...squilla il telefono,lo prendo in mano e guardo chi è: è Peter.
Non rispondo ma lui continua a chiamarmi e alla quinta telefonata decido di rispondergli.
«Cosa vuoi?»-dico in tono deciso ma sempre singhiozzando-«V-volevo parlarti»-dice lui in tono imbarazzato-«Ah,volevi parlarmi?! Non potevi parlarmi prima,no eh?! Prima di postare quelle foto su Twitter,prima di farmi fare la figura della scema e umiliarmi davanti a tutti,prima di farmi passare davanti a mezzo mondo come "la ragazzina ingenua tradita dal fidanzatino",prima di tutto questo non potevi farlo?! Mi hai mollato in maniera vergognosa,non hai avuto neanche il coraggio di venirmelo a dire negli occhi. SEI UN VIGLIACCO! Non azzardarti a toccarmi mai più,sparisci dalla mia vita!»-grido tutto d'un fiato al telefono e,prima che Peter possa proferire parola,attacco la telefonata.
Mi stendo sul letto e dopo pochi minuti inizio a dormire.Dormo circa un'ora e ad un tratto mi sveglio sentendo qualcuno accarezzarmi delicatamente i capelli: è lui,è Jorge.
«Come stai?» -mi chiese lui con la sua voce calda e rassicurante (è normale amare anche la voce di una persona?¿)
Io non rispondo e mi limito ad abbracciarlo forte.
«Potrai sempre contare su di me»-continua-«Grazie,davvero,grazie per tutto, ci sei sempre quando ne ho bisogno»-dico rimanendo abbracciata a lui.
Jorge mi stringe ancora di più a sé e poggia la sua testa sulla mia.
«Sai,ci sono passato anche io,-inizia a raccontare lui-qualche mese fa,con Stephie. Noi abitiamo molto lontani:io in Argentina e lei in Messico. Poi,quando ha saputo che il nuovo tour sarebbe durato 9 mesi e poco più ha deciso di lasciarmi,abbiamo deciso di lasciarci...Lei mi ha detto che non ce la faceva più a sostenere questa distanza,io ho cercato di spiegarle che ci siamo riusciti per 7 anni e che dopo il tour avremmo fatto una vacanza insieme ma niente,lei non ce la faceva e allora mi sono rassegnato,non potevo forzarla».
A quelle parole ho sgranato gli occhi: lasciarsi dopo 7 lunghi anni non dev'essere stato certo facile...ma lui è stato comunque coraggioso ed è riuscito ad andare avanti e a superare la cosa in modo incredibile.
Rimaniamo abbracciati ancora un po' di minuti dopodiché sciogliamo l'abbraccio,ci guardiamo negli occhi e,in modo gentile mi dice «Beh,scusa,adesso devo proprio andare»-«C-certo,si è fatto tardi »-aggiungo io guardando l'ora sul telefono.
Jorge allora si dirige verso la porta e,prima di uscire, mi dice «Sorridi» e poi se ne va.Il giorno successivo mi sveglio molto presto.
Ho fatto un sogno tristissimo: era l'ultimo giorno di riprese e,a fine giornata,dopo aver fatto anche le prove per il Live,ci siamo riuniti tutti quanti nella sala più grande dello "Studio On Beat",ormai vuota e con solo un pianoforte al centro e,tutti insieme,ci siamo messi a cantare "Ser mejor".Quando mi sono svegliata ho iniziato a piangere realizzando che purtroppo quello non sarebbe stato solo un semplice sogno,ma la realtà: oggi è davvero l'ultimo giorno di riprese,oggi le luci di quegli studios si spegneranno per sempre.
Vado in bagno,mi faccio una doccia e poi mi vesto. Mi metto dei pantaloni di jeans abbastanza chiari e attillati,sopra una maglia color panna leggermente più lunga dietro e con delle frangette in fondo;ai piedi indosso le mie Saucony bianche con le rifiniture panna. Infine,prima di uscire,prendo la mia borsa con i cambi per provare.
Quando raggiungo gli studios vado direttamente in camerino,ormai vuoto e con il muro spogliato dai cartelloni che vi avevamo attaccato io e Mechi.
All'appendiabiti trovo il mio sacco con i costumi di scena per la giornata di oggi e,per l'ultima volta,indosso i vestiti di "Violetta",il personaggio che mi ha cambiato la vita.
Finito di cambiarmi percorro il lungo corridoio bianco e arrivo finalmente sul set,nella sala più grande dello "Studio On Beat".
Lì trovo Lodo,Cande,Facu,Mechi,Alba e Ruggero che stanno ripassando le loro battute e sul palco vedo Jorge che sta provando "Nuestro Camino" alla chitarra.
Io mi aggrego al gruppetto di Mechi ed inizio a ripassare il mio copione quando ad un tratto vengo distratta dalla melodiosa voce di Jorge «Quiero mirarte,quiero soñarte, vivir contigo cada instante. Quiero abrazarte,quiero besarte,quiero tenerte junto a mí..».
Jorge canta e,mentre canta,mi guarda. Io ricambio lo sguardo e finisco per perdermi nei suoi splendidi occhi.
Ci pensa subito Cande a riportarmi alla realtà «Hey Tinitaa ci sei???»-«S-S-sisi» dico io in tono evidentemente molto imbarazzato-«Mi sembra che qua qualcuno abbia perso la testa dietro ad un certo messicano eh...»-aggiunge Lodo con tono malizioso-«Ma noo,ma cosa ti viene in mente! E poi...ecco...mi devo ancora riprendere,beh...d-da ccciò che...che è successo con..beh,con P-p»-«Si,beh,con lui..» interviene prontamente la rossa impedendomi di finire la frase-«Anyway,continuiamo a provare»-dice Mechi per cambiare argomento.
Noi ci rimettiamo a provare ed io e Jorge riprendiamo nuovamente a guardarci.
Dio mio quanto sono perfetti i suoi capelli,il suo ciuffo,la sua bocca,i suoi occhi,LUI.
Fra una chiacchiera e l'altra arriva il momento di girare.
Io e Jorge dobbiamo girare l'ultima scena Leonetta e,come al solito,ci viene benissimo alla prima.
In realtà è da sempre che ci vengono bene quel tipo di scene,ecco,"romantiche" diciamo..
Forse perché fra noi è sempre esistita questa complicità,forse perché siamo sempre stati l'uno per l'altra...chissà,magari anche lui prova qualcosa per me...già,ma se così fosse quando troveremo il coraggio di confessarci ciò che proviamo?
SCUSATE SE HO AGGIORNATO SOLO OGGI MA HO AVUTO UN PO'DI PROBLEMI DI CONNESSIONE INTERNET 😉 domani dovrei aggiornare di nuovo (connessione permettendo😊).
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❤️"È un mondo che appartiene a noi"❤️
Fanfiction"Il mondo è tuo, la nostra favola sarà, non tornerò mai più, mai più laggiù, è un mondo che appartiene a noi. "✨