capitolo 6.

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Yo quiero estar contigo, vivir contigo

,bailar contigo, tener contigo una noche loca,con tremenda loca ~Bailando Enrique Iglesias.

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È finalmente arrivato il pomeriggio,io e Calum ci eravamo messi d'accordo per le quattro davanti a scuola.

E ora sono le tre, ho un'ora..

Ho appena finito di fare la doccia,sta nevicando da un po' di tempo e io non ho ancora preso niente di pesante,sono un genio.

Metto dei jeans neri e la felpa più pesante che ho,grigia come le vans,un cappello della obey e esco,senza avvisare quella sottospecie di mamma.

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Ero lì da dieci minuti,non ero in anticipo.

La neve intanto cadeva su tutta la strada e la parte del cortile della scuola non coperta,lo si vedeva dal cancello,al quale ero attaccata,una piccola parte di "tetto",se così si può chiamare una lastra di cemento posta sopra un tratto di cancello il quale si affacciava a sua volta su un pezzo di strada,che lo ricopriva e separava dalla neve,faceva anche abbastanza caldo,siccome i riscaldamenti della scuola erano aperti per le quattro e mezza,a quell'ora si svolgevano i corsi di italiano avanzato per gli stranieri.

"Hei?" Una voce diceva qualcosa,ma ero troppo distratta nei miei pensieri,moolto profondi.

"Terra chiama Madison,Madison?" Continuava a chiamarmi finché qualcosa non mi scosse fortemente dalle spalle,al momento in cui misi a posto su quella persona lo sguardo prima perso nel vuoto e misi a posto pure gli occhi che prima era incrociati,non me ne ero neanche resa conto.

"Mh? Ah Calum!" Sorrisi salutando.

Presi una Marlboro dal mio pacchetto mettendola fra le labbra e in seguito accendendola.

Mi è sempre piaciuto quel tipo di sigaretta,si sentiva particolarmente il tabacco.

Quel leggero calore che senti quando fai un tiro e scoppietta il leggermente caldo tabacco in gola,

E quando espiravi il fumo e si creava una nuvoletta grigia che in seguito si espandeva nell'aria fino a scomparire,a dissolversi.

"Vuoi?" Chiesi gentilmente

"No preferisco le mie." Enfatizzò l'ultima parola come per dire 'Sono mie e quindi meglio delle tue!'

Ricopiando le mie stesse azioni nel prendere la sigaretta e accendendola.

"Okay." Sorrisi prendendo un altro tiro.

"Dove and-" Non feci in tempo a finire che iniziò a nevicare forte e grandinare.

"A casa mia e subito!" Urlò prendendomi la mano e iniziando a correre trascinandomi.

Probabilmente casa dei suoi nonni,da quanto avevo capito,era vuota e aveva immaginato che a casa mia c'erano i miei.

Oppure ha tirato a cazzo e mi vuole stuprare nelle comodità di una casa che conosceva bene,dei suoi nonni.

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Ero entrata da poco nella spaziosa casa,era anche arredata bene.

La camera di Calum aveva anche un bagno incorporato e una cabina armadio,anch'essa molto spaziosa.

Tre pareti erano panna mentre la rimanente,dove era attaccato il letto,era bianca.

Si sedette sul letto e mi invitò a fare lo stesso.

"Suoni?" Vidi un basso appoggiato al muro accanto alla scrivania.

"Emh,sì. Canto anche" Sorrise imbarazzato.

"Mi fai sentire qualcosa?" Domandai dolcemente, sperando dicesse di sì.

"Va bene,questa l'ho scritta io. Non so che titolo darle ma probabilmente sarà Beside you." Prese il basso e iniziò a pizzicare le corde schiarendosi la voce.

" Within a minute I was all packed up

I've got a ticket to another world

I don't wanna go

I don't wanna go

Suddenly words are hard to speak

When your thoughts are all I see

"Don't ever leave," she said to me-"

Iniziò, la sua voce era così melodica,fantastica.

Pensavo che Michael cantasse bene,in confronto non era niente.

"She lies awake

Beside you

I wish I was, I wish I was

She sleeps alone

My heart wants to come home

I wish I was, I wish I was"

Aveva finito,era stato bravissimo.

"Wow, sei bravissimo!" Dissi entusiasta.

Sorrise imbarazzato.

Angolo autrice

0 novità quindiii.

-Non è ancora natale.

Ciaoo.

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Diana.

Good girl. //Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora