24 Dicembre 1688

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Doncaster
16.02

La fine dell'anno è vicina, il ricordo non del tutto svanito della morte del padre, il resto dei mesi come cancellato dalla testa di Harry, che ancora passa le giornate alla disperata ricerca di nuovi versi e strofe per le sue poesie, che ama cantare, con lo sguardo verso il cielo, nei pomeriggi più caldi e sereni dell'estate e della primavera.

Ora è seduto sul velluto blu della sua carrozza, destinazione Doncaster, un conte ha organizzato una festa per intimi in onore del suo compleanno.
Harry però non ricorda chi sia, questo ragazzo, e tantomeno perché sia stato invitato al piccolo incontro per la stretta di amici se il festeggiato nemmeno balena nella sua memoria.

Ma il giovane, molto simile a suo padre in questo aspetto, non dice mai di no alle feste, che sono le uniche occasioni nelle quali può sfoggiare, senza incutere timore ai passanti (sempre per via della casa e di tutte le storie che vi aleggiano intorno), i suoi abiti migliori, lavorati per mesi se non anni dai sarti più rinomati di tutta Inghilterra.

Si stringe quindi nella coperta di lana lasciata piegata accanto al suo posto, incredibile come l'inverno si faccia ogni decennio più freddo, non che di decenni il riccio ne abbia vissuti molti, ma le cronache pagane sui giornali raccontano di un abbassamento delle temperature nell'ultimo mezzo secolo ed Harry, ogni mattina, perde ore ed ore a sfogliare le pagine di carta sporca e rinsecchita dal clima secco di Holmes Chapel.

Il duca però è sempre uguale, forse qualche piccolo dettaglio lo rende anche più affascinante agli occhi delle giovani dame, ma che non sanno di essere senza la minima speranza col nobile per via della sua predilezione di genere.
Anche se l'omosessualità è illegale di questi tempi, il ragazzo non ha intenzione di sposarsi con una povera donna e mentirle ogni giorno.
Un pensiero piuttosto nobile, considerando che molti avrebbero finto tutto pur di generare della prole.

I capelli gli sono cresciuti, sono diventati più fluenti e lunghi fino a sfiorargli la parte superiore delle scapole e della schiena.
Grazie alla nuova abitudine del ragazzo di fare una camminata almeno ogni mattina, il corpo è più tonico e sano, le gambe muscolose.
Una nuova passione inoltre è nata in Harry, non solo il cantare le sue poesie, ma la musica nel suo complesso.

Una buca piuttosto profonda fa traballare la carrozza e il giovane si ricorda di quello che sta facendo, dov'è diretto.
Un senso d'inquietudine scombussola l'animo fino al più profondo del suo cuore, che batte inspiegabilmente veloce e incessante, come se volesse saltar fuori dal petto.

Il ragazzo si interroga sul perché di questo nervosismo durante tutto il viaggio, nemmeno le canzoni canticchiate a bassa voce o lo scroscio della pioggia che cade leggera ai lati della carrozza bianca riescono a rasserenarlo.
Cosa strana e inaspettata.

Appena arrivato a destinazione però si lascia illuminare alla vista di uno splendido ruscello azzurro ghiaccio che passa ai lati di un cancello imponente e spalancato.
Perché quel colore tanto freddo scalda il cuore del duca?

Fiero del suo completo ocra e oro, e delle scarpe in cuoio appena sistemate dal calzolaio di Holmes Chapel, Harry scende dal mezzo quando gli viene aperta la porta e posizionata la scaletta di legno accanto alle grandi ruote circolari.

Un vasto bosco circonda una reggia enorme e marmorea.
L'immaginazione del ragazzo vaga su quanto possa essere elegante e bella alla luce del sole mentre splende, ed i raggi vengono riflessi, dalle limpide acque del fiumiciattolo, fino a specchiarsi sulle finestre e dare un colore famigliare e piacevole alle stanze.

Il duca sarà ricco per gli standard del suo paese, ma la sua dimora e , forse, anche la reggia di Giacomo II Stuart. in persona, non hanno nulla a che vedere con quella del conte di Doncaster.

These petals won't keep us apart  // l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora