Mi sveglio grazie alla luce che filtra dalla finestra: sono già le 10:30, è tardi, ma tanto cosa ho da fare?
Mi metto una maglietta larga e un paio di mutande rosa e scendo a fare colazione, sento già odore di tost al burro ma non di uova, strano il computer dovrebbe saperlo cosa mangio di solito a colazione.
Il tavolo bianco è stranamente vuoto, devo dire che mi sarei aspettata la tavola già imbandita eppure mi sono sbagliata.
- Buongiorno, dormito bene Nadie?- intona Richard 01 con un non so che di allergo, come se dovesse annunciare chissà quale notizia.
- Ehm... si... M-mi dispiace essere fuggita ieri... insomma...- cerco di dire imbarazzatissima.
- Non devi preoccuparti di nulla. Credo di essere stato troppo affrettato ieri. Hai bisogno di tempo e di qualcuno che ti aiuti, se vuoi davvero tornare ad essere quella di prima. E credo di essere in grado di aiutarti se me lo permetti.-
- Ehm... Va... va bene, mi fido.- tentenno ma non vedo cosa può andare storto, in fondo l'esperienza di ieri sera non è stata così negativa e poi sono curiosa.
- Prima della prima lezione però devi fare colazione sai? È molto importante. - mi porge un tost al burro aromatico, ma nel momento in cui faccio per afferrarlo me lo ficca in bocca facendomi sobbalzare.
Poi sento delle mani che mi piegano il busto in avanti sul tavolo, ora sono a novanta ma con i gomiti semi piegati. Mi tiene giù con una e con l'altra spinge il tost in profondità.
- Assapora il tost, ti fornirà energia. Dobbiamo preparare le uova insieme, sei pronta? Ma non parlare.- allora annuisco.
Così facendo gli dò campo libero e sento che mi divarica leggermente le gambe, poi sposta da una parte le mutandine, sono spaventata.
- Non avere paura. Le uova sono fredde. Dobbiamo renderle calde,tu puoi farlo, ma solo se tu sei calda e... accogliente, te la senti?- annuisco ancora anche se non capisco e assaporo di più il tost.
Sento che mi accarezza la bocca della vagina, lentamente poi ne tasta la profondità; ora ha avvicinato qualcosa di freddo, sembra un oggetto sferico, creso sia un uovo.
Il mio respiro è affannato.
Lo sta inserendo. Parte dalla punta. Non so se ce la faccio.
- Nadie, è importante che tu sia accogliente e così non lo sei. Calmati.- ritira la punta indietro.
Non voglio sembrare una che molla,voglio tornare quella che ero. Stringo i denti e alzo un po' il sedere per fargli capire la mia intenzione.
- Brava, così ti voglio.- riprende da dove era rimasto.
Spinge un pò di più e io tento di allargarmi: devo essere accogliente.
La pressione si fa sempre di più finché non si ferma e tira fuori l'uovo. È un pò viscoso. Lo gira e adesso lo infila dalla parte più grossa. Lecco il pane ma non mi distraggo, dice che dovrei fare le due cose contemporaneamente.
Poi lo lascia: è dentro. Sposta le dita più in alto verso il mio clitoride e lo accarezza. Mi muovo leggermente e percepisco due nuove sensazioni: la prima è una scarica di adrenalina e piacere provocata dal massaggio sul mio intimo. La seconda è decisamente strana, sento il tuorlo all'interno che si muove, richiama i movimenti che faceva Samantha quando era ancora nella mia pancia, ma è diverso, ogni volta che tocca una parete tocca anche una parete della mia vagina, è rilassante.
So eccitata, sento il respiro molto irregolare eppure percepisco bene il momento, il pane, l'uovo, il mio calore...
Dopodiché lo tira fuori, mi fa sdraiare sul tavolo con il busto più in alto possibile sorretto dalle gambe piegate come un semi ponte, rompe l'uovo nella mia vagina e sento un piacevole movimento di liquidi.
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Home Sex Home
ParanormalNadie dopo aver divorziato dal marito e aver perso la casa e il lavoro, si presta ad "home experiment", un esperimento che testa la funzionalità della casa del futuro. Fatevi guidare in un'esperienza a metà tra l'horror e l'erotico in cui tutto può...