Capitolo 19. Trésors engloutis - (Tesori sommersi)

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Alex's POV

Ethan si dimostra nervoso e leggermente bizzarro per tutta la cena, la conversazione non manca ma noto che è distratto da qualcosa. Non credo sia il caso di indagare, oggi è stata una giornata alquanto pesante mentalmente, per entrambi. Sono consapevole che un paio di parole non possono colmare la distanza che c'è stata tra noi negli ultimi tempi ma adesso l'ho capito, adesso lo so, in lui vedo il mio futuro e niente e nessuno potrà mettersi in mezzo tra di noi. Stringo la sua mano nella mia, lui ricambia, i nostri sguardi si incontrano e sul volto di entrambi si increspa un timido ma sincero sorriso. Non c'è alcun imbarazzo pur essendo il nostro primo appuntamento, per il prossimo ho già in mente di portarlo al cinema oppure sarebbe meglio una mostra d'arte? Il cinema è una cosa da amici, visitare una mostra d'arte sarebbe un'altra prima volta insieme e sarebbe anche un po' meno cliché.

Sei così bello Ethan, bello e dannatamente misterioso, non sei sempre stato così, ma tengo fede alla nostra conversazione, quando sarai pronto a parlarmene io sarò qui ad ascoltarti, qualunque siano le tue preoccupazioni.

Sarò in grado di renderti felice? Questa domanda mi ha assillato più di tutte le altre, ma soprattutto riuscirò a non ferirti ancora?

Pago il conto, lascio una mancia per le rose e usciamo dal ristorante, stranamente Ethan prende con sé tutte rose tranne una, una piccola rosa bianca resta sulla sua sedia, credo l'abbia fatto apposta, beh dopotutto gliene ho comprate una valanga una in più o in meno non fa differenza mi dico, nemmeno l'avevo notata. Il freddo della sera ci investe prepotente, ma guido con calma per permettere ad Ethan una presa più salda, dovendo tenere il mazzo di fiori, quindi lentamente e congelati arriviamo a casa sua. Per evitare equivoci mentre Ethan sale a farsi la doccia per primo io resto in cucina a bermi una birra e ne approfitto per cercare un vaso adatto per le rose, fortunatamente ne trovo uno più grande anche per le rose che gli ho regalato io.

Dall'altra parte del tavolo trovo il computer acceso, mi avvicino per mettere un po' di musica e noto che la pagina è aperta su un foglio word, incuriosito leggo. Questa è la sua lettera di domanda per il college? Non è proprio quello che mi sarei aspettato di leggere da lui, insomma tra i due è lui quello bravo con le parole. I passi di Ethan che scendono le scale interrompono la lettura, rimetto il computer com'era e torno verso la mia birra.

Aprendo l'acqua in doccia rischio l'ipotermia, la manovella era completamente girata sul getto freddo, bizzarro, ricalibro la temperatura dell'acqua e mi appoggio con la testa contro il muro. Ripenso alla banalità delle sue parole, hanno poca autostima, come riesce a sminuire così tanto la sua persona? Non sono affari miei ma penso di poter rimediare, giusto qualcosina, quando mi metto in testa una cosa la porto sempre a termine, sono davvero testardo, dopotutto sono del segno del capricorno. Anche se Ethan è del segno dell'ariete non ci scanniamo come invece predicono"le stelle", certo abbiamo i nostri battibecchi ma è più l'orgoglio maschile a ferirci che il palco di corna che portiamo "astrologicamente" parlando.
Mi asciugo e rivesto in bagno, adesso che stiamo uscendo sto più attento, ho deciso di non creare situazioni che possano scaldarsi facilmente, non fino a quando non saprò che anche lui è pronto ad andare oltre. Improvvisamente noto la mancanza dello specchio, magari sua mamma l'ha portato con sé nella sua nuova casa a Baltimora, dopotutto è un vero pezzo d'antiquariato. Il rapporto tra me e la signora White è sempre stato sereno, non mi sono mai permesso di contraddirla o giudicarla, non il tipo ma quest'anno è stata più assente del solito nei confronti di Ethan, il suo unico figlio.
Sperando di avere un aria decente raggiungo Ethan. È sdraiato sul letto, mi siedo accanto a lui a gambe incrociate, anche Merluzzo salta e si aggiunge a noi, acciambellandomisi in grembo, adoro questa palla di pelo.

Chiacchieriamo del più e del meno e intanto beviamo due birre e commentiamo il test di orientamento. A un certo punto la stanchezza prevale su Ethan che si addormenta in una posizione non molto comoda. Dolcemente sollevo il suo braccio, alzo il cuscino, gli rimbocco le coperte mettendolo in una posizione più propensa al sonno e colgo l'occasione per scendere silenziosamente in cucine e riaprire il computer. Mi aspetta del lavoro da fare e devo sbrigarmi nel caso si svegliasse.

"Alcuni durante le domande di applicazione al college scelgono di mettersi in mostra e lucidarsi a dovere, splendendo per abbagliare il reclutatore, ma io non appartengo a questa categoria di ragazzi e ragazze. Io non riesco a vendermi su carta, preservo la mia autenticità, non possono nemmeno affermare che quest'ultima venga colta da tutti quelli che incontro. Sono quel tipo di persona a cui si passa di fianco e non si rimarca, passo inosservato ma se ci si sofferma abbastanza riesco a catturare l'attenzione dell'interlocutore, ma ancora non è abbastanza per voi reclutatori del college. Per cogliere la mia unicità bisogna immergersi nel mare di pensieri che riempie la mia testa, nuotando verso il fondo saranno visibili, i miei valori, i miei piaceri e dispiaceri. Sono sul fondale, li preservo i miei tesori sommersi. Potrei recitarvi dei versi in francese o presentare le referenze di volontariato gentilmente redatte da una squisita signora ispanica ma vorrei che prendesse in considerazione l'idea di venire a conoscermi di persona, di mettermi alla prova, di testare le acque della mia mente, di potervi dare prova dell'autenticità dei miei tesori sommersi."

Come dice sempre mio padre: riempili di paroloni e giri di parole, crea una metafora d'effetto e alla fine dell'elaborato non sapranno ritenere se sia geniale o senza alcun senso, ma loro non hanno il tempo per rileggerla, intelligenti come credono di essere e allora li avrai sicuramente conquistati.

Sono piuttosto contento, il file era salvato nella casella delle bozze, diretto alla signorina Williams, senza troppi pensieri premio il tasto e invio il tutto, spengo il computer e salgo al piano di sopra il più silenziosamente possibile.

Spero di non aver fatto l'ennesima cazzata!



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Spazio autore: Grazie a tutti e tutte per il supporto e per tutti i consigli :)

Sono contento di condividere quest'esperienza con voi, non esitate a segnalarmi errori di battitura :P

In tanti mi avete chiesto di rivelare qualcosa di più su Alex

So here we are :)

Toglietemi una curiosità siete #teamAlex o #teamJames ?

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