dieci;

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"Allora: ora ti lascio qui e tra esattamente mezz'ora vengo a prenderti. Portati i teloni e la cassa, io prendo qualcosa da mangiare. Ok?" organizza parcheggiando davanti a casa mia.

"Ok, a dopo amore" concludo entrando con il mio zaino in spalla.

Subito dentro corro in camera per cambiarmi e preparare tutto quello richiesto da Blake. Mi infilo dei pantaloncini della Levi's a vita alta e un top che arriva subito sotto il seno, prendo anche una felpa oversize in caso faccia fresco stasera.
Prima di tornare fuori per aspettarlo mando un messaggio a mio padre.

[tu]
oggi sto fuori tutto il giorno
non vengo al ristorante scusa
tranquillo ho già fatto tutti i compiti
prima che tu me lo possa dire sarò a casa prima delle 9:30 e se sarai ancora al lavoro aspetterò la chiamata
ti voglio bene ciao

Finisco di digitare sullo schermo del telefono, raccolgo la borsa utilizzata per prendere tutto il necessario ed esco a sedermi sul porticato.

-

"Perfetto, i teloni stendili lì, sotto quell'albero" dice Blake.

Siamo arrivati da cinque minuti e ora dobbiamo solo capire come metterci per evitare due cose principali: il
vento e le persone.
Accendo la cassa e faccio partire in shuffle la mia playlist. Lui tira fuori i suoi snack e le bibite e mette tutto in mezzo a noi in modo che sia raggiungibili da entrambi. Indossiamo i nostri occhiali da sole e ci sdraiamo a pancia in su a guardare il cielo.

Facciamo passare diverse canzoni e diverse battutine insignificanti escono dalle nostre bocche, fin quando non sentiamo dei passi diventare sempre più vicini. Blake si solleva mettendosi seduto e vede di chi fossero i passi.

"Gli hai invitati tu?" mi chiede confuso.

"Di chi stai parlando?" domando.

"Mattia e il suo gruppetto" dice girandosi verso di me.
Spalanco gli occhiali e mi alzo di scatto.

"Che cazzo ci fanno qui?!" esclamo frustrata.

"Gli hai invitati tu?" ripete alzando il tono.

"No! Ti pare? Ci ho parlato si e no due volte con quelli" dico consapevole del fatto che non ci abbia parlato solo due volte con Mattia.

Si sono posizionati a un paio di metri da noi, Alejandro e Kairi sono seduti esternamente, lasciando a Mattia una vicinanza maggiore verso di me.
Io e Blake decidiamo di ignorarli tornando a fare quello che facevamo: continuare con la musica in un ordine casuale e sgranocchiare qualcosa.

"Ciao Mattia!" urla una voce stridula e femminile.
Alzo leggermente lo sguardo per vedere chi fosse, senza farmi notare, soprattutto non dai ragazzi della PVHS.
Sono due ragazze. La prima ha i capelli chiari e lunghi, una pelle dorata e delle lentiggini quasi invisibili, i suoi occhi sono chiari e le sue labbra sono rosate. L'altra ha una corporatura più robusta, i suoi capelli sono scuri e corti, ha le labbra carnose e un sorriso a trentadue denti costantemente stampato in faccia. La sua pelle è olivastra.

Lo sguardo di Mattia passa dal guardare loro, al guardare una mia possibile reazione, nascosta sotto i miei occhiali scuri.

"Ciao ragazze, venite" le invita lui.

Ignoro completamente qualsiasi loro azione e mi concentro sulla mia conversazione con Blake con il sottofondo di Chanel di Frank Ocean.

Sembra tutto andare perfettamente quando il suono di una canzone sovrasta quello della traccia che il mio telefono sta riproducendo. Inutile dire che sono Mattia e i suoi amici.

"Uhm, scusate, ma potreste abbassare il volume?" interviene Blake notando il mio fastidio.

"Scusa?!" fa finta di non capire Kairi.

"Beh, diciamo che noi stiamo ascoltando delle canzoni e voi ne state ascoltando delle altre, se abbassaste il volume sarebbe perfetto" insiste lui.

"Scusate, ma non potremmo stare tutti insieme e condividere la cassa?" chiede la ragazza dai capelli scuri.

"No!" esclamiamo io e Mattia insieme.

"Uh! Basta che non ve la prendiate!" borbotta l'altra ragazza.

"Blake io forse dopo devo andare da mio padre al ristorante" dico al mio amico sottovoce cambiando totalmente i piani fatti prima di venire. Prendo anche il telefono e informo mio padre.

[tu]
hai bisogno con il ristorante?
io ci sono
dimmi se hai bisogno e quando

L'attenzione di Mattia ricade subito su di me, sembra osservare e catturare ogni minimo dettaglio.

"Okay, trovate un compromesso perché sentire due canzoni sovrastarsi di continuo non è molto bello" si lamenta Alejandro.

"Stessa cassa, facciamo una canzone a gruppo" propone Kairi.
Finiamo per fare come proposto da lui e smetterla di litigare.

-

Sono le 6:49 e siamo qui da circa due ore.

[pa']
la proposta per venire ad aiutare è ancora valida?
niente di che, ma abbiamo bisogno alla zona di accoglienza

[tu]
arrivo

Faccio vedere lo schermo con la chat a Blake e lui annuisce capendo. Ci alziamo velocemente e iniziamo ad impacchettare tutto ciò che è nostro e la spazzatura. L'attenzione di tutti, di conseguenza, si fionda su di noi.

"Dove vai?" mi chiede Mattia. Blake gli lancia un'occhiataccia notando che la domanda è riferita solo a me.

"Devo andare ad aiutare mio padre al ristorante e Blake deve portarmi" informo tutti.

"Perché ti deve portare lui?" continua incrociando le braccia.

"Perché dovrebbe interessarti?" domando.

"Forse anche mio padre ha bisogno di me, andiamoci insieme"  propone alzandosi.

Blake appoggia il suo sguardo al mio, annuisce in senso di conferma e mima con la bocca "Scommessa al Mc!"
Alzo gli occhi al cielo e m'incammino affiancata da Mattia.

"Perché fai tutto questo?" chiedo appoggiandomi alla sua macchina.

"Mhm? Non so di cosa tu stia parlando" dice come se fosse veramente così.

"Mattia! Fai il serio, ti ho detto esplicitamente di non venire!" esclamo incazzata "Poi chi sono quelle lì?"

"Sei gelosa per caso?" chiede aprendo la bocca in segno di stupore.

"No, assolutamente no" nego immediatamente.

"Allora perché dovrebbe interessarti così tanto?" continua accerchiandomi dalle sue braccia mentre sono con la schiena contro il cofano.

"A te invece perché dovrebbe interessarti di dove vado?" controbatto distogliendo lo sguardo dal suo.

"Per il tuo stesso motivo"

"E quale sarebbe il mio motivo?" domando incredula.

"Sei gelosa," afferma "o vorresti farmi credere il contrario?"
Stabilisco il contatto visivo, lui si morde il labbro inferiore sotto una specie di ghigno, appoggio le mie mani sulla sua nuca e lui fa lo stesso con i miei fianchi.
Non esito un secondo in più e mi sfiondo sulle labbra.

"Comunque 'quelle lì' sono amiche" interviene prendendo fiato dopo la foga del bacio.

sono stranamente "fiera" di questo capitolo, boh mi piace, vi prego ditemi che piace anche a voi che se no mi sparo

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