20 Marzo 2018.
Era passato un mese, e di lui non mi restava nulla ormai, solo un bel ricordo.
Credo sia stato uno dei mesi più difficili per me; cambiai liceo, avevo bisogno di allontanare la mia mente da quella città, e intanto con l'aiuto di nonna, riuscì ad entrare in una scuola in cui venivano studiate le lingue romanze, avendo così la possibilità di studiare al pari il francese e l'italiano.Ora è un po' che non vedo i miei nonni. Nonno Raffaele è caduto in malattia a tre giorni di distanza da quella notte, ma i medici dicono che non è nulla di allarmante, o almeno così dice nonna Carla.
Intanto i miei nonni però sono dovuti partire per Milano, in modo tale che il nonno avesse tutte le cure possibili, e spesso ci vanno anche i miei genitori, se i medici lo richiedono.
Andando a scuola fuori città, ormai casa mia era abbastanza scomoda, a differenza della casa in campagna dei nonni, dato che poco distante dal loro vialetto, da poco, vive una ragazza che frequenta lo stesso liceo.
Mi mancano molto, però vivendo quasi del tutto a casa loro, è un po' come se fossero vicini a me.
Frugando fra le loro vecchie cose in cantina, un giorno, trovai un vecchio libro, che da quel che ho capito dalle dedica sull'indice, era un regalo che fece mio nonno alla mia mamma quando era alla mia età, ma avendo intrapreso gli studi economici e non sapendoci per niente fare con le parole, era vuoto; quindi decisi che sarebbe diventato il mio confidente, un po' impolverato e vecchio, ma pur sempre il mio confidente. Stavo per iniziare subito a scrivere, ma sentì il campanello della porta suonare, era Valery, l'avevo invitata per studiare insieme. Scesi ed aprì la porta.