Prologo

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~Anno x805, Gilda di Fairy Tail, Magnolia.~

Il team Natsu al completo, alla porta dell'imponente edificio della Gilda, era pronto a partire per una missione. C'era solo un piccolo problema...

《Papà resta qui... non voglio dover sopportare quello lì!》Esclamò una bambina bionda sui 7 anni afferrando il gilet del rosato con una mano, usando l'altra per indicare un altro bambino, un anno più grande, dai capelli corvini e senza maglietta.
《Ho un nome, testa calda!》
《Papà hai visto? È cattivo!》
Ciò scatenò una risata da parte del rosato.
Ma un'occhiataccia da parte di un'altra bionda, decisamente più grande della bambina, fece sudare freddo al mago del fuoco.
La bionda si chinò a terra ad altezza della figlia, abbracciandola a se.
《Sarà solo per una settimana.》
《È troppo una settimana...》
《Vuoi lasciare sola zia Juvia con il tuo acerrimo nemico?》le chiese staccandosi e rivolgendole un sorriso dolce, incastrando i propri occhi cioccolato in quelli verde onice della bambina. La piccola si voltò verso la maga dell'acqua che le rivolse un sorriso. Ora sembrava indecisa su cosa rispondere.

《Coraggio Luna, vedrai che papà li spazzerà via tutti in un colpo solo!》Natsu accarezzò la testolina alla sua bambina, prendendola poi di scatto in braccio con una facilità tale da far sembrare una piuma la bambina.
Lei ridacchiò, aggrappandosi al collo del padre, rimanendo attaccata lì come una cozza allo scoglio.

《Forse posso aspettarvi una settimana con cubetto di ghiaccio...》mormorò infine sconfitta, nascondendo il viso nella sciarpa fatta di scaglie.

Lui rise, sfilandosi la sciarpa regalatagli da Igneel. Luna si staccò guardando confusa il rosato che, delicatamente, avvolse la soffice stoffa attorno al collo della figlia. Era buffa, quella sciarpa le stava decisamente grande, tanto che dovette fare un paio di giri in più per non farla cadere.
《Ti prometto che tornerò a prenderla. Nel frattempo puoi custodirla te?》

~ Un mese dopo ~

《Zia Juvia...?》chiamò la bambina tirando delicatamente la manica alla donna che, seduta sul divano di casa, si teneva la testa con le mani, lasciando ricadere i capelli blu sul viso per nascondere ai due bambini la sua preoccupazione.

Non una notizia. Non un segno. Niente. Come spariti.
La maga dell'acqua con una stretta al cuore cercò di calmarsi. Con un respiro profondo rivolse un sorriso alla bambina e a suo figlio, lì accanto a lei.

Il sorriso però non bastò a mascherare il turbine di emozioni negative che giravano nella testa della maga. La pioggia che aumentava era solo la prova definitiva che qualcosa non andava.
E tutti sapevano cosa non andasse. Era preoccupata. Preoccupata per i suoi amici, preoccupata per suo marito, preoccupata per i due bambini.

《Papà... Ha detto che devo restituirgli la sciarpa... deve... deve tornare assolutamente assieme... assieme alla mamma... e anche gli altri...》mormorò, con Snow che le dava manforte annuendo e aggiungendo con un tono che fingeva distacco:《E poi papà non vorrebbe vederti piangere con ospiti in casa.》

La maga dell'acqua intenerita abbracciò di slancio i due stringendoli a se al petto《Piccolini... perdonate Juvia, non vuole farvi preoccupare. Cerchero di non buttarmi più giù. 》disse asciugandosi le lacrime.

Dopo un minuto buono si staccarono dall'abbraccio, Luna a corto di fiato non abituata agli abbracci letali di Juvia. 《Mamma propone di fare un dolce assieme, che ne dite?》propose per tirare su il morale generale, soprattutto ai bambini. I due annuirono in contemporanea facendo sorridere la maga.

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