Sto sognando?
Per caso mi hanno ucciso e questo è il paradiso?
Appena aprii gli occhi trovai a due centimetri dalla mia faccia le labbra piene e definite di Christopher.
Eravamo entrambi affannati, io per la corsa e per lo spavento, lui...perché diavolo era affannato se mi aveva rapito e schiacciato in un vicolo buio e puzzolente?
Ovviamente ero incazzata, ma in quel momento ero troppo impegnata a far assorbire persino ad ogni mio poro della pelle la bellezza del mio affascinante vicino.
Non sono mai stata nè la ragazza che se la farebbe perfino con gli alberi, nè quella fidanzata da otto anni e che sogna la famiglia perfetta con il ragazzo conosciuto alle elementari.
Io in generale con i ragazzi ho sempre avuto un rapporto particolare, tutto questo perché mio papà sognava di avere un figlio maschio.
Ovviamente vi starete chiedendo il perché dato che c'era già mio fratello maggiore, ma c'è da specificare che a Timothée al posto del fango e del rugby piaceva giocare a fare la principessa sul pisello, letteralmente.
E fu così che quando mio fratello fece coming out, circa a quindici anni, mio papà si rinchiuse nella sua casetta degli attrezzi e pianse ininterrottamente per una settimana, finché io, la povera Amelie, cercai di consolarlo, e dopo neanche un'ora mi ritrovai ad essere il figlio maschio mai avuto e tanto desiderato da mio papà.
Se ve lo state chiedendo, non mi è mai pesato il fatto di venir considerata come un uomo a tutti gli effetti, almeno fino a quando non iniziai ad uscire con dei ragazzi, che ovviamente dovevo tenere a debita distanza da casa mia.
Non portai mai nessun ragazzo a casa, almeno non quando erano presenti anche i miei, fino a far pensare alla mia famiglia che fossi lesbica.
Ma tornando a noi, o meglio alle mie disgrazie.
Ero così focalizzata a rimuginare sulla mia vita sessuale clandestina di quando ero adolescente, che un po' mi ero scordata del contesto surreale in cui mi trovavo.
Con uno spintone allontanai Christopher e mi incamminai a passo spedito verso casa.
Ero stanca, avevo fame, bisogno di una birra fresca e di una buona dormita, e nessun pezzo di manzo, fatta eccezione per Brad Pitt, mi avrebbe potuto trattenere un secondo di più.
Ovviamente dopo poco iniziai a sentire i passi di Christopher seguirmi in silenzio, fino a quando non arrivammo alle porte dei nostri rispettivi appartamenti.
Mi voltai, lo guardai negli occhi, gli feci un sorriso e gli augurai la buonanotte come se non fosse successo nulla fino a quel momento.
Sinceramente non volevo discutere con Christopher: mi sembrava una persona un po' fuori di testa, ma comunque gentile ed ero certa che quello che era successo prima fosse soltanto un malinteso.
Infatti diede conferma alle mie ipotesi lo sguardo mortificato che mi rivolse poco prima di varcare la porta di casa sua.
Finalmente!
Finalmente ero a casa!
Diedi un bacino sulla testolina a Fred, misi il mio pigiama con i dinosauri e non ebbi neanche il tempo di aprire il frigo per prendere la famosa birra fresca che suonó il campanello.
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Parigi in una goccia d'inchiostro
ChickLitParigi,come tutti sappiamo,è la città dell'amore,ma cosa succede quando la fortuna ti odia e un gatto rapisce la tua amata iguana? Amelìe da sempre pensa che la sfiga aleggi sulla sua testa come un'enorme nube scura e in quanto tale ogni giorno fa p...