Mancavano due minuti a mezzanotte e Anita ancora non era tornata a casa sua. In volto era stanca, provata dalla giornata e consapevole che c'era diverso lavoro da fare. Si stiracchiò allungando le braccia in direzione del soffitto e sbadigliò rumorosamente.
L'unica cosa positiva era l'arietta fresca che fluiva dalla finestra, quella sì che lasciava presagire l'autunno in arrivo. Quel settembre era stato forse il più caldo della sua vita.
Bussarono alla porta.
"Entra pure..." fece ironica ad Antonio.
Il suo capo, palesemente annoiato, si fece largo nell'ufficio raggiungendo la sua scrivania e accese il computer premendo il pulsante del tower. Un forte rumore di ventole cominciò ad echeggiare nella stanza.
"Fa sempre questo cazzo di rumore, non lo sopporto!" ringhiò lui avvicinandosi il posacenere in vetro già presente sul ripiano. Si stravaccò sulla sedia in attesa di poter inserire la password del pc. "Celenterati?" domandò ad Anita.
"Celenterati65, con la C maiuscola" confermò lei.
Antonio annuì, inserì il codice e si ritrovò nella schermata del desktop.
"Devi scrivere qualcosa?" chiese la donna voltandosi sulla sua postazione e incrociando lo sguardo col superiore.
"Butto giù un paio di idee... per gennaio deve essere tutto pronto" sospirò grattandosi la testa.
"Tra i nuovi allievi solo uno... una, perché è una ragazza... solo una è pronta. Quel Paolo è tutta energia, ma ha una fottuta paura di qualunque cosa" constatò distogliendo lo sguardo. "Tu li avresti uccisi sul posto" aggiunse senza celare una punta di divertimento.
"Dopo ti parlo di Olivia" farfugliò lui mentre si accendeva una sigaretta. "Abbiamo un Godzilla fifone ed una futura attrice da grandi palchi. Le altre due? Che mi dici delle due ragazze che hai arruolato?" continuò.
"Pamela Grimi" esordì Anita, "potrebbe rivelarsi una pedina molto interessante. L'ho messa nello stesso gruppo di Achille..."
"Quindi la scena è venuta fuori una merda. Se quel coglione non improvvisa mezza cazzata non è contento..." la interruppe lui.
La seconda si ritrovò ad annuire nuovamente, mentre un genuino sorriso si fece spazio in viso. "Ma è stato un bene. I due hanno proposto una coreografia creata sul momento e lei, senza avere il contatto visivo, ha seguito Achille in completa sincronia" spiegò.
Dopo aver sputato una nuvola di fumo Antonio ghignò. "Avrà fatto danza" osservò lui.
"No, nessuna esperienza pregressa. Non ha mai neanche fatto sport" aggiunse.
"Domani le darò un'occhiata. La bionda? Mi pare si chiami Marta? Corretto?".
"Marta Longhiani... lei ha solo una bella presenza scenica. Non mi è sembrata niente di che, ma possiede un'energia molto particolare. Il suo ingresso in scena è stato molto potente, soprattutto grazie al respiro e le movenze... però... ha mostrato una certa disponibilità a seguire Achille nelle puttanate. Stava al gioco. Peccato per..."
"Sarà la protagonista" constatò Antonio.
"Cosa? Ma non l'hai neanche..."
"Mi è bastato vedere i tuoi occhi. Ho già capito che questa ragazza sarà una pedina fondamentale e costruirò attorno a lei tutto il castello!" dichiarò prima di dare un altro tiro alla sigaretta.
"Olivia? Lei..."
"Giacomo Randelli e Monica Oteti ti dicono nulla?" domandò lui spegnendo la paglia e sputando una nuvola di fumo.
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I Teatranti Di Rivarossa
Ficción GeneralUn gruppo di giovani si ritroverà, per caso o per necessità, a seguire un folle e visionario progetto teatrale, condotto da uno squattrinato artista, Antonio Voliero, e la sua seconda in comando Anita Favalli. "Tutti possoni dire qualcosa, ma in poc...