Capitolo 2: Ricordi

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L'orologio segnava il solito orario; 3.00 di notte.

Non era una novità che quel bambino di poco più di 8 anni si svegliasse a quell'ora della notte.

Il suo Nome era Luca Bendrelli, era il primo Figlio di Michela Cunni e Francesco Bendrelli proprietari dell'unico cinema in paese, che dava visione anche alle persone dei paesi vicini.

Luca era un appassionato di film soprattutto quelli dell'orrore, rimaneva affascinato a come gli attori prendevano forma di vampiri, zombie o mostri di vario genere, era affascinato a tutto quel mondo, ma non denigrava neanche i vecchi classici, come via col vento o jumanji.

Erano le 3.02, è il piccolo luca stava ancora osservando il soffitto, in cerca di un qualcosa che neanche lui sapeva di preciso.

Nel letto a adiacente al suo c'era un piccolo mucchio di capelli color paglia che russava e si agitava lentamente.

Era Martina, la seconda Figlia dei coniugi Bendrelli. Aveva un anno in meno di Luca , ma era molto più socievole con la gente. Lei amava giocare al parco con gli altri bambini mentre suo fratello stava chiuso al cinema a vedere uno dei suoi stupidi film come li chiamava lei o stavo col muso sui libri che parlavano di fantasmi.

Ore 3.04

Luca era ancora lì a osservare il soffitto privo di luce, ma questa volta era diverso.

Nell'oscurità , luca stava osservando qualcosa, ma non riusciva a capire bene cosa fosse, sembravano due puntini di un rosso molto accesso, ma allo stesso tempo non era una di quelle luce accecante.

"Martina" disse a bassa voce

"Martina , svegliati"

Ore 3.05

La stanza da prima un covo caldo e sicuro ora stava diventando sempre più freddo.

"UFFA" Sbuffò il piccolo perché a sorella non si svegliava

"Marti...." Non fece in tempo a ripetere il nome della sorella, che vide piano piano quei due puntini rossi scendere lentamente dal soffitto, avvicinandosi sempre di più.

Il bambino era come catturato da quei due puntini di luce che piano piano diventavano sempre più grandi.

Ore 3.06

I due punti stavano diventando sempre più grandi, e ora Luca si era accordo che quei due puntini avevano anche una sorta di sagoma. Riusciva a scorgere quella che sembrava la sagoma di una testa, ma con due grossi arti ai lati, come se fossero state due corna.

I puntini si avvicinarono sempre di più seguiti dalla sagoma.

Fu allora che si rese conto di cosa fossero.

Quei due puntini di un rosso accesso che all'inizio sembrava innocue luci, si rivelarono due grossi occhi che stavano osservando il bambino, cercando di leggergli l'anima e di rubargli la giovinezza.

La sagoma prese del tutto forma, scoprendo dai lati due grosse braccia di un rosso pallido, ricoperte da alcune chiazze di peli neri, che rilasciavano un odore di bruciato. Le braccia andarono a completarsi ognuno con due grosse mani provviste di artigli, ognuna lunga dai 5 ai 6 cm. Aprì gli arti come come se volesse prendere il bambino in un grosso abbraccio.

Luca era lì fermò immobile nel letto. Stava cercando di urlare urlare a pieni polmoni ma non riusciva, era come se qualcuno avesse un piede sul suo piccolo torace, bloccandogli la voce e il respiro.

Le lacrime cominciarono a scendere sul piccolo viso, e la paura diventava sempre più forte mentre la creatura stava chiudendo le braccia intorno al letto del bambino.

Gli artigli si conficcarono nel legno che componeva la strutta del legno, scavando al suo interno, riproducendo un rumore stridulo.

Una delle grosse mani si staccò da legno , si infilò sotto le coperte , stava salendo sempre di più fino a trovare il petto del bambino.

Fu allora che non sapendo neanche come il piccolo bambino riuscì a trovare un ultimo sospiro per urlare.

Ma forse era troppo tardi . 

Cerillae : Il diario delle animeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora