Con un colpo di clacson busso, le saracinesche dell’officina si aprono permettendomi di entrarvi, parcheggiata l’auto raggiungo uno dei miei amici più fidati Genni, in arte O'mast.
Lo intravedo nel suo ufficio, si alza dalla sua poltrona vecchia di anni per salutarmi.
Con la sua solita capigliatura caratterizzata da una cresta e da un ciuffo bianco, gli occhi sorridenti, e le labbra sottili
“Ice prego accomodati, mi ha riferito Riky che mi dovevi parlare è successo qualcosa?” scuoto la testa per dire no.
“La piccola peste tutto bene?”
“si grazie tutto bene, cresce e diventa sempre più pestifero”
“tra poco Riky sarà qui”
Mi alzo dalla poltroncina e gironzolo un po’ per l’officina, tra auto da verniciare, da aggiustare e da modificare mi sento a casa.
Sospiro guardando il mio orologio sono passati cinquanta minuti, finalmente arriva Riky col suo solito portamento da macio, mi bacia le guance e ci dirigiamo da Genny.
“allora ragazzi volevo il vostro aiuto, massimo tra domani o dopodomani parto, vado a Londra, devo andare nell’azienda di Tony, mi dovreste spedire la mia BMW, e due utilitarie, le ho già acquistate penso che domani siano qui, comunque O’ Mast mi servirebbe accedere alle gare in quella zona, puoi aiutarmi?”
Genny non rispose subito stava riflettendo sulle mie parole, non c’è bisogno che mi parli, dalla sua espressione trapela tutta la sua disapprovazione
“il piccolo lo porti con te?”
“certamente, ma non starà con me, starà con Giusy, ho comprato due appartamenti vicini e li ho fatti modificare, dall’interno ora sono comunicanti ma nessuno ne è a conoscenza, so che è pericoloso, ma sono più tranquilla avendo mio figlio con me, lo sapete ho la testa sulle spalle, poche persone sanno dell’esistenza di mio figlio, per questo sarà al sicuro”
“Alex e da tanto che non greggi, perché adesso vuoi gareggiare? Per di più a Londra, non puoi gareggiare qui? È pericoloso la nessuno ti conosce saresti esposta, ti conosco e sono sicuro che qualcosa bolle in pentola, cosa devi fare a Londra? I soldi non ti mancano quindi perché rischiare?”E si da quando scoprii di aspettare Nicola non ho più gareggiato, ma adesso sono cambiate le carte in tavola devo scoprire cosa è successo a Tony…
Mi alzai e risposi a tono
“puoi farmi entrare nel giro si o no? Non voglio fare nulla, voglio solo ricominciare, posso?”
“Alex sono io in primis che vuole che tu riprenda le redini della tua vita, posso metterti in contatto con un amico, ti puoi fidare è mio cugino, ti terrà d’occhio, quando sarai atterrata ti darò i dettagli ok?”
In uno scatto lo abbraccio forte quando ci stacchiamo guardo Riky
“non te lo porto via, non ti preoccupare” restiamo a discutere un altro quadro d’ora su come organizzarci e i due ragazzi mi danno molte informazioni, dopodiché ci salutiamo e Genny mi intima di non mettermi nei guai.Mentre guidavo mi arriva una chiamata, è Giusy, la sua voce riecheggia in tutto l’abitacolo.
“ho preparato tutti i bagagli, sono sicura di non aver dimenticato nulla, l’aereo decollerà domani nella tarda mattinata, quindi abbiamo tutto il tempo per prepararci, ho prenotato tre posti vicini, ci vediamo a casa, tra quanto torni?”
“ inizia a preparare il caffè che sto per parcheggiare”
Riaggancio la chiamata, parcheggio la mia bellissima BMW e salgo le scale che portano al mio appartamento.
Sto per mettere le chiavi nella toppa quando mi accorgo che la posta è socchiusa, l’ansia subito si fa strada in me.
Di getto entro, cerco con lo sguardo qualche eventuale malvivente ma non trovo nessuno, vado in cucina e vedo la mia cara amica girare il caffè, che ha lo stesso colore dei suoi capelli, è una bellissima ragazza, ha la carnagione abbastanza abbronzata, occhi color cioccolato, ha un carattere dolcissimo è molto sicura di sé stessa ed in fine il suo miglior pregio è la pazienza, sia con Nicola che è tremendo, un vero uragano, ma ha molta pazienza anche con me, lei c’era quando ero nel periodo più buio della mia vita, le devo molto, mi fido ciecamente di lei.
“quante volte ti ho detto di non lasciare la porta aperta” le dico sorridendo, in un primo momento sobbalza spaventata ma subito mi riconosce
“vedi, se fosse stato nu 'mariuol' cosa avresti fatto?”
“Io lo sapevo che stavi salendo perciò ho lasciato aperto”
“però non è sicuro, grazie per il caffè”
“andiamo in terrazza Nicola sta riposando”
“sii così stanotte non mi fa dormire” dico sarcasticamente.Ci accomodiamo sul divano esterno e ci godiamo il caffè in santa pace
Mi accendo una sigaretta
“Giusy ti ringrazio per tutto quello che stai facendo per me, ti ringrazio di aver accettato di venire con me a Londra, se hai cambiato idea puoi dirmelo”
Mi sembra strana, molto pensierosa direi, spero che non mi abbandoni, la guardo negli occhi e lei sorride
“Alex non preoccuparti, verrò, solo che stavo pensando a quel bono del tuo amico, chissà se un giorno lo rivedrò"
“di chi parli? Metti un soggetto!”
“sto parlando di Cristian quel bel cioccolatino ambulante, ti ricordi è venuto qui la settimana scorsa e dall’ora che non riesco a togliermelo dalla testa è bellissimo, galante”
“aaaaaa ti stai innamorando, credo proprio che stareste benissimo insieme, ci penso io amica mia, gli chiederò se può raggiungerci a Londra così da far stare più tranquilla anche me”
“grazie sei unica”
“anzi lo chiamo subito!”
Venti minuti più tardi chiudo la chiamata che ho fatto a Cristian, subito si è reso disponibile, ovviamente non gli ho detto il reale motivo per cui vado nell’azienda londinese, quando ci raggiungerà tra qualche giorno gli spiegherò ogni cosa.Alle ore tredici in punto del giorno successivo, ci ritroviamo nell’ aeroporto Standset, guardo la mia amica che sorride felice come una pasqua, prendiamo i bagagli ed il principe del mio cuore per salire sul primo taxi libero, indico al conducente l’indirizzo della nostra abitazione usando un inglese a dir poco perfetto, facendo parte di una azienda internazionale era scontato che conoscessi la lingua inglese, grazie all’università L’orientale, ho perfezionato l’accento, questa laurea che ho conseguito mi è servita tantissimo.
Arrivate a destinazione pago e ringrazio il tassista saliamo al secondo piano di una palazzina di quattro piani che è ubicata su una delle strade principali di Londra, accediamo all’appartamento riservato a Giusy e mio figlio già inizia a scalpitare per poter esplorare il luogo, il mio appartamento è adiacente, collegato da una porta nascosta, una volta sistemato tutto decido di andare nel mio appartamento
Appena entro dalla porta subito noto la cucina moderna piena di tutti i comfort, che si affaccia direttamente sul salone, percorro il corridoio ed arrivo fino alla camera padronale, poggio le valige direttamente nella cabina armadio, più tardi sistemo tutto.
Le pareti della camera sono color panna, una grande portafinestra conduce ad un grazioso terrazzino fornito di un tavolino e due sedie nere in ferro battuto.Mi piace tantissimo questo appartamento, ho passato tutto il pomeriggio a sistemare innumerevoli vestiti, scarpe, prodotti per il corpo quando decido di andare da mio figlio, uso il passaggio che ho fatto costruire all’interno della cabina armadio, nascosto accuratamente da uno specchio, attraversato il passaggio mi ritrovo nell’appartamento di Giusy.
Ceniamo, organizzo la giornata di domani ed infine mi addormento con mio figlio tra le braccia.
La mia sveglia suona troppo presto per i miei gusti, bacio la fronte di Nicola e vado in casa mia, mi faccio una doccia veloce ed indosso una gonna alta in vita molto aderente abbinata ad una camicia bianca, mi trucco, metto le scarpe col tacco, faccio colazione e poi mi dirigo verso l’azienda del mio defunto marito.
Appena arrivata dinanzi l’azienda sospiro, mi faccio forza...Con il sorriso sul viso e le nubi nel cuore
varco l’entrata.Ciao a tutti, capitolo di passaggio lo so ma serviva per far capire Alex cosa ha in mente.. dal prossimo capitolo entriamo nel vivo della storia siete pronti???
Cosa succederà a Londra?
Alex manterrà la calma?
Poco ci credo 🙊🙊🙊
Lo scoprirete solo leggendo...
Al prossimo capitolo
Baci Acchiappasogni94
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Pànta rhei
RomanceNella vita ci sono alti e bassi Il bianco ed il nero Il bene e il male Alexandra sta vivendo un periodo nero, questo nero è più buio della notte Il mondo le è crollato addosso All'apparenza è sempre la solita Ice fredda come il ghiaccio, ma dentro è...