Capitolo 13

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ritorniamo nel presente.....

Quando scendo dal jet l'aria di New York riempie i miei polmoni,sospiro e raggiungo il resto della squadra,Spencer mi lancia uno sguardo rassicurante rispondo con un debole sorriso. 

Qualche minuto dopo..

Arrivati alla stazione di polizia nella zona degli omicidi un poliziotto ci mostra una stanza con già tutte le prove dei crimini e il resto del materiale,ci dividiamo i compiti. "Summer e Morgan sulle scene del crimine" Annuisco all'ordine di Hotch e mi dirigo alla macchina insieme a Derek. In macchina regna il silenzio,guardo fuori dal finestrino preparandomi psicologicamente a tutto. "Summy...mi dispiace per tuo padre,vedrai che troveremo quello stronzo." mi appoggia una mano sulla spalla,sospiro e gli faccio un piccolo sorriso. arriviamo nella strada in cui è stato ucciso Alex Martines,la prima vittima. poco lontano si trova la banca in cui lavorava "è stato ucciso nel vicolo qua accanto,era presto e abbastanza isolato,nessuno avrebbe visto l'omicidio" dico analizzando la zona,nessuna traccia apparente. controlliamo la zona,scattiamo fotografie ma non troviamo niente di importante quindi saliamo in macchina e partiamo per la scena successiva. scendo dall'auto,esitante sorpasso il nastro giallo che isola la strada in cui è stato ucciso mio padre. anche qui,la...vittima è stata uccisa in un vicolo isolato. anche qui le prove scarseggiano,noto un bar dall'altra parte della strada. "ehy Derek ti va un caffè?" lui mi mima un <ok> con la mano mentre parla con uno della scientifica. entro nel piccolo bar e ordino due caffè,mentre pago noto un piccolo televisore,collegato a delle telecamere di sicurezza,in una di esse vedo Derek,ha una qualità bassissima ma si riesce a distinguere qualcosa. "mi scusi Agente De mastri FBI,posso chiederle se tiene le registrazioni dei giorni passati delle telecamere?" mostro il mio distintivo e indico il piccolo televisore. "si certo,ogni giorno cambiamo la registrazione ma teniamo tutti i giorni in CD diversi" la signora mi indica il retro del bar. posso chiederle di mostrarmi la registrazione di 2 giorni fa della telecamera esterna?" la guardo speranzosa. "certo mi segua" mi sorride gentile "grazie ci aiuterà molto,vado a chiamare il mio collega e sono da voi" corro fuori dal bar "Derek forse ho una pista,il bar qua di fronte ha una telecamera esterna che punta verso questa direzione,magari ha registrato qualcosa" "sei fantastica piccola genia" sorrido e entriamo nel bar,la signora ci aspetta. mette il giorno e l'orario dell'omicidio. purtroppo la telecamera non punta direttamente nel vicolo ma si vede una parte di esso.vediamo passare un uomo,mio padre,lo riconoscerei tra mille. si ferma davanti al vicolo,l'audio è di bassa qualità,probabilmente avrà sentito un rumore. di scatto spunta un uomo,alto leggermente in carne,capelli abbastanza corti,prende mio padre per la camicia,urla qualcosa ma non si capisce niente,gli parla per poi iniziare ad accoltellarlo,sussulto e distolgo lo sguardo. finito il filmato prendo un respiro. "grazie signora ci è davvero di aiuto,possiamo prendere il filmato per analizzarlo?" la signora mi guarda e annuisce "certo fate pure" la ringraziamo ed usciamo dal bar. "forza ricciolina un passo alla volta e riusciremo a concludere il caso" mi scompiglia i capelli con un tono incoraggiante,annuisco sorridendo mentre mi sistemo i capelli.

Alla centrale..

entriamo nella sala riunione dove si trova il resto della squadra,esponiamo i nostri dati e facciamo ipotesi. "i due crimini sono comunque abbastanza vicini tra di loro,sia per l'aspetto temporale sia per quanto riguarda la zona,si può dire che l'SI abiti in quella zona circostante" dico indicando la zona degli omicidi nella mappa di New York. "in più abbiamo anche un piccolo identikit dell'SI,davanti alla scena De Mastri si trova un bar con una telecamera che ha ripreso l'omicidio,la qualità è bassa ma possiamo lavorarci" la mia voce è piatta anche se dentro sto morendo. metto sul tavolo il CD e l'identikit dell'assassino fatto da me. cala un leggero silenzio che spezza Hotch "ottimo lavoro De Mastri,comunque c'è qualcuno che vorrebbe parlarti fuori" mi indica un ufficio accanto alla nostra sala,una donna con una bambina è seduta su un piccolo divano nero,Melanie,la moglie di mio padre,l'ho vista quando lui se né andato,non è cambiata molto. entro nel piccolo ufficio. "ciao Summer,come sei cresciuta" si vede che è a disagio ma non glielo faccio pesare "ciao Melanie,tu sempre bella eh" ridacchia ma torna subito seria,la piccola sta guardando un tablet con le cuffie,ha i capelli lunghi e ricci molto chiari,gli occhi sono di un verde brillante. incrocio lo sguardo di Melanie,ha delle profonde occhiaie e gli occhi sono leggermente rossi. "beh ti avranno sicuramente già interrogata,perché hai voluto vedermi?" chiedo sedendomi accanto a lei,sospira e prende dalla borsa un pacchetto e me lo porge. "qualche settimana fa ha scoperto di avere dei problemi cardiaci gravi e voleva assicurarsi che tu avessi qualcosa di lui,che tu sapessi che non ti aveva dimenticato.ha scritto questa lettera qualche giorno fa,se non l'avesse ucciso questo,lo avrebbe fatto la malattia"prendo il pacchetto e lo appoggio sulle mie gambe.mi prende le mani nelle sue e mi accarezza il dorso delle mani con i pollici,sorride con gli occhi colmi di lacrime,la stringo a me,singhiozza sulla mia spalla mentre io cerco di non piangere. rimaniamo così per un po' ma veniamo interrotte da una vocina. "mamma perché piangi?" chiede la piccola preoccupata,Melanie cerca di sorridere abbracciando la figlia "no è tutto ok amore,comunque lei è Summer,era...un'amica mia e di papà prima che tu nascessi" mi guarda in difficoltà,probabilmente la bambina non sa niente.." hai il mio stesso nome! che bello" la piccola sorride,faccio lo stesso e annuisco. dopo qualche minuto se ne vanno,prima di uscire do il mio biglietto con il mio numero. "grazie,ci vediamo al funerale tra un paio di giorni.."le faccio un sorriso incoraggiante. chiudo alle mie spalle la porta e ritorno sul divanetto in pelle. prendo un respiro e apro il fiocco bianco,sollevo il piccolo coperchio.mi porto una mano sulla bocca per soffocare un singhiozzo,caccio indietro le lacrime. tiro fuori il piccolo orsacchiotto consumato dal tempo,lo avevo messo nella valigia di papà prima che se ne andasse di casa,appoggio il vecchio giocattolo accanto a me.qualcosa luccica nella scatola,giro tra mani una catena d'argento legata ad essa si trova un'anello,una lacrima cade,adoravo quell'anello,quando ero piccola per addormentarmi giocavo con quello mentre papà mi cullava.sul fondo del pacchetto trovo la lettera. la tiro fuori con mani tremati,prendo un respiro e la apro.

 "cara Summer,

voglio iniziare questa lettera con un enorme <scusa>,sono stato un padre orribile e mi odio per questo.Eri una bambina così dolce e intelligente,per questo sono stato anche un papà fortunato. Sono un essere umano,e gli esseri umani sbagliano,continuamente ma tranquilla,non mi nasconderò dietro ad una frase fatta,sei troppo sveglia e di certo non voglio prenderti in giro dopo tutto questo tempo. in questi 11 anni ti ho pensato,tantissimo e mi mancavi tantisimo ma avevo le tue lettere in cui mi raccontavi le tue giornate,già le ho lette,tutte,non ho risposto perché facevo schifo a me stesso e non avevo il coraggio. ma adesso ti rispondo:sono malato tra un po' morirò,mi viene da ridere,sembro un vecchio scorbutico di 70 anni ma è tutto vero,ho una figlia di 11 anni Summer,già l'ho chiamata come te perché sei una delle persone più importanti della mia vita.prima di morire volevo dirti che ti voglio bene,con tutto il mio povero cuore malato e che sono orgoglioso di te,ho visto dove lavori,mia figlia un'agente dell'FBI,sono fiero di te mia piccola genia sono sicuro che sarai un ottimo agente,Summer De Mastri adesso sei tu la supereroe tra i due. posso capire se mi odierai e chiuderai questa lettera in un cassetto,tranquilla non pretendo il tuo perdono ma sappi che resterai sempre la mia bambina dai boccoli scuri e gli occhi "magici" come li chiamavo io. adesso sei una donna,forte,coraggiosa e intelligente avrei tanto voluto vederti all'altare con uno splendido abito bianco oppure con un bel nipotino per me ma purtroppo il tempo non è dalla nostra parte.ricordati di me,delle nostre giornate felici non lasciarti solo alla tristezza,usa quel bellissimo sorriso.ti amo tantissimo mia piccola genietta,un grande bacio dal tuo supereroe. 

-Papà"

"ti voglio bene anche io papà" sussurro.la mia vista è offuscata dalle,le mani tremanti stringono la carta bagnata dalle lacrime,mi porto una mano sulla bocca per nascondere i miei singhiozzi. poso la lettera e prendo l'orsacchiotto tra le mani le mie spalle sussultano,stringo il giocattolo a me.sento la porta aprirsi,non alzo nemmeno lo sguardo so già che è lui. mi stringe a se,mi sento congelata non riesco a muovermi riesco solo a piangere istericamente,sfogo le mie lacrime e i miei singhiozzi sulla spalla di Spencer. "sono qui è tutto ok" mi sussurra all'orecchio come un mantra mentre mi accarezza i capelli. il tempo sembra fermarsi come il mio cuore,stringo Spence a me,il respiro tremante,alzo lo sguardo lui fa lo stesso;appoggio la fronte sulla sua e sospiro,mi prende il viso tra le mani e mi asciuga le lacrime con i pollici. "ti amo Spencer" sussurro sulle sue labbra "anche io Summer,anche io" dice per poi darmi un bacio leggero sulla fronte per poi abbracciarmi forte. "non lasciarmi anche tu,promesso?" parlo sul suo petto,lui sospira e mi bacia i capelli "promesso."

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ciao a tutti ragazzi sono tornata!

adesso la scuola è finita e gli esami sono passati,ho un'estate intera per voi. vi chiedo scusa per l'assenza ma adesso che ho molto più tempo libero scriverò molto di più promesso. nei prossimi giorni vi avverto che forse modificherò e correggerò i capitoli precedenti.

sono le 2:00 del mattino,forse dovrei andare a letto no? vi amo tanto grazie ancora per le 1.100 visualizzazioni,vi amo tanto tanto tanto tanto tanto tanto.

ci vediamo con un prossimo capitolo

-Camilla :) 

 


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 16, 2020 ⏰

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