CAPITOLO 9

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ALEX*

Sono arrabbiata
Ho il fumo che mi esce dalle orecchie
Come ha potuto nascondermi una cosa così importante
Lui è The Angel
Non so se posso fidarmi
E questa rivelazione non fa altro che confondermi

“Alex, questa è l’ultima birra che bevi”
Con queste parole mio fratello Salvatore mi riporta alla realtà
“scusami ero distratta cosa dicevi?”
“nulla, lascia perdere, ti vedo agitata sei nervosa, mi devi per caso mettere al corrente di qualcosa?” dice a mo’ di interrogatorio

Scuoto la testa “ no sto bene, sono solo un po’ nervosa, vado al bar a prendere qualcosa e poi vado in camera, notte ragazzi”

Non lascio il tempo a Salvatore di replicare che già mi sono fiondata al bancone del bar

Il barman mi nota e subito mi fissa maliziosamente

Uomini! Non possono vedere una ragazza che subito pensano al sesso

“cosa ti preparo bellezza?”
“dammi una birra”
Me la porge subito, bella fredda, ghiacciata proprio come piace a me!
“per te offre la casa”
Neanche ho il tempo di rispondere che Jhos fa la sua comparsa
“giù le zampe amico, la signorina è off-limits”

Mi volto completamente nella sua direzione
Mi acciglio e gli dico:
“perché sarei off-limits? Non ho mica una fede al dito oppure un cartello al neon con su scritto sono fidanzata”

Jhos mi guarda stranito dalla mia risposta acida
Forse ho sbagliato con lui a rispondere così devo pur stare attenta, lui è pericoloso

“scusa, sono un po’ nervosa e forse ho bevuto troppe birre”
Il suo sguardo muta e vedo una punta di lussuria infatti subito mi prende la mano e mi guida verso l’esterno del bar
Mi fa sedere sopra una panchina e mi massaggia leggermente le spalle
Le sue abili mani massaggiando dalle spalle fino al collo per poi ritornare sulle spalle

“permettimi di farti rilassare” dice soffiando sul mio collo
“se ci vedesse mio fratello in questo momento ti distruggerebbe in men che non si dica" rispondo onestamente

Oddio onestamente sto dando i numeri sono un pochino brilla in questo momento

“io sono potente, tuo fratello non farebbe mai una cosa del genere”
“non c’entra il potere, io sono pur sempre sua sorella, ti ammazzerebbe fidati se mi facessi del male, sai siamo molto legati, qualche giorno di questi te lo presento”

Ormai stavo iniziando a dare i numeri e mi girava un pochino la testa
“Jhos mi gira la testa fammi stendere per cortesia”
“subito, piccola, ci sono io con te, non preoccuparti, sei al sicuro con me”

Sese  come no
Sono al sicuro come  cappuccetto rosso è al sicuro con il lupo

La mano di Jhos mi accarezza i capelli ma non sono ancora del tutto sbronza da non riuscire a capire che si sta avvicinando qualcuno

E quel qualcuno è proprio mio fratello
“ che cazzo succede qui? Alex come ti sei ridotta? E tu chi sei? Giù le mani da mia sorella” mi alzo  lentamente e prima che Jhos risponda lo faccio io
“calma Sal, non mi sta facendo nulla contro la mia volontà, anzi mi stava aiutando mi girava la testa”
“grazie che ti girava la testa ti stai ubriaca do stasera, ma adesso ti riporto in camera”

Potevo vedere benissimo come mio fratello guardava in cagnesco Jhos e prima che quest’ultimo gli saltasse al collo li presentai
“Jhos lui è mio fratello Salvatore, Salvatore lui è Jhos Dragon un mio amico, quindi molla l’osso, e tutto sotto controllo”
I due si strinsero la mano ma vedevo che mio fratello guardava con odio e diffidenza Jhos
“grazie per essermi stato accanto, ci vediamo domani buona notte” sussurrai all’orecchio di Jhos

Presi sottobraccio Salvatore e mi avviati verso l’hotel
“Alex mi hai fatto preoccupare, non ti ho più vista”
“Ti avevo detto che bevevo qualcosa e poi me ne andavo perché mai ti saresti dovuto preoccupare?”
“ devi stare lontana da quell’uomo, è pericoloso “

Intanto che discutevo con mio fratello mi accompagnò in camera
“mi sembra di sentire un’altra persona in questo momento, voi uomini dite tutti le stesse cose” mi lamentai

Mio fratello mi strinse forte a se
“come sapevi che quell’uomo  è pericoloso, cosa sai che io non so Salvatore rispondimi"

"Ormai il mio stato da “brilla” sta svanendo quindi pretendo delle spiegazioni ”

Mi sedetti sul letto e lui sospirò “ho fatto amicizia con un amico di Tony e lui mi ha spiegato molto bene la situazione, mi ha anche detto che hai rischiato molte volte di metterti nei guai, devi tornare a Napoli qui non sei al sicuro, se quel coso scopre chi sei potrebbe farti del male ed io non lo sopporterei”

“ascoltami bene, io devo risolvere questa situazione, lo capisci? Lui deve marcire in galera e poi secondaria cosa Daniel si deve fare i cazzi suoi, ora se non ti dispiace mi devo lavare che Puzzo di birra e devo dormire”
Mio fratello mi stringe ancora una volta in un suo abbraccio quasi mi soffoca, mi guarda negli occhi e sorride, infine mi da un bacio sulla testa e va vai chiudendosi la porta alle spalle

Per questo adoro mio fratello ci capiamo al volo e lui ha capito bene che se non manderò quel lurido in galera non avrò pace, Tony avrà giustizia!

Dopo essermi fatta una doccia calda guardo l’orario sul mio cellulare e sono appena l’una di notte, non ho sonno sono ancora arrabbiata
Chia cazzo ti credi di essere…  che vuoi cazzo…  Daniel…  sono talmente arrabbiata che non riesco neanche a formulare una frase di senso compiuto

Ho preso la mia decisione devo parlagli il più presto possibile
Ma c’è un bel problema, non devono vederci sennò salta la mia copertura

Ho preso la mia decisione
Prendo il cellulare di Tony e digito subito un messaggio:
Stanza 723 ora!
Premo invio

L’ansia sale al trascorrere dei minuti
Cinque…  dieci….  Venti minuti ma di lui nessuna traccia sto per richiudere la porta che avevo lasciato socchiusa ed in questo preciso momento esatto la porta si spalanca andando a sbattere proprio contro la mia spalla
Cazzo che dolore….

Guardo Daniel in cagnesco, se si potesse uccidere con lo guardo lui sarebbe già morto
Richiudo la porta e mi porto la mano alla spalla colpita
“ma sono  modi per entrare in una stanza troglodita che non sei altro” inveisco contro di lui
Anche se per tutta risposta Daniel va a chiudere le tende ed abbassa l’intensità della luce forse per non farci scoprire

Ci guardiamo dritto negli occhi
Ci studiamo come un leone ed una leonessa guardano la propria preda
Sento la rabbia montarmi dentro
“lo dovevo immaginare che dietro a quella chiamata c’eri tu, ma sai Alex ho sospettato di più su i tuoi amici, sei stata scaltra finora
Hai mantenuto il silenzio perché?”

“PERCHÉ, MI CHIEDI ANCHE IL PERCHÉ?”
Subito lui mi tappa la bocca con la sua mano per non farmi urlare, poco dopo la toglie
“ti odio Daniel, ti odio dal profondo del mio cuore, perché non mi hai detto chi eri sin dal principio? The Angel sei tu, ho cercato di capire chi fosse avevo dubbi ma stasera ho avuto la prova del nove, nel telefono c’erano solo due contatti il tuo e quello di tua sorella, così visto che oggi c’erano parecchi lupi ho attuato la trappola per capire chi fosse Angel, ti sei mostrato tu, sono arrabbiata Daniel me lo dovevi dire, io.. Io non so se posso fidarmi di te
Ma Tony si fidava ciecamente così anch’io mi fiderò
Prendi questo telefono, qui ci sono tutte le informazioni che Tony per sua ultima volontà mi ha scritto, il codice è bambolina
Adesso sparisci dalla mia vista”

“cosa diavolo stai dicendo, Tony aveva giurato di non tirarti giù con lui, dovevi essere allo scuro di tutto, per la tua sicurezza io non ho mai parlato di te come voleva Tony e adesso mi vieni a dire che è stato lui a dirti di cercarmi?“

“sai... solo dopo un anno e mezzo  dalla sua morte ho avuto il coraggio di andare dal notaio, mi ha dato una chiave ed un foglio
Sopra c’era scritto dove dovevo guardare, ho trovato una lettere lasciata da Tony in cui mi spiegava che dovevo portare questo cellulare a tua sorella oppure a The Angel, mi ha inoltre spiegato dettagliatamente che Jhos è pericoloso e se mai gli sarebbe successo qualcosa loro gli stavano alle calcagna, per questo sono venuta a Londra, ma me ne andrò solo quando quel pezzo di merda sarà dietro le sbarre, se tu non voi fare niente lo capisco ma io vado avanti per la mia strada, voglio quell’uomo in gatta buia “

Daniel si avvicina a me e si ferma ad un palmo dal mio viso, riesco a percepire il suo fiato caldo sul viso, ci guardiamo intensamente
“non permetterei mai che ti succedesse qualcosa di male, l’ho giurato sulla tomba di Tony”
A quella rivelazione e io sgrano gli occhi
“tu.. Tu non avevi detto che… tu.. Tu non sei venuto al suo funerale come puoi dire una cosa del genere…. “

“È vero non sono venuto al suo funerale ma dopo un mese gli ho fatto visita, ho visto la frase incisa  dietro la foto.


Posso percorrere anche mille miglia tu resterai con me, e quando finirò di percorrere tutte  le miglia della mia vita ci ritroveremo…”





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