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"Quando impungni l'arco devi avere prima di tutta una posizione perfetta. Schiena dritta, il braccio destro teso mentre il sinistro piegato, gambe non piegate e piedi ben saldi al suolo. Ma la cosa più importate é prestare attenzione all'ambiente esterno. Devi sentire la direzione del vento, captare ogni rumore intorno a te e non perdere mai di vista il bersaglio. Tutto chiaro? "mi chiede Tajea terminando la sua dimostrazione pratica e passandomi l'arco.
Negli ultimi dieci giorni ci siamo allenate molto, ogni pomeriggio ed anche nelle mattinate in cui non avevi lezione. Ho imparato moltissimo e sento di essere veramente migliorata.
Afferro l'arco e lo impugno per la prima volta in vita mia
"Si, mi é chiaro" le rispondo, assumendo la pozione che mi ha insegnato.
"Va abbastanza bene, prova solo ad alzare di più le braccia e a spingere le braccia l'una verso l'altra"mi corregge lei, aggiustando la posizione delle mie braccia " In questo modo eviterai che la freccia si allontani dall'arco creandoti problemi. Ora tieni la corda ben testa, fino a sentire un po' di solite ai muscoli"
Faccio come dice e spingo il braccio sinistro quanto più indietro possibile
"Bene, ora proveremo a colpire la corteccia dell'albero davanti a te. Il tuo scopo é raggiungere un punto più centrale possibile. Ora un bel sospiro e senti il vento intorno a te, le vibrazioni di tutti i rumori prodotti. Ispira profondamente, espira senza perdere la concentrazione e....tira!"
Lascio subito la corda e la freccia scatta velocissima. In pochi istanti trafigge l'albero.
" Per essere il tuo primo tiro é andata molto bene! Non é esattammege il centro, ma molto vicino. Sei stata bravissima come al solito, la mia allieva migliore! " esclama abbracciandomi. Sono felice che pensi ciò! Anche lei é un'insegnante accezzionale. Sempre gentile ed affettuosa, spiega benissimo e mi sprona a dare il massimo.
Tutto il contrario del maestro Shuan, che invece ci insulta se sbagliamo qualcosa, anche se gli argomenti sono molto difficili. La maggior parte delle volte ci offende dicendoci che da delle donne non ci si può aspettare chissà quanta intelligenza. Questo mi da su I nervi e devo sempre trattenermi dal non lanciargli qualcosa addosso, o altrimenti verrei solamente punita.
Nel nostro regno le donne vengono viste come inferiori e a loro vengono proibite tante cose.
Dovremmo sempre essere impeccabili e non possiamo in alcun modo impugnare armi. Queste, infatti, sfigurerebbero la nostra figura perfetta e disonorerebbero i nostri uomini e la nostra imperfezione condurrebbe il regno in rovina . Per questo abbiamo degli educatori, i nostri parenti maschi più vicini, che hanno il dovere di punitci quando sbagliamo o infrangiamo una delle tantissime leggi.
Io non condivido affatto questo ideale della donna come simbolo di purezza e perfezione: insomma, perché proprio noi? Perché non gli uomini? Per quale motivo essere vulnerabili ed incapaci di difenderci aiuterebbe il regno? Delle donne forti sarebbero l'ideale in caso di guerra e potrebbero solo salvare i cavalieri, non rovinarli...
Mi chiedo se Tajea sappia qualcosa....
Posso l'arco al suolo e mi giro verso di lei. Prima che io possa aprire bocca si siede e mi invita con un cenno a fare lo stesso.
"Secondo le leggende in passato tutto il mondo era governato da un solo re. Egli aveva due figli :il primogenito era un giovane uomo e la seconda figlia era una fanciulla nel fiore dell'adolescenza.
Ella era una principessa perfetta ed in ogni momento della giornata il suo aspetto e comportamento erano sempre regali. Questo appagava tutti i cavalieri e nobili e nessuno pensava mai ad eventuali congiure per prendere il potere. Insomma, il mondo era immerso nella pace e la loro principessa era adorabile e diffondeva amore e serenità ovunque andasse.
Ma nessuno sapeva che ella in bramava il trono più di ogni altra cosa. Era consapevole del fatto che alla morte del padre, questo sarebbe andato al primogenito. Così ad una festa in maschera decise di ammazzare il fratello. A quanto pare, però, qualcosa andò storto ed infilò la lama del suo pugnale nel cuore di un mobile molto importante. Ovviamente fu imprigionata, ma ci fu una lunga guerra ed in tanti morirono. Tra le vittime ci fu anche suo padre il re.
Per fortuna il fratello riuscí a ristabilire l'ordine e la pace e per assicurarsi che una cosa del genere non succedesse mai più e su richiesta dei nobili  scrisse la sacra legge. Per dimostrare di essere lui stesso il primo buon educatore, per ben cinquanta anni, una volta alla settimana prelevava la principessa dalle prigioni e la sculacciava severamente nella piazza principale del suo regno, davanti a migliaia di persone. L'unità era infatti andata perduta ed il mondo era ormai diviso in tanti piccoli regnj"
"Ma... È terribile... Immagino il suo dolore ed imbarazzo!" esclamo non appena la mia insegnante termina il racconto.
"Si,mi ritengo fortunata a provenire da un regno in cui la vecchia legge non é più accettata e noi donne siamo al pari degli uomini"
"Si, lo sei. Da dove vieni esattamente?" le chiedo curiosa
"Non posso dirtelo, non ora. Ma posso dirti che prima o poi lo vedrai con i tuoi occhi e ne fari anche tu parte"
"Cosa? Sarò una cittadina di un regno diverso da Juyland?! Ti prego, dobbiamo andarvi subito! Non ce la faccio più a stare qui"
"Non ora, manca ancora un po' di tempo prima che giunga il momento adatto"
Nel sentire queste parole tutta la speranza sparisce ed una lacrima scende sulla guancia. Qui mi sento soffocare e non ne posso più di essere solamente picchiata ad ogni minimo errore. Voglio vivere ed essere felice!
Lei comprende la mia angoscia e mi posa una mano sulla spalla
"Si sta facendo tardi, é meglio che tu vada. Non credo che sia il caso di fare tardi a cena..."
Annuisco e mi alzo
"Ti manderò un messaggio tramite la moneta " mi dice poi, accompagnandolo verso l'uscita del bosco. Ci salutiamo con un abbraccio ed entro nel castello, pronta ad affrontare altri noiosissimi giorni prima del nostro prossimo incontro.

Ho un Fratello severo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora