part one.

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«Quante volte dobbiamo parlarne ancora? Non sei una di loro quindi smettila di provare ad esserlo.»
Il suono della voce stridula di Kelsey da sola fu sufficiente a rovinarle la giornata ma c'era qualcosa nel suo condividere opinioni non richieste, mentre sfogliava le pagine di Cime Tempestose, che la mandò fuori di testa.
«Mi stai almeno ascoltando?»
A quel punto chiuse il libro sbattendolo, si sporse dalla sedia e mantenne un tono basso ma deciso a sufficienza per farle comprendere il messaggio.
«Dovrei ascoltarti mentre te la prendi con i miei amici come se noi fossimo tanto meglio di loro perché siamo cresciute in famiglie benestanti e partecipiamo a feste lussuose e andiamo in scuole prestigiose? Perché mai dovrei ascoltare una cosa del genere? »
Guardò Kelsey che si spostava una ciocca di capelli biondi dal viso. Anche se era la sua miglior amica fin dalle elementari c'erano delle volte in cui sperava che cacciasse la testa dal culo, si svegliasse e realizzasse che: essere un kook? Non c'era solo quello nella vita.
«Solo che non capisco – disse infine, nel suo solito modo teatrale – Hai tutto quello che potresti mai desiderare. Una famiglia ricca, tanti amici... –Appena gettò un'occhiata alle spalle dell'altra, un sorriso malizioso le piegò gli angoli della bocca – E il ragazzo più figo in tutte le Outer Banks»
Un paio di braccia scivolarono intorno al suo collo, una forte fragranza di spezie e legno le bruciò le narici; lei si morse il labbro e imbastì un sorriso finto quando Rafe Cameron abbassò la bocca sulla sua. Ok, certo, Rafe era... niente male. Ma mancava di quello che per lei era più importante: profondità, sensibilità, avventura.
Se fosse stato per lei, Rafe non sarebbe stata la sua prima scelta. In quanto prossimo in linea di successione per l'impero di Ward Cameron, rappresentava lo scapolo d'oro perfetto, come avrebbe detto sua madre. Crescendo, la frase "l'immagine è tutto" era stata incisa nella sua mente e una volta grande abbastanza per essere corteggiata, i suoi genitori non avevano esitato nel sistemarla con Rafe.
«Mi chiedo se voglio davvero sapere di cosa state parlando» esordì lui, le dita che vagavano sulle spalle scoperte di lei. Inconsciamente, rabbrividì al suo tocco.
«Forse puoi convincere la tua ragazza che non importa quante volte viene scoperta in giro con i pogue, sarà sempre una kook. » Kelsey ridacchiò, sapendo benissimo di aver tradito l'amica raccontando gli affari suoi al suo ragazzo iperprotettivo. La ragazza si strofinò le tempie, evitando lo sguardo di Rafe. 
«Ok Kelsey, fai sul serio? Questa faida tra Pogues e Kooks è sopravvalutata e francamente fottutamente stupida. E in secondo luogo non sono uscita con JJ. Almeno non oggi, comunque.»
Bastò dire il suo nome per far impazzire le farfalle che le popolavano lo stomaco.
«JJ? - sputò Rafe - Ma che cazzo?! Cosa stavi facendo con quel piccolo bastardo?»
«Lavora sulla barca di mio padre - gemette, sapendo quanto velocemente la conversazione poteva degenerare. - Mi stavo abbronzando sul ponte e lui doveva aggiustare qualcosa. Abbiamo parlato. Siamo amici. Fine.»
Incrociando le braccia al petto, Rafe la fissò mentre Kelsey nascondeva le sue risatine dietro il palmo della mano. Maledetta traditrice
«Adesso, perché non ti credo?! So perfettamente che ti avevo detto di stare lontana da lui e dal resto dei suoi amici randagi, solo per scoprire che stai ancora cercando di adattarti a loro. Quindi dimmi perché fatico a crederti?»
Si allontanò dal tavolo sul patio, liberandosi del prendisole prima di alzarsi in piedi; afferrò il suo libro e lo spinse contro il petto di Rafe.
«Non lo so Rafe. Ma non sta succedendo niente tra me e JJ. Smettila di preoccuparti.»
Grande. Immensa. Bugiarda.
Rafe la fissò con aria scettica «Mmh bene, non dimenticare che c'è il compleanno di mia sorella stasera. Vengo a prenderti alle 6.»
«Non vedo l'ora» borbottò temendo già la serata che la attendeva.

Someone like me. | JJDove le storie prendono vita. Scoprilo ora