Holmes Chapel
03.45La serata si è conclusa in modo disastroso, il duca è in lacrime rintanato nell'angolino della sua carrozza.
Cerca di proteggersi invano dallo sguardo curioso del cocchiere e dalle sue domande che, come coltellate, continuano ad allargare una ferita ancora aperta e sanguinante.L'uomo alla guida del mezzo è solo preoccupato, ma in cuor suo Harry ha sempre sperato di importar di meno alle persone, così tanto meno da essere lasciato in pace a crogiolarsi nel suo dolore.
Lui vorrebbe solo dimenticare, ma enti esterni a sé e la memoria non desiderano questo.
La voce di Louis sembra riecheggiare per le vie di Holmes Chapel, non importa se ormai Londra è lontana, la risata sarcastica del conte vibra tra i muri cupi delle case producendo un eco infinito.La cosa più spaventosa è che il giovane non sa il motivo del suo pianto, forse ha solo paura che l'uomo possa dire in giro della sua omosessualità, ma non avrebbe senso ora, l'ha scoperto molto tempo prima o per lo meno intuito quella mattina di Natale.
L'alternativa è il timore di essere stato come schernito dal maggiore per via dei suoi sentimenti, è stato come... respinto?
Sicuramente entrambi i fattori condizionano l'umore del riccio, che appena individua la famigliare imboccatura al mercato del paese, salta giù dalla carrozza senza avviso e corre.Corre con i capelli al vento che ondeggiano liberi e riflette su quanto lui si trovi in gabbia in un mondo orribile e severo.
Corre con le lacrime che cadono sul pavimento lasciando una scia luminosa e brillante sotto gli sguardi delle poche persone in giro alla tarda ora, ma non gli interessa di sembrare strano.
Corre con il vestito che si strappa e si lacera, non progettato per quel tipo di attività, ma non gli importa nulla delle stoffe costose.E poi la calda e accogliente porta di casa entra nella sua visuale, e in qualche modo la raggiunge anche più velocemente di quanto stesse facendo, e non si ferma nonostante il sapore di sangue nel palato, il fiato corto, i polmoni che sembrano scoppiare e la parte destra del busto che duole.
Non rallenta finché, sfinito, non sbatte il sedere contro il pavimento e la schiena sulla porta chiusa con violenza, il profumo della sua dimora lo invade e lo calma un po', nel buio ambiente della notte, nel silenzio assordante.Un pianto liberatorio decide di buttarsi da quel sottile confine tra l'affrontare il dolore e il tenersi tutto dentro e quindi insieme al fiatone, che gli impedisce di respirare, di parlare, sente il sollievo impadronirsi del suo corpo quando quelle povere e indolenzite iridi cominciano a rovesciare cascate di lacrime fredde sul legno scricchiolante di casa, ed il tutto è troppo piacevole ed impetuoso per essere fermato.
La solitudine avvolge il corpo del duca scosso tra fremiti, poi inizia a ridere, forte, mischiando la tensione ai singhiozzi, e chi lo dovesse vedere ora lo prenderebbe per un pazzo.
Come un nodo che finalmente si scioglie, Harry non sente più dei blocchi nelle vene, solo un sogghignare senza controllo che si impasta al pianto più doloroso negli ultimi tempi.Non si era lasciato andare così dalla morte del padre, era convinto che fosse impossibile rivivere quella tortura una seconda volta, ma gli uomini sono nati per sbagliare e cadere nel peggio in ogni occasione.
Dopo forse qualche minuto il silenzio aleggia nuovamente, il giovane vuoto e privo di emozioni si alza, si spoglia dell'abito straziato come la sua anima, e si pone un completo più comodo, ma non quello che solitamente usa per la notte, non vuole ancora riposare.
I sogni lo porterebbero solo sa una persona e lui vuole evitare.Si distrae dal bere la tisana alle erbe che ha preparato per appisolarsi quando violenti colpi di nocche alla porta richiamano la sua attenzione, è intenzionato a non aprire, così che il disturbatore pensi sia andato a dormire e torni a casa.
Ma il frastuono non cessa, e rischia solo di fargli venire mal di testa quel duro e freddo suono.
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These petals won't keep us apart // l.s.
FanfictionFine XV secolo, Inghilterra. Non importa se sei un nobile, un contadino, o addirittura il re. L'amore tra due persone dello stesso sesso è considerato un peccato capitale, la cui unica punizione può essere la morte. In una breve storia, vedremo c...