soffocare.

Così per distrarmi mi misi le cuffie e mi feci trasportare dalle dolci note di Il Senso Di Ogni Cosa di Fabrizio Moro. Chiusi gli occhi e non pensai più a niente. Dopo un'ora andammo a pranzo al grande ristorante dell'albergo: il menú offriva pesce fresco, è non potevo esserne più felice. Ci mettemmo a tavola e non facemmo in tempo ad imboccare il primo cucchiaio che una voce alle nostre spalle ci fece spaventare «buonappetito carissima e anche ai tuoi genitori»

Quella voce la riconosco meglio delle mie tasche, come si suol dire.

Mi girai e apparve Gabriel che mi sorrise e mi accarezzò la guancia. A quel punto mio padre lo fece accomodare al nostro tavolo e lui cominciò a narrare la sua storia.
«io sono cresciuto in una borgata, fino all'età di dieci anni. Poi mio padre per fortuna trovò un buon lavoro alla posta e ci trasferimmo nella nostra attuale casa» disse. Poi ci chiese «e voi? Come si è formata questa splendida famiglia?»
A prendere la parola fu mia madre « noi ci siamo sposati ventisei anni fa e dopo dieci anni adottammo questa meravigliosa figlia, Noemi.». L'animatore mi sorrise e disse «sei davvero fortunata ad avere una famiglia così» annuii per confermare e passammo un pranzo allegro e spensierato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 10, 2020 ⏰

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