Nuove rivelazioni

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Seduto in quella posizione ancora così rigida, cercava in tutti i modi di muovere i propri arti con più naturalezza possibile, senza troppi progressi. Il sole era quasi al crepuscolo e la stanza incominciò lentamente a diventare più buia. -Chissà se è riuscita a trovare tutto... ho lasciato la casa in uno stato indecoroso, speriamo non mi faccia battute...non che lei sia mai stata ordinata...- pensò il pozionista guardando la finestra, per poi soffermarsi con lo sguardo sulla sua bacchetta, posta sul comodino, che non era ancora in grado di utilizzare per via della gola ancora profondamente danneggiata: -Chissà se tornerò mai a fare magia...- pensò sconsolato.
La nube dorata che aspettava di rivedere con ansia, giunse finalmente da lui: "Scusa Severus, ci ho messo un po'...ho fatto fatica a trovare della biancheria decente...ma i libri almeno ci sono tutti e li ho trovati al solito posto." disse Roxanne poggiando una valigia di cuoio scuro vicino al letto, gli sorrise e notando immediatamente la sua afflizione, si sedette al suo fianco sul letto. "Non ti abbattere. Il tempo e la pazienza curano ogni ferita.". -Se ci sei tu a colmare quello spazio di tempo allora non è poi tanto male l'attesa...- replicò il pozionista con il pensiero guardandola teneramente: lei arrossì lievemente, "Deduco quindi, che ti sia mancata... nonostante sia passata solamente un'ora...", -...La tua compagnia mi rassicura e mi fa sentire piacevolmente appagato...quindi sì, mi sei mancata.- lei senza proferire parola si avvicinò ancora di più verso il pozionista che avvampò come qualche ora prima: quel profumo era inebriante per lui, era come una droga di cui non poteva fare a meno. "Severus così mi stai confondendo parecchio, lo sai questo?" disse Roxanne arrossendo sulle gote lentigginose un'altra volta, -Sono più confuso di te...credimi...Anch'io vorrei sapere quello che voglio veramente.- rispose lui onestamente.
Ad un tratto bussarono alla porta della camera: Roxanne ancora concentrata sul pozionista ebbe un piccolo sussulto e rispose di getto un "Avanti" voltandosi verso la porta. Un'apprendista guaritrice tutta vestita di bianco e azzurro, entrò e si avvicinò a loro: "Buona sera a voi signori, arrivo ora dalla sala d'aspetto...due ragazzi hanno chiesto di voi signor Piton, e come mi ha chiesto Miss Gaunt sono venuta subito a riferire."
"Vi ringrazio: ma i ragazzi sono ancora là o sono andati via? E me li potrebbe descrivere per cortesia?" disse Roxanne che voleva avere più informazioni a riguardo, -Se è quella testa vuota di Potter gli dovrò fare i complimenti per avermi trovato così rapidamente...- pensò il pozionista, "Hanno detto che avrebbero aspettato che tornassi con il libro dei ricoveri di questo mese. Una ragazza riccia e un ragazzo dai capelli rossi, non mi hanno detto il loro nome." disse l'apprendista, -La Granger e Weasley...ed Harry dov'è? Il ragazzo non si separa mai da loro due... starà bene?- riflettè Severus, "Vuoi farli venire qui così glielo chiediamo?" chiese Roxanne guardando negli occhi il pozionista, l'uomo prontamente annuì, "Li accompagni pure da noi: sono allievi del professore, non creeranno problemi." aggiunse lei guardando questa volta la guaritrice, quest'ultima annuì e andò a chiamarli. I due attesero solamente una manciata di minuti il ritorno dell'apprendista con i due giovani. "Ecco qui i ragazzi, professor Piton: li lascio ora a voi, ho del lavoro da sbrigare." disse la donna aprendo la porta, rimanendo sulla soglia, facendo entrare i due giovani. "Professore, che gioia! Ronald, avevi ragione! Harry sarà entusiasta di sapere che siete vivo e state bene!" disse Hermione avvicinandosi svelta al suo capezzale seguita da Ron, -Ti prego, mia cara... puoi farmi da tramite?