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Sono finalmente nel mio appartamento, mi sento stanca perché ho dormito male, mi sento debole perché non ho mangiato niente e come se non bastasse ho lo stomaco chiuso dal nervoso. Mi piace davvero tanto, lui è davvero stupendo ma non so come comportarmi in una situazione del genere. La cosa che più di tutte mi spaventa è che agli occhi di Emma, la mamma di Emily, potrei risultare come una che vuole infilarsi nella vita della figlia e strapparle il ruolo di madre.
Sono molto comprensiva nei confronti di Emma ma so che allo stesso tempo non mi sto comportando bene con Andrea.
Mia nonna mi diceva sempre "quando non sai che fare, non fare niente" e in questo preciso istante mi sento completamente bloccata. Non so quale sarà la mia prossima mossa.
So che per Andrea è molto importante la figlia e che lui è un padre esemplare ma vorrei prima conoscerlo meglio, da soli.

Mi butto sul letto esausta e mi getto le mie mani davanti al viso "non lo so, non lo so, non lo so" mi ripeto tra me e me perché non so proprio cosa fare. Credo di averlo ferito e il modo in cui si è comportato in macchina, mentre mi riaccompagnava a casa, fa stare male anche me. Non abbiamo parlato di niente, è stato in silenzio tutto il tempo mentre alla radio passavano canzone tristissime provenienti da una sua playlist.
Non voglio spezzargli il cuore ma al tempo stesso non voglio che una bambina così piccola si affezioni a me e non voglio che fraintenda i miei gesti.

Decido di prendere il mio iPhone e di inviare un messaggio ad Andrea: "Mi sento molto confusa in questo momento. Mi dispiace. Spero che tu possa capire i miei comportamenti."
Invio il messaggio.

Mi metto a guardare un film per non pensare troppo alla questione, ma soprattutto per non fissare il telefono tutto il tempo.
So già che non risponderà, lo conosco da poco ma allo stesso tempo so che ha un carattere duro e che è troppo orgoglioso per potersi piegare in una situazione del genere.

Ho buttato tutta la domenica mattina a guardare la tv e si è fatta ora di pranzo, guardo il cellulare ma ovviamente non c'è nessun messaggio da parte sua. Per quanto riguarda le altre notifiche non le noto neanche, non ho voglia di parlare con nessuno in questo momento. Lui è l'unico con cui vorrei trovare un punto d'incontro.

Mangio un toast al volo anche se non ho tanta fame, sono ancora nervosa, ma dopo pranzo decido di controllare tutte le email, i pagamenti dell'appartamento e di organizzare i panni nell'armadio.
Ho un sacco di cose da fare, cose che ho rimandato all'infinito, ma ora è giusto rimboccarsi le maniche.

Il telefono squilla dopo essere stata più di un ora davanti al pc a controllare email e contabilità. "Mamma" appare sullo schermo, decido di non rispondere, inizierebbe solo a farmi mille domande ed io finirei per sentirmi peggio di adesso.

Susy appare alla porta della mia camera da letto <<tutto bene?>> mi dice
<<onestamente no, con Andrea mi sento bloccata>>
<<ehi, che cos'è successo Bea?>>
<<mi sembra di correre troppo, vuole farmi conoscere la figlia. Non lo so è che non mi sento pronta, non so cosa voglio in questo momento>>

Parlammo per circa 40 minuti elencando i punti a favore di Andrea, io più confusa che mai le diedi corda per capire cosa ne pensava da persona esterna. Secondo lei dovevo lasciarmi coinvolgere da lui, dargli tempo di farmi capire la sua vita e il suo mondo ma soprattutto dargli modo di spiegarmi tutto passo dopo passo.
È difficile entrare nella vita di una persona che ha una bambina, che ha avuto una relazione alle spalle che l'ha reso padre ed è stato lui stesso a dirmi di non essere più uscito con nessun'altra dalla nascita della figlia. Deve essere stato difficile per lui tornare single, dover spiegare ad altre persone che cosa comporta essere padre e dover gestire i propri impegni in base a questo. So anche però che per lui sarebbe meglio avere in modo fisso la bambina e riuscire ad ottenere l'affidamento esclusivo perché la adora ma soprattutto averla lontana lo rende nervoso.
Non so per quanto tempo rimarrà Emily a stare con lui, da quello che ricordo era fino a domenica ma i suoi piani sono cambiati all'ultimo. È una grande responsabilità avere una famiglia, sono pronta a tutto questo? Non lo so.

Sono le 16:25 del pomeriggio e lui non ha risposto al messaggio, credo di averla combinata grossa questa volta e sono preoccupata perché non ho intenzione di lasciarlo andare del tutto. Solo che non riusciamo a trovare un punto d'incontro.
Provo a chiamarlo, squilla all'infinito ma non risponde. Sarà impegnato con la bambina. Chissà cosa staranno facendo in questo momento. Mi manca da impazzire.

Accendo un film di sottofondo mentre Susy è seduta sulla poltrona a leggere un libro noiosissimo su non so quale filosofo. Questo pomeriggio è di una noia mortale, sembra non passare mai e io non smetto di pensare al fatto che in questo momento sarei stata con Andrea e la bambina a fare una passeggiata in centro e mangiare un gelato. Mi sto perdendo tutto questo per la paura di sbagliare, perché non mi sento all'altezza di vivere una vita al fianco di un uomo che si è realizzato e che ha costruito tanto, ma non insieme a me. Forse sono bloccata perché mi sentirei incastrata in qualcosa che in realtà non mi appartiene. Ci sono dentro ma niente di tutto ciò è mio. Lui non è il mio fidanzato, lei non è mia figlia, la casa in cui mangiamo non sarà mai mia e il letto in cui abbiamo fatto l'amore è stato di altre donne in altri momenti, ma non lo sentirò mai mio. Sto alzando un muro che dovrò abbattere da sola perché non dipendono da lui tutti questi dubbi, è solo colpa del mio carattere se in questo momento mi sento bloccata e non so come andare avanti, se è giusto accettare tutto quanto o se è meglio lasciar perdere subito per non incasinare ulteriormente le cose.
Lui è un ragazzo dolce ma lo conosco da poco tempo in fin dei conti, parlare con Tommaso potrebbe schiarirmi le idee ma questo vorrebbe dire iniziare a mettere in mezzo altre persone nella nostra frequentazione e so che Andrea è una persona estremamente riservata che non ama far parlare di se.
Vorrei che capisse come mi sento in questo momento e che non mi sto tirando indietro solo per la bambina ma per tutto ciò che comporterebbe e temo le conseguenze più di ogni altra cosa al mondo. Susy dice che è meglio lasciarsi andare una volta tanto e che comunque non ho l'anello al dito, e che anche se lo avessi si può sempre cambiare idea. Per questo mio comportamento ho sempre allontanato tutti ed è anche questo il motivo per cui difficilmente riesco ad approcciarmi con i ragazzi della mia età. Speravo che con Andrea fosse diverso a causa della differenza d'età ma purtroppo ciò comporta che lui ora si trovi con una famiglia a cui non può voltare le spalle. Vorrei chiamarlo per spiegargli la situazione ma so che non mi risponderebbe mai, così come ha fatto con il messaggio di prima. È giusto che ora pensi a divertirsi insieme a sua figlia, in fin dei conti io sono solo una sconosciuta

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 21, 2020 ⏰

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