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È ancora tutto buio e continuano ad esserci grida e caos nel locale, non capisco cosa stia succedendo, ho un'ansia addosso pari alla grandezza di un branco di elefanti messi insieme.

Essendoci davvero troppa confusione e avendo paura che si inizi a sparare o cose simili, rimango alla mia postazione davanti al bancone ma scendo giù dallo sgabello sedendomi a terra e ponendo l'oggetto davanti a me facendolo fungere da un eventuale scudo. Nell'indecisione decido di rimanere così nell'attesa del ritorno della luce.

Mi tappo le orecchie con le mani e porto le mie ginocchia al petto occupando in questo modo uno spazio davvero esiguo.

Intanto Marco ed Ace

- Ci dovevamo aspettare una cosa simile!-

- Marco dove sei?-

- Sono qua, non toccarmi la faccia, babbeo!-

- Ah scusa... chissà Akira come se la sta cavando -

- Sono preoccupato anch'io Ace! Ora restiamo ad osservare come si evolve la situazione e manteniamo la calma -

- Sono calmissimo -

- Si certo, peccato che quando sei agitato inizi a sputare fiammelle involontarie...vedi di tenerle a bada o ci scopriranno!-

Il corvino cerca di ricomporsi, la rossa non ha fatto altro che provocargli mille emozioni da quando ha fatto il suo ingresso nella sua vita.

***

Con la stessa imprevedibilità con cui si erano spente, le luci si riaccendono di colpo mostrando uno scenario macabro e inquietante: le urla dei presenti si fanno ancora più forti e molti cercano di scappare dall'uscita; quest'ultima viene però sbarrata da una ragazza dai capelli verdi, quegli stessi capelli verdi che mi erano piombati addosso nel pomeriggio...

- Kaori! Cosa stai facendo?!- mi alzo tutta impettita e rossa in viso, questa volta però non per l'imbarazzo bensì per un'intensa rabbia.

- AHAHAHAHAH, sei una mentecatta Akira -

Il mio volto assume un'espressione oltre che rabbiosa, anche sbalordita: non mi aspettavo per nulla al mondo che quella mi potesse fregare, sembrava così reale e carina con me, sono delusa.

- Kaori?!-

- E non chiamarmi così idiota! Quel nome era solo una copertura!-

- Chi hai chiamato idiota? Rimangia quello che hai detto, ti spacco in due!-

- AHAHAHAH sei solo una povera illusa Akagami no Akira - 

- Brutta bastarda! Che ne è delle tue amiche? -

Delle grida si alzano sul palco dove fino a qualche minuto prima si esibiva la band.

- Non ci credo, hai preso le tue amiche in ostaggio! Dimmi, da chi prendi ordini?- 

- Quelle non sono mie amiche e non ha affatto importanza chi sia il mio capo - dicendo questo si avventa su di me con violenza con un grosso martello  alle mani

- Cazzo, con quel coso mi spappola, aiuto! Aiuto! Ace aiutami!- inizio ad urlare correndo da una parte all'altra, invocando il nome del mio "amico" pur non sapendo che si trovasse effettivamente lì.

- Ehi, guarda là -

- Cosa c'è Marco? - mentre si volta a guardare una me urlante che scappa da quella psicopatica si fa largo nei suoi occhi scuri divenuti di fuoco oramai

- Uomini catturate la rossa! Non possiamo farcela scappare!- ordina la verde ai suoi uomini, che escono improvvisamente dai propri nascondigli.

Io continuo a correre a destra e a manca spostando sedie, tavoli, facendo cadere piatti e bicchieri e chi più ne ha più ne metta, nel frattempo inoltre, tutti gli altri presenti sono stati legati e presi anch'essi in ostaggio, proprio come le cosiddette amiche di "Kaori". 

𝑹𝒆𝒅 || 𝑷𝒐𝒓𝒕𝒈𝒂𝒔 𝑫.𝑨𝒄𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora