part three.

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11 di sera, finalmente. Con il finire della festa l'unico pensiero che le attanagliava la mente era di liberarsi del vestito e infilarsi a letto. Dopo i dovuti convenevoli vagò alla ricerca del suo fidanzato che risultava essere ubriaco e introvabile.
«Rafe?» controllò la sala da ballo, la cucina e addirittura il bagno degli uomini ma non c'era segno della sua presenza da nessuna parte. Decise di provare con il retro del club dove Rafe aveva parcheggiato sperando che fosse lì ad aspettarla. Si guardò intorno, scrutando tra gli alberi, sgranando gli occhi d'orrore quando notò Kelce e Topper trattenere JJ mentre Rafe gli riempiva le coste di colpi.
«Rafe, fermati!» Corse tra gli alberi con l'adrenalina che le scorreva tra le vene mentre JJ riuscì a sfuggire alla stretta di Topper e Kelce, inchiodando Rafe sul prato.
«JJ, no!»
Topper la intrappolò tra le sue braccia, tenendola lontana dalla scena. Lei fece per dimenarsi, calpestò il suo piede con il tacco della scarpa finché non si liberò dalla sua morsa. JJ e Rafe si divisero e, d'istinto, si interpose tra loro. «Basta così!»
Rabbioso, Rafe la prese da parte, le dita che le stritolavano il braccio. «Vai in macchina, Y/N»
Scostò la sua mano dal proprio braccio fancendolo imbestialire ancora di più.
«Ho detto sali su quella cazzo di macchina!»
E prima che potesse rendersene conto, il suono del suo palmo che si scontrava con la guancia di Rafe riecheggiò in tutta la foresta.
«Ne ho abbastanza. In questi due anni ho sopportato le tue menate da iperprotettivo e maniaco del controllo. Ho cercato più volte di darti il beneficio del dubbio e quando pensavo che potessi redimerti tu in qualche modo riuscivi a fare peggio della volta prima. Non posso andare avanti così, non più, Rafe. Sono sfinita, esausta, io..»
«Possiamo parlarne dopo -  tagliò corto Rafe recuperando la sua giacca dal prato - Ora andiamo»
Appena Rafe fece per portarla alla macchina, lei iniziò a piangere.
«JJ, mi dispiace tanto..»
«È questo che vuoi dalla tua vita?» chiese, con voce spezzata. La domanda la mise con le spalle al muro, bloccando lei e Rafe durante il tragitto. La ragazza gettò un'occhiata a Rafe prima di voltarsi.
«Non te lo meriti, come fai a non accorgertene?»
«JJ di cosa stai parlando?»
«Mio Dio, devi proprio farmelo dire. Cazzo, voglio dire – JJ si passò una mano tra i capelli arruffati e il cuore di lei perse un battito – È solo che.. ti stai annientando. Per lui. E vuoi sapere perché è una grandissima stronzata? Perché c'è un uomo là fuori che sta morendo per avere l'opportunità di amarti come meriti.. Qualcuno che vuole viziarti e farti vivere delle avventure. Qualcuno che non sprecherebbe l'opportunità di dirti quanto sei bella ogni, singolo, giorno. Qualcuno come..»
«Qualcuno come te? - Rafe ridacchiò, stritolandole la mano - Hm?»
Lei si coprì la bocca e singhiozzò mentre JJ annuiva.
«Sì, qualcuno come me»
Lasciando cadere la sua mano, Rafe fece un passo in avanti e abbassò la voce «Non avrai mai questa occasione»
Mentre Rafe si voltava in direzione della sua auto, lei si coprì il volto incapace di controllare le lacrime. Dio, cosa stava facendo? Di certo quella non era la vita che desiderava. JJ aveva ragione. Voleva l'avventura, voleva l'amore. E Rafe? Non avrebbe mai potuto darle ciò che desiderava. Ma JJ?
«Allora vieni o no? - chiese Rafe girando le chiavi - è la tua ultima occasione. Puoi venire con me  adesso o trovare la strada verso casa da sola»
Con la coda dell'occhio scorse JJ immobile, in attesa. E in quel momento si rese conto: capì che JJ avrebbe potuto darle tutto quello che voleva. Così senza ulteriore esitazione, corse verso di lui e si lanciò tra le sue braccia, pronta per sentirsi davvero completamente amata.

The end

Someone like me. | JJDove le storie prendono vita. Scoprilo ora