Domen non è mai stato così preoccupato in vita sua. Le condizioni di Leanna peggiorano di ora in ora, nonostante lei sembri appellarsi a ogni scusa immaginabile per negare l'evidenza. Vani sono stati i tentativi di estorcere alla moglie la verità, sfociati spesso in liti feroci perché lui non voleva rassegnarsi a farsi intrappolare da quella ragnatela di assurde bugie.
Se solo fosse stato più presente, se solo fosse stato più attento, se ne sarebbe accorto prima!
Far le veci di Leanna, laggiù nei campi, l'ha esaurito sia nel fisico che nella mente e sono poche le serate in cui non crolla sul divano subito dopo aver cenato.
Sin dal primo giorno in cui si è presentato al posto della moglie, Milva ha notato quant'è prestante il suo fisico. Ha preteso che lavori il triplo delle donne e il doppio dei pochi altri uomini, futuri padri come lui che sostituiscono le puerpere che hanno a casa.
Maledetta, infame bastarda!
Leanna è stata fin troppo buona nel descriverla. Quella donna non è un essere umano, ma un mostro senza scrupoli. Una folle che gode nel far soffrire il prossimo! La situazione in questi mesi non ha fatto altro che peggiorare: ha tagliato ancora i salari, già ridotti all'osso, e come se non bastasse ritarda sempre di più nel concederli.
Il collasso è sempre più vicino. Chi poteva permetterselo ha abbandonato il villaggio per tentare la fortuna nei paesi vicini e chi invece non può muore di stenti. Milva la despota finirà col regnare su un cimitero e nemmeno se ne rende conto.
O forse vuole proprio che se ne vadano tutti, visto che l'esodo di massa non l'ha fatta infuriare nemmeno un po'...
Ma a Domen non importa nulla di tutto ciò. A lui interessano soltanto le sorti del figlio, anzi, dei tanti figli che Leanna partorirà a breve! Il pensiero di abbracciarli, coccolarli, di averli tutti per sé e sbatterli in faccia agli altri boriosi padri è tutto ciò che gli impedisce di cedere. Leanna, però, non sta affatto bene, sembra più morta che viva.
E se abortisse?
L'ipotesi torna a sfiorare la mente di Domen a pochi metri da casa, ma egli scrolla la testa con veemenza per cacciarla via. Non può nemmeno pensare a un'eventualità del genere. Non deve accadere per nessuna ragione al mondo!
Quel giorno è stato fortunato. Milva è stata impegnata a frustare una ragazzina di dieci anni che si era offerta per necessità di aiutare i genitori a racimolare qualche soldo in più. Piccola cerbiatta, stritolata dalle spire di un serpente. Distratta dal nuovo giocattolo, non ha nemmeno notato che lui ha lavorato a ritmi più blandi degli altri.
Questa sera ha energie da vendere e farà in modo che Leanna venga visitata dalla levatrice, anche a costo di portarla da lei a forza.
Casa, finalmente!
Domen non fa neanche in tempo a chiudersi la porta alle spalle che uno strano gocciolio lo fa trasalire. Si volta di scatto, gli occhi azzurri che sondano la penombra e trasecola alla vista di Leanna che percorre il corridoio, verso di lui. Più bianca di un lenzuolo, la vestaglia da notte che la copre è intrisa di... cos'è? Quando lo capisce, una cappa gelida gli scivola sulle spalle e minaccia di trascinarlo verso il baratro della follia.
«Miei dèi, Leanna!»
L'amata moglie si protende come a volerlo abbracciare. Spalanca la bocca, forse per parlare, ma invece delle parole a sfuggirle dalla gola è un getto rancido color rosso scuro, che insozza il pavimento e in parte le vesti.
I suoi occhi roteano all'indietro.
Le cedono le gambe.
Domen si precipita da lei e riesce nel tentativo di sorreggerla prima che possa sbattere la testa. Col corpo pervaso dai tremiti, deve fare la massima attenzione ad adagiarla sul pavimento.
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Desiderio di paternità [La morte del cuore #3]
TerrorFin dove può spingersi un padre mancato per ottenere ciò che vuole? "La morte nel cuore" è una raccolta che prevede almeno cinque racconti, slegati tra loro se non per alcune tematiche e caratteristiche che hanno in comune. *************************...