TRUTH 3 - The Final Episode

Approdo del Re

-Credo che ne dovremmo parlare in maniera più dettagliata nella biblioteca del castello mia signora.- il granmaestro Tarly si inchinó leggermente mentre la bionda annuiva pensierosa notando una figura entrare nella sala del trono.

-Non sapevo che fossi tornata cugina.-
il tono sagace di Tyrion Lannister si udì dal fondo della sala.
Joy lo guardò mentre caraccollava sulle gambe troppo corte, rimase seduta sorridendo a Samwell che era con lei e che si congedò subito dopo.

A quell'ora del giorno la Fortezza Rossa era molto silenziosa, dopo pranzo la gente era stanca e il caldo non incitava di sicuro ad uscire dal confort delle stanze private.

-Pensavo che saresti rimasta nell'Ovest per un altro mese.-
Lei alzò le spalle:
-Non avrebbe avuto senso rimanere ancora e Ser Davos stava controllando le navi in costruzione nei cantieri di Lannisport, abbiamo fatto la strada insieme.-

Il primo cavaliere annuì pensieroso mentre un servitore si avvicinava con un vassoio d'argento.
Posò davanti a loro due coppe e una caraffa di vino dell'estate:
-Come avevate richiesto Lady Lannister.-

Tyrion sbuffò e prese la brocca per versare da bere ad entrambi, borbottò poi un infastidito:
-Ti stai ambientando troppo bene.-

Lei lo osservò e poi si decise a fare la domanda che aspettava di fargli da quando era tornata ad Approdo:
-So che sono arrivate voci sul mio soggiorno a Castel Granito...- disse fingendo indifferenza, era evidentemente in attesa di sapere che cosa dicevano di lei i Lord alfieri di casa Lannister.

-Tu cosa credi che abbia sentito?- le chiese lui provando a farla parlare di quel periodo, niente è meglio di un resoconto raccontato dalla persona che ha vissuto in prima persona il corso degli eventi.

Dopo averla vista in ginocchio davanti a Daenerys ben un anno prima, si era stupito di riconoscere in quella donna cresciuta e matura la stessa poppante bastarda che suo zio aveva avuto con una popolana.

Ricordava ancora quando Gerion era arrivato da Tywin Lannister per presentarla, non piangeva ma si guardava intorno curiosa con occhi stupiti e cauti.

Tywin aveva guardato il fratello con disprezzo ma aveva riconosciuto la bambina come sangue del suo sangue e gli aveva promesso che quando avrebbe avuto la maggiore età le avrebbe combinato un matrimonio favorevole.

Erano passati almeno 20 anni da allora, e lei era diventata forte e sicura di se, aveva i tipici tratti Lannister eccetto il colore degli occhi, erano marroni e non verdi, ma le differenze finivano li.

Dopo aver parlato con lui della sua storia le aveva spiegato che sarebbe voluta tornare a Castel Granito, per conoscere la sua gente e per conoscere le terre  da cui proveniva.

Lui era stato titubante all'inizio, non si fidava di una cosi stretta confidente di casa Targaryen ma lei gli aveva assicurato che Daenerys non avrebbe fatto nulla contro il popolo di Westeros, almeno non ancora.

-E' stato difficile all'inizio, insomma se il ragazzino Stark non mi avesse riconcesso l'onore datomi dalla regina sarei ancora tecnicamente una Hill.-

-Qui siamo ad Approdo Joy, Brandon è il re.- la ammonì lui senza troppa convinzione, la vide fare una risata sarcastica.

-Lui non è il mio re.- disse convinta, poi continuò :
-Ho alloggiato in una locanda nei pressi di Lannispor per circa un  mese, informandomi su come stessero procedendo le cose con le miniere, mi arrivavano troppi pareri discordanti cosi ho deciso di visitarle di persona.-

-Mi sono messa in contatto con alcuni nobili della zona finché  Lord Swift si é offerto di accompagnarmi.-

Scelsero un giorno particolarmente afoso per la visita, i cavalli robusti avevano la lingua a penzoloni nonostante avessero bevuto molta acqua prima di partire , Joy indossava una tunica ocra di cotone leggero sopra i pantaloni da cavallerizza e si accorse in fretta che la sua borraccia era già quasi vuota nonostante fossero partiti da sole due ore.