- chiese all'amica ancora seduta al suo fianco, lei gli sorrise e annuì. "Possiamo sapere chi siete voi?" disse il rosso fissando Roxanne con sguardo indigatore, "Sono una vecchia amica di Severus... Roxanne Gaunt, molto piacere." disse lei in tutta risposta sorridendo ad entrambi, "Tutti pensavamo che foste morto quella notte, cos'è successo?" domandò questa volta la riccia a Piton senza dare troppa importanza alla Gaunt, "Temo che Severus non sia in grado di risponderti mia cara fanciulla, la sua gola è stata compromessa dalla fattura che lo ha colpito, sarò io a rispondere a voi per suo conto...se non vi dispiace." rispose Roxanne sorridendo ad Hermione che la fissò pensierosa dicendo:"Il vostro cognome mi ricorda qualcosa o qualcuno...", "...sono la cugina di Tom Riddle e figlia di Morfin Gaunt." aggiunse Roxanne concludendo la frase di lei. I due ragazzi sbiancarono per un attimo guardandosi con un po' di timore, poi la riccia notò i suoi abiti, "Non siete però vissuta qui, vero?", "Sei molto acuta, per essere così giovane...mi sono smaterializzata da New York direttamente ad Hogwarts quando ho sentito che Severus era in difficoltà." rispose prontamente la donna sorridendole ampia. Il professore sbuffò verso l'amica, "Hai ragione Severus, scusami...Harry Potter come sta? Perché non è qui con voi?" chiese ai due, Hermione arrossì imbarazzata e rispose questa volta Ron: "Hermione ha qualche problema a smaterializzarsi e riesce a portare solo me con lei... quindi lo abbiamo lasciato a casa da me al sicuro.","Dovete avere un forte legame voi due... il blocco è solo transitorio, non ti preoccupare cara... Ah beh con Molly, sarà sicuramente in buone mani." disse in tutta risposta Roxanne guardando prima Hermione e poi Ron. -Voglio sapere di più...ti prego chiedigli se sta bene davvero.- pensò ansioso il pozionista guardando sia lei che i due ragazzi, "Sarò logorroica ragazzi, ma potete dirmi come sta sia fisicamente che psicologicamente? Severus ha piacere di saperlo." chiese nuovamente Roxanne guardando i due, "Harry è chiuso in sé stesso signore, non dorme molto e si confida poco con noi dopo quella notte." disse prima Hermione, "La perdita di tante persone care lo hanno segnato... dirgli che siete vivo gli risolleverà notevolmente il morale!" aggiunse poi Ron guardando entrambi il professor Piton. -Diamine, il ragazzo è sempre il solito sentimentale...si sta facendo abbattere dal rimorso, dannato cocciuto!- pensò Severus, "Come mai però siete venuti qui voi due?Cosa cercavate?" chiese Roxanne, "Il professore naturalmente: il fatto che non fosse stato trovato il corpo ci ha fatto dubitare che fosse davvero morto, l'idea di venire qui a dare un'occhiata è stata di Ronald.... Ed eccoci qui." rispose prontamente la riccia. "Sentito Sev? Si sono preoccupati per te e il ragazzo, non sono adorabili questi due?" disse Roxanne con tono sarcastico, lui le abbozzò un sorriso, mentre i due giovani si guardarono arrossendo. "Harry mi ha detto di dirle, se l'avessimo trovata: 'Grazie, Severus'...solo questo."disse Hermione sorridendo al professore, -Tutti e due sono troppo gentili: Potter gli avrà raccontato dei miei ricordi... Maledizione! Mi sento come se fossi nudo come un verme....ora sanno...di Lily, di Silente, di me...'Grazie' che parola riduttiva...poteva impegnarsi un poco di più quel tonto...- pensò il pozionista ricambiando inconsciamente il sorriso alla giovane, che arrossì in viso, "Severus, vuoi dargli un messaggio al ragazzo o preferisci aspettare?", -Per dirgli cosa?-, "Quello che vuoi Sev... i ragazzi qui, saranno discreti e riferiranno direttamente a lui, ne sono certa."disse guardando sia lui che i due giovani con un sorriso dolcissimo. -Preferirei parlarli faccia a faccia...e vederlo di persona come sta...questi due non sono minimamente in grado di capirlo quanto me...non sanno comprendere il peso di cosa ha passato e cosa sta passando...sono solo dei bambini che credono di sapere tutto...- pensò l'uomo guardando serio Roxanne, "Severus, sono i suoi amici... credo comprendano Harry più di quanto credi...però se vuoi vederlo domani di persona... credo che non sarà un problema se sono io ad andarlo a prendere a casa Weasley, vista l'indisposizione della signorina Granger...che ne dite?" disse Roxanne guardando prima il pozionista e poi i due giovani, facendo l'occhiolino alla riccia, che arrossì nuovamente: la donna era alquanto spigliata e carismatica ed Hermione si sentiva in soggezione in sua presenza. -Credo che questa soluzione mi piaccia di più...e sia...ma dovrà venire solo, non voglio gli spettatori di nuovo qui a fissarmi...- pensò l'uomo guardando Roxanne facendo un cenno in direzione dei ragazzi: la donna rise di gusto, "Vedo con piacere che non hai perso la tua solita verve... D'accordo Sev domani andrò a prelevare solamente Potter." I due ragazzi intuendo cosa potesse aver detto il professore nei loro riguardi, si guardarono tra loro e sorrisero. "Oh per tutti i folletti! È tardi, è ora di cena, la mamma ci darà per dispersi, ed anche Harry!Hermione dobbiamo tornare alla Tana....ma come farà a venire da noi? La casa è protetta da una barriera, non...","...Caro ragazzo, pensi che, dopo anni di esperienza, non sia in grado di seguire la vostra traccia magica? Non ti preoccupare sono capace di ritrovarvi anche a chilometri di distanza! Andate ora, prima che vi facciano troppe domande: dite ad Harry che lo verrò a prendere a metà mattina." disse Roxanne al rosso con un sorriso. I due si guardarono e Hermione esordì con: "Grazie allora... Miss Gaunt.... A domani. Buona serata ad entrambi." e tenendosi per mano sparirono in un flash bianco. "Niente male la ragazzina: ha una notevole aura magica... mi piace." disse la donna al pozionista, -È la prima della classe, è molto arguta e tremendamente saccente...mi ricorda, per qualche motivo e per certi versi: te da ragazza...- pensò lui alzando un sopracciglio, "Severus io non sono saccente: ho solo e sempre visto al di là del mio naso, qualità a te sconosciuta nonostante tu abbia un discreto nasino..."gli rispose cercando inutilmente di rimanere seria, -Sei tremenda... un'eterna bambina: cambierai mai?- , "Assolutamente no! Adoro essere la stessa testolina impertinente di sempre..." gli rispose scoppiando a ridere, lui avrebbe voluto ridere con lei, ma si rese conto che il petto come la gola gli doleva ad ogni spasmo. "Oh scusa Sev, non puoi ridere, che stupida... Tutto bene?"gli chiese poggiando la mano sul suo petto e l'altra sulla sua spalla: sospirò e la fissò dolcemente nei suoi occhi ambrati. -Un dolore sopportabile: sentirti ridere e avere la tua presenza qui è una piacevole cura...- pensò stringendo la mano di lei sul suo petto. Sospirò e si avvicinò di più a lui: "Severus... vorrei essere di più di una semplice cura...", -Voglio lasciarmi andare... ma ho il timore di ferirti ancora e so quanto tu sia fragile...- pensò ricordando ancora una volta Lily, che lo aveva rifiutato e lui a sua volta aveva allontato Roxanne per causa sua. Lui avvicinò il suo naso quasi a toccare quello di lei: il suo profumo lo pervase come un'onda del mare che si infrange sugli scogli. -Roxanne, io ho sempre e solo amato Lily, che non mi ha mai voluto e mi ha allontanato da lei e da tutti e tutto... ho vissuto per tutti questi anni nel ricordo di un amore fittizio...tu ci sei sempre stata... ed io sono stato uno sciocco a non capire quanto tu fossi importante per me, ti ho allontanata...su di te ho sempre potuto contare...sei cara al mio cuore... solo ora lo comprendo.- , "Severus, quanto ho sperato di sentirti dire queste parole...allora, hai pensato a quello che ti ho detto quando ti sei svegliato...hai cambiato idea?" chiese lei al pozionista passando l'altra mano dalla spalla alla guancia di lui, -... credo anch'io di non voler più rimanere solo... vuoi fare questa pazzia insieme?- pensò con occhi languidi toccandole il collo dolcemente con l'altra mano, lei gemette in un sospiro soffocato, avvicinò le sue labbra a quelle di lui e disse in sussurro sensuale socchiudendo leggermente gli occhi: "Ovviamente, mio bel tenebroso...adoro rischiare e fare pazzie... dovresti saperlo.". Lui chiuse gli occhi e la strinse dolcemente a sé e due si persero finalmente in un caldo, umido e sensuale bacio. Il suo odore lo stordì piacevolmente, le sue labbra erano avide di piacere: le loro lingue si avvinghiavano vorticose. Lui si lasciò ricadere sui cuscini e la tenne sempre più stretta a lui. Gli faceva male ovunque, ma non gli importava, la desiderava ardentemente: poteva fare di lui quello che voleva, la sua unica voglia era quella di sentire il suo sapore dolce come il miele nella sua bocca e il suo petto caldo, affannato ed eccitato su di lui. -Mi voglio perdere in te...nei tuoi baci...Non fermarti- pensò Piton prendendo dolcemente il suo viso tra le mani, lei sì staccò leggermente per dirgli in un sussurro, che fu pura estasi: "Io mi sono già persa e non voglio fermarmi...ti desidero, ti voglio Severus...". Le sue dita si facevano largo sotto la sua la camicia toccando la sua pelle: erano delicate e calde. -Oh Ro, mi stai facendo impazzire...- pensò il pozionista guardandola nuovamente negli suo occhi ambrati, che lo guardavano con desiderio. In modo meccanico le lasciò il viso per toccare sensualmente il suo collo, per poi scendere lentamente sul suo seno. Lei tremò e sospirò socchiudendo gli occhi. "Le tue dita sono ghiaccio sulla mia pelle...non ti fermare, ti supplico... è una sensazione meravigliosa..." disse ansimante e tremante, -Non intendo farlo... è un piacere immenso sentirti gemere e vederti fremere di bruciante desiderio.- le rispose continuando a carezzare ogni centimetro del suo esile collo. Si baciarono ancora con più ardore. Poi ecco, il momento così sensuale ed intimo sfumato: entrò senza bussare il guaritore che aveva curato Piton. I due si staccarono repentinamente e lei rossa di vergogna si alzò dal letto. "Vedo con piacere che il nostro malato sta notevolmente meglio: deduco quindi di aver fatto un ottimo lavoro." disse il guaritore guardando il pozionista scambiando un'occhiataccia a Roxanne. "Sono qui per visitarla e vedere dove ci sarà da lavorare per un po': bando alle ciance!" aggiunse avvicinandosi a Piton. Era un signore di una certa età, molto austero: controllò ogni ferita sfasciando i bendaggi per poi cambiarli con delle bende pulite. "Come temevo: la vostra trachea è il punto più critico su cui ci sarà da lavorare per farla tornare alla normalità. La fattura che l'ha colpita doveva essere davvero molto potente, ho faticato per rimarginarla completamente. Ora con qualche unguento e molta pazienza...tra qualche mese potrebbe tornare a parlare...Per il resto credo che sia meglio che inizi a mangiare qualcosa di semi-solido ed inizi a provare ad alzarsi dal letto per riattivare la circolazione sanguigna e tonificare nuovamente la muscolatura."disse il guaritore guardandolo serio: Piton chiuse gli occhi sconsolato. "Miss Gaunt è stata molto brava a portarvi per tempo: un minuto più tardi e non sarei riuscito a fare nulla, ringraziate la vostra buona stella...siete stato molto fortunato." aggiunse il guaritore, osservando sia lui che Roxanne. -La mia buona stella...direi che suona molto bene, lo trovo appropriato...- pensò il pozionista ricambiando lo sguardo dolce di lei, che arrossì lievemente, "Grazie signor Pratt, seguiremo le sue direttive in questi giorni di degenza." disse Roxanne con un ampio sorriso al vecchio guaritore. "Ah un'altra cosa signor Piton: per questioni di legalità del Ministero, o almeno di quello che ne rimane, mi sono preso la libertà di cancellare completamente il Marchio Nero, onde evitare conseguenze spiacevoli per entrambi." aggiunse il vecchio allontandosi dal suo capezzale, -Sono totalmente libero... grazie signor Pratt- pensò il pozionista chinando il capo in segno di gratitudine e rispetto verso il guaritore."Vi auguro una buona serata ad entrambi, vado a terminare il mio giro di visite." detto questo uscì rapido dalla stanza senza voltarsi, -Che individuo bizzarro...- pensò Piton, "È grazie a lui se respiri...Pratt è uno che sa fare il suo lavoro senza farsi o fare troppe domande, una persona umanamente discreta, è strano sì, ma non bizzarro. È anche grazie lui se non ho dato di matto quella notte...sii grato." rispose seccata Roxanne sedendosi nuovamente vicino al pozionista sul letto, -Sono grato!Se mi avessi fatto finire, testa calda, avrei aggiunto che mi stava simpatico...- le rispose mentalmente Piton, "Scusa Severus, dovresti conoscermi, parto sempre per la tangente anche se non ce n'è motivo... Altro che stella, sono una meteora che si schianta sull'obiettivo..." disse lei, scoppiando in una fragorosa risata. Lui le sorrise ampio cercando di trattenere le risa, che uscirono come dei rauchi rantolii dalla sua bocca: erano come delle piccole stilettate in gola. "Oh scusa! Continuo a fare la sciocca! Non mi viene in mente che non puoi ridere... scusami Sev." disse lei in tutta risposta mettendo una mano nuovamente sul suo petto, -Non devi scusarti perché tieni vivo il mio umore...sono io che devo scusarmi per averti fatto preoccupare in queste settimane, tu non hai nulla da farti perdonare... Grazie per essere tornata da me...- pensò il pozionista stringendola a sé, -Dove eravamo rimasti?...ah sì, ora ricordo.- aggiunse baciandola vigorosamente: lei si lasciò trasportare da quel gesto. Prontamente ci fu un'altra interruzione: era l'apprendista guaritrice che bussò un'altra volta alla porta ed entrò con la cena posta su di un carrellino scarno. I due si staccarono nuovamente per tenere un comportamento più appropriato. "Scusate, il signor Pratt mi ha detto che il professore deve mangiare e quindi ho portato anche per voi il pasto serale." disse la guaritrice posizionando velocemente il vassoio per Piton sul comodino, "Vi ringrazio, siete davvero gentile e disponibile." le disse Roxanne, facendola arrossire, "Faccio solamente il mio lavoro, Miss Gaunt, comunque la ringrazio per la sua profonda educazione." le rispose la donna con un cenno del capo, detto questo salutò e uscì col carrello dalla stanza. "Mio caro, le nostre effusioni dovranno aspettare: credo che mangiare un pasto caldo sia più importante....lo so che hai mangiato con me poche ore fa, ma devi sforzarti...hai sentito il signor Pratt: mangiare e iniziare a muoversi." disse Roxanne sorridendo mentre prendeva la scodella di zuppa di verdure: il colore non era per nulla invitante, ma l'odore era gradevole. "Facciamo così: tengo io la ciotola e provi da solo.", -Uhm va bene... anche se farmi imboccare, come oggi pomeriggio, non mi sarebbe dispiaciuto affatto...- le rispose mentalmente il pozionista facendo spallucce, "Ah, ma davvero? Mah tu pensa... e poi sono io la bambina... vizioso!", -Fare la mammina ti è sempre piaciuto, non negarlo...ed io adoro che tu mi vizi...mi fa sentire importante.- pensò Piton prendendo il cucchiaio con la mano sinistra mentre lei gli avvicinava la scodella, "Touchè: te ne do atto... peccato che possa solo fare finta di fare la mamma... Magari in un'altra vita..." disse lei tristemente con sguardo fisso nel vuoto, lui la guardò con fare interrogativo mentre mandava giù la prima bocconata, -... Non lo sapevo, scusami... Da quanto lo sai? Non c'è modo di cambiare la tua condizione?- chiese il pozionista con rammarico, "Non devi scusarti, come potevi saperlo? Sono passati almeno 20 anni...Lo so da quando io e Sirius siamo stati insieme: lui desiderava un figlio...ho chiesto diversi pareri in America quando mi sono trasferita...ma il risultato era sempre lo stesso... peccato, una piccola e pestifera canaglia non mi sarebbe dispiaciuta..." rispose lei fingendo di aver preso bene la sua incapacità di procreare, -Roxanne, mi dispiace tantissimo...per quanto possa valere: per me, saresti stata comunque una madre meravigliosa.- pensò carezzandole la guancia con la mano destra, "È un magra consolazione...ma apprezzo ugualmente il gesto, grazie Severus." gli disse lei abbozzando un bieco sorriso. -Mangia insieme a me...oggi non hai toccato cibo... tanto non credo che riuscirò a finire la zuppa da solo...- pensò mentre ingollava un'altra bocconata, "Andata!Facciamo però una cucchiaiata a testa, a condizione che sia tu ad imboccarmi... così avrai modo di prendere più dimestichezza nei movimenti del tuo braccio." disse Roxanne sorridendo dolcemente al pozionista, -Affare fatto. Eseguo con estremo piacere.- rispose mentalmente avvicinandole la sua prima cucchiaiata, lei aprì la bocca e assaggiò, "Dai non è cattiva... dall'aspetto sembrava pozione polisucco, ma devo dire che è molto buona.", -Lo sai che è la stessa cosa che ho pensato appena ho visto il colore della zuppa?... Ah, ma quindi, mi stavi usando come cavia per vedere se era commestibile?...la storia del braccio che deve ricoordinare i movimenti... complimenti bella mossa.- lui mentre pensava quello sorrise ampio, "Ah cavoli, mi hai beccata! Però dai... era una mezza bugia a fin di bene...", rispose ridacchiando mentre lui mandava giù un altro cucchiaio di zuppa, -Ti adoro: anche io avrei fatto lo stesso con te... così teoricamente dovremmo essere pari...- replicò lui imboccandola nuovamente facendo un sorriso beffardo, "Sì, direi che siamo pari... Ti sento più sereno: è bellissimo vederti sorridere." disse lei osservandolo dolcemente, -È solo merito tuo: mi stai facendo tornare il ragazzo spensierato di un tempo...ho passato questi anni vivendo una bugia... pensavo di non riuscire più ad essere felice, ma tu, meravigliosa e testarda creatura, sei riuscita a dimostrarmi il contrario... credo di doverti tutto Roxanne.- pensò il pozionista e dopo quelle parole le si illuminarono gli occhi e disse: "Severus...ho fatto solo quello che il mio cuore ha faticato a comprendere per tanti anni... sono dovuta scappare in America per cercare di provare e dare un senso a tutta la mia vita...tu eri sempre nei miei pensieri e nei miei sogni: tu eri io mio destino e l'ho capito quando il nostro legame si stava spezzando...tu sei la mia metà...ci ho messo un po', ma ora lo so e non intendo perderti ancora...". -Oh Roxanne, quanto ho desiderato avere una persona da amare e che mi amasse a sua volta... Ti ho sempre avuta al mio fianco e ti ho sempre vista come un'amica e una sorella...ma ora sei più di questo, sei il mio tutto... credo di amarti...- pensò timidamente il pozionista imboccandola nuovamente, lei deglutí sonoramente e disse impacciata: "...Ti ho sempre amato, Severus: sarò sempre la tua amica, la tua compagna, la tua guida e la tua ancora...non voglio più negarmi la vera felicità... sarà prematuro ma vorrei...", lei sembrava titubante nel formulare la frase giusta, lui però pensò immediatamente a cosa aggiungere a quelle parole così dolci -... Credo che quello che stava per succedermi sia un monito per dirmi che la vita è davvero imprevedibile e troppo breve... quindi sì, anch'io vorrei che diventassi mia per sempre...sposami Roxanne...- , "Oh Severus... sì...la mia risposta è sì!" lei lanciò in fretta la ciotola sul comodino e lo baciò con passione. Lui lasciando il cucchiaio la strinse teneramente e carezzò quei suoi capelli arruffati. Il suo calore e il suo profumo erano già parte di lui: lasciò che quel bacio lo trasportasse in un profondo e dolce desiderio. -Dormi qui abbracciata a me stanotte... non voglio che tu vada da nessun'altra parte...- pensò Piton baciandola sul viso dolcemente, "Potrei abituarmi a tutto questo... resterei qui per sempre..." rispose lei sospirando e chiudendo gli occhi serenamente, -Ti amo Roxanne...- pensò il pozionista, ma lei non rispose: si era addormentata appoggiata al suo petto. -Oh dolce testolina affaccendata, dovevi essere davvero distrutta... chissà quante notti insonni avrai passato per causa mia... ora son qui e non ti lascio andare...dormi tranquilla: veglierò io il tuo sonno questa volta.- pensò Severus guardandola dormire beatamente abbracciata a lui. Le baciò la fronte e rimase a studiarla in ogni suo dettaglio, assaporando il suo profumo e ogni suo respiro, tutta la notte fino all'indomani.

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Note dell'autrice:
Caro lettore o lettrice,
spero che questo capitolo ti sia piaciuto, se vuoi sapere come continua, metti un like e commenta.
Io con il tempo che mi viene concesso cercherò di pubblicare i prossimi capitoli...
Fino ad allora
Cordialmente vostra,
Rossana Cleofe Camboni.

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