28 Settembre 1691

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Holmes Chapel
16.00

È da due anni che il duca vive la sua relazione a distanza col conte.
Nessuno dei componenti della coppia può assentarsi per troppo dalla propria città natale, ovviamente per motivi diplomatici, e la nostalgia dell'uno per l'altro è persistente.
Si sono visti solo nelle rare occasioni dei compleanni o banchetti allestiti dal nuovo re d'Inghilterra, costringendosi a tenere un tono formale per non destare sospetti.

Il tutto, già di per sé duro e opprimente, si complica ancora di più: uno scambio troppo evidente di lettere da una corte all'altra può facilmente attirare l'attenzione dei curiosi, perciò i due si sono accordati.
Ogni ultimo del mese, una volta a testa, una lettera e una rosa avrebbero fatto capolino sul portico dell'altro.

E così la routine, pezzo dopo pezzo, giorno dopo giorno, mese dopo mese, rimane sempre la stessa.
Le frasi poetiche e affettuose li cullano ogni sera prima di andare a letto, alla milionesima occhiata alle dolci parole impresse a inchiostro nella pergamena e, col delicato profumo del fiore,l'aria piacevole della città immersa nel buio viene inebriata di freschezza e amore.

Ormai per entrambi è d'abitudine trovarsi nel letto morbido, mentre un piccolo lume rende calda la fredda e desolata notte, con la mano appoggiata alla guancia e le lacrime salate che gridano solitudine e un senso di mancanza; sotto gli occhi lucidi, tenuta sulle ginocchia rannicchiate al petto, una lettera che per un mese non cambia; perchè essa non assume il diverso umore dell'anima gemella dei ragazzi, che vivono senza conoscere la quotidianità dell'altro.

Tutto sembra così finto e monotono, ma devono farselo bastare, poiché non c'è modo per due uomini di amarsi a questo tempo.
Il massimo che possono concedersi è di sperare che l'ultimo del mese non capitasse nel giorno festivo settimanale, perché si sa, niente posta la domenica.

Oggi è il turno di Louis di spedire la tanto bramata carta e far sognare Harry come solo lui sa fare.

Il duca, appena uno spiraglio di luce invade la sua camera, si alza di scatto tanto da farsi venire un capogiro.
Ma non ha tempo da perdere, la sua lettera è già davanti alla porta.
Solo quella, nessuna rosa.

Lo sguardo del duca è confuso, la fronte aggrottata, le spalle un po' ricurve e il collo piegato alla ricerca di un fiore rosso sgargiante per il piccolo portico polveroso.
Ma non c'è, e questo significa solo più sofferenza per la povera anima del riccio, che ogni qual volta avesse poggiato gli occhi verdi e delicati sul vaso cristallino avrebbe visto il vuoto oggetto, una chiara rappresentazione del suo umore.
Perché è così che si sente senza Louis, privato di ogni suo organo vitale e di ogni sua emozione.

Raccoglie con mani tremanti la busta bianco sporco, la scruta sentendo il tutto più pesante.
La sua scrivania illuminata dalla luce del sole che splende alto nel cielo, il legno lucido illuminato invoglia Harry a non aspettare la sera come al solito, ma a leggere il tutto subito.
Strano, ma il ragazzo ha imparato a fidarsi del suo istinto.

Il sigillo si stacca facilmente, la rosa impressa sulla cera blu cobalto.
Non uno, ma bensì due pagine fronte e retro cadono sul piano di legno, l'elegante scrittura in corsivo e ghirigori di Louis scalda il cuore di Harry, che prende la prima parte e, solo alla prima frase, le lacrime iniziano a scendere copiose sul suo viso, bagnandolo, rendendolo lucido e brillante sotto la potente luce che penetra dalla finestra.

Amore mio,
Ti vedo seduto sullo sgabello più scomodo e vecchio di tutta la casa, coi gomiti appoggiati alla superficie solida del tavolo nella tua stanza, mentre il tuo bellissimo viso viene inumidito da piccole lacrime di dolore.
Ma io sono con te ogni giorno, ti basta uscire in giardino e passeggiare tra i cespugli di rose.
Fallo qualche volta, cogline una, respirane il profumo.
Staccane i petali uno a uno e baciali con le labbra rosse come se quello fosse il mio viso.
Accarezzati le guance come se le mie mani lo stessero facendo.
Sono grato ad ogni cosa che ti fa stare bene, e ora lo so che stai sorridendo, e quindi penso alle fossette adorabili ai lati della bocca, ai denti bianchi che mi illuminano le giornate...
Mi manchi amore mio.

These petals won't keep us apart  // l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora