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Anno nuovo, vita nuova, dicevano.
Passai quasi ogni anno della mia vita ad aspettare quello successivo.
Avevo voglia di crescere, di andare avanti, sempre di più fino a raggiungere la vita dei miei sogni.
Insomma diciamocelo, sapevo già sin da piccolo che nonostante tutti i miei sforzi e gli allenamenti non sarei mai diventato un calciatore di Serie A, quindi fu una guerra persa in partenza.
A 10 anni, nonostante speravo ancora che un ragno mi mordesse e diventassi Spider-Man, uno dei miei sogni più realizzabili era lavorare con papà.
Pensavo che non avrei fatto nulla perché ci sarebbe stato sempre lui. Ero stupido, non immaginavo che mio padre non ci sarebbe stato per la parte più importante della mia vita: l'adolescenza.
A 15 anni, ormai consapevole che non avrei mai potuto lavorare con mio padre, iniziai a sperare solo di avere soldi.
Ora, a 19 anni, spero solo di essere felice.
Non so come affrontare di nuovo il primo giorno di scuola, dopo le vacanze.
Tornare a scuola è un trauma per tutti, a maggior ragione se ti fissano tutti come se fossi un vaso di vetro che potrebbe frantumarsi in mille pezzi, come se fossi una bomba ad orologeria.
La gente che ti osserva, magari con pietà.
Dopo più di un anno non è cambiato nulla.

"Ciao drogati." ci salutò Frypan sedendosi accanto a noi in uno dei tavoli del cortile.

"Ciao Frappè." rispose Minho ridendo subito dopo, per la sua "battuta" oscena.

"Dov'è Gally?" chiesi guardandomi intorno, cercandolo con lo sguardo.

"Sta arrivando, si è svegliato tardi." rispose Frypan.

Minho inziò a raccontare della sera prima.

"Thomas ha iniziato a bere il gin a testa in giù."
continuo prendendomi in giro.

Vidi Gally da lontano e sinceramente non sono mai stato più felice di vederlo.
Però più si avvicinava, più notavo il suo sguardo preoccupato.

"Ciao ragazzi." si siede accanto davanti a me.

Lo salutiamo e in pochi secondi si creò un silenzio imbarazzante.

Gally continuava a fissare il tavolo, non ci guardava in faccia e riuscivo a sentire la sua ansia.

"Gally." lo chiamai, facendo in modo che alzasse la testa dal tavolo.

"Si?" rispose, non riuscendo a guardarmi negli occhi.

"Che cazzo hai?" chiesi, immaginando chissà che.

"Thom..." mi guardò finalmente negli occhi, senza però riuscire a parlare.

I ragazzi ci guardavano curiosi, come se stessero guardando una scena di un film.

"Che cazzo hai" Chiesi sottolinenando ogni parola, per fargli capire che doveva sbrigarsi a parlare, e subito.

"Tieni. L'ho appena visto, passando dalla cartoleria." disse passandomi il giornale.

Lessi il titolo dell'articolo principale.
Sgranai gli occhi, tutto questo non era vero.

Lukas Fitzgerald torna in città.
Lukas Fitzgerald, accusato per aver premeditato l'omicidio del giovane adolescente ucciso da Sam Lewis, con l'aiuto di Teresa Hellis, è tornato in città.
Fitzgerald architettò l'omicidio solo per un grande odio nei confronti del figlio della compagna, fidanzato con il defunto Newt.
Teresa Hellis accettò la proposta di Lukas per una questione di gelosia.
Lewis non diede nessuna giustificazione valida ai poliziotti per aver ucciso Newt.
Tornando a Fitzgerald, è stato avvistato in città e si pregano tutti i cittadini di comunicarci la sua posizione, in caso lo vediate.
Potrebbe essere armato.

My Strenght. -Newtmas [sequel di Weakness]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora