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Corsi, il più veloce possibile.
Corsi per corridoi, entrai in stanze sbagliate, cercai le scale.
Quando le trovai, salii il più velocemente possibile.
Il fiatone, il sudore e il cuore a mille non mi fermavano.
Arrivato all'ultimo piano, entrai in ogni singola stanza senza però trovare nessuno.

Tetto.

Presi le scale per il tetto, con l'ansia di non sapere cosa trovare.
Aprii la porta, trovandomi nel grande tetto dell'edificio, dalla quale potevo vedere tutto. Il deserto, la sabbia, la Jeep con lo sportello ancora aperto.
E una macchina parcheggiata lì vicino.
Una macchina che conoscevo.
Jack.

E sperai.
Sperai tanto.

Iniziai a camminare, stando sull'attenti perché poteva anche essere una trappola.
Me lo sarei aspettato da Lukas.
Inizia a chiamare Zineb, urlando il suo nome.

E non appena sentii dei gemiti, dei tumori causati probabilmente dalle sue scarpe, capii che l'avevo trovata.
Corsi per tutto il tetto, e non appena feci il giro la vidi.
Legata ad una sedia, con lo scotch che le tappava la bocca e gli occhi pieni di lacrime.

"Zineb, sono Thomas. Non so se mi capisci, ma sono qui con tuo padre, Kamal. Ti portiamo via." le dissi, vedendo i suoi occhi pieni di speranza e il suo respiro affannato.
Inizia a slegare le corde che la tenevano legata alla sedia, per poi toglierle lo scotch.

"Thank you!" disse abbracciandomi forte, come se fossi il suo eroe.
"Tranquilla, andiamo." le dissi tenendola per la mano.
"Non così in fretta." sentii una voce alle mie spalle.
Una voce che avevo già sentito.
Dan Fitzgerald.

"Pensavi che l'avremmo lasciata qui sola?" rise Dan, puntandomi una pistola contro.
"Dovevo tentare, nonostante il rischio." dissi mettendomi davanti a Zineb, per proteggerla.
"Sai, sei davvero sconvolgente Thomas. Sei giunto fino a qui, complimenti!" disse ridacchiando.
"Sono pieno di risorse!" risposi ironicamente.
"Che sei divertente, non ti manca il sarcasmo."
"Il sarcasmo è una delle mie uniche forze."
"Oltre Newt vero?" chiese, alzando un sopracciglio.
"Non nominarlo." risposi acido.
"Che succede sennò?" chiese ridacchiando.
"Ho quasi ucciso Lukas, posso riuscirci pure con un pazzo come te!" urlai.

E sparò in aria, forse per farmi capire che aveva il coraggio di farmi fuori.

"Sai, Lukas voleva ucciderti. Ma se sei riuscito a scappargli e venire qui su vuol dire che non ne è degno. Quindi lo farò io." rispose puntandomi la pistola alla testa, avvicinandosi sempre di più.
"Non farlo." gli dissi, con il cuore in gola e lo stomaco intrecciato.
"Mai provocare un Fitzgerald."

Chiusi gli occhi, continuai a tenere la mano di Zineb, che tremava e singhiozzava alle mie spalle.
"Scappa Zineb." sussurrai, ma lei non mi lasciò la mano.
"Zineb." La richiamai.
"Ciao ciao Thomas."

Strinsi gli occhi, smisi di respirare per un attimo.
Il cuore si fermò, le gambe si fecero molli.
Sudavo, tremavo e stavo per piangere.
Ma al posto di uno sparo, sentii il rumore del suo corpo cadere a terra.

Aprii gli occhi, e vidi l'ultima persona che mi sarei mai immaginato di vedere.

"OH CAZZO AMICO! Questa roba è fighissima!"

Gally, era di fronte a me con un taeser in mano.
E mi aveva appena salvato la vita.

"La prossima volta che hai intenzione di scappare in Marocco per una missione suicida avvisami, per favore." disse ridacchiando, prima di avvicinarsi e abbracciarmi.

Ero scioccato, non capivo cosa fosse successo e soprattutto non capivo come fosse possibile che a Gally fosse lì.

"Come mi hai...?" "Ti spiego dopo. Ci ha aiutati Jack." rise.
"Ora si spiega tutto. Dove hai trovato quel teaser?" chiesi scioccato.
"In uno degli zaini che ho trovato in una stanza. Ma ora, andiamo." Disse dirigendosi verso le scale.
"No aspetta." si fermò e tornò indietro.
"Cosa fai?" chiesi, ridendo.
"Questo." rispose prima di dare un altro colpo di teaser a Dan.

My Strenght. -Newtmas [sequel di Weakness]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora