Bored day

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Ecco come stava andando la serata, con un sorrisino annoiato sul volto e una matita che rigirava tra le sue grosse mani callose.

Si trovava seduto alla scrivania con assolutamente nulla da fare, se non girarsi i pollici e aspettare che qualcosa di emozionante accadesse da un momento all'altro in quella città momentaneamente spenta, dato l'orario inoltrato.

Si girò e vide il suo amico Yugyeom che giocava al solitario sul suo computer,
che cosa emozionante...

Purtroppo o per fortuna, Jungkook faceva parte della squadra d'assalto, e questo lo portava a lavorare poco... ma non era un grande problema, lo pagavano lo stesso, quindi stava bene.

"Tutto questo non ha senso" borbottò innervosito, attirando poi l'attenzione dell'altro agente su di sé "cosa intendi" rispose appunto l'altro puntando lo sguardo sul ragazzo annoiato.

"Nel senso, credo che non sia normale farci venire in centrale per niente, dovrebbero chiamarci in caso di emergenz-" venne interrotto dall'allarme che avvisò la squadra d'assalto di correre a prepararsi.

"si cazzo!" si alzò felice e si sistemò l'uniforme, per poi girarsi verso l'amico "Yugy, la lettera" e a quel punto il ragazzo cominciò a leggere la lettera di emergenza sul computer

"Kim Taehyung, 23 anni, figlio del più grande possessore di casinò della Corea del Sud, Kim Hyonsu... È stato rapito verso le 02:36 di questa notte, hanno sentito un vetro rompersi dalla camera del figlio, in seguito dei passi pesanti insieme a delle grida soffocate provenienti sempre dalla camera in questione verso quell'ora, dice che non appena si precipitarono nella stanza il ragazzo non era più lì"

Spiegò l'agente al computer assottigliando gli occhi per leggere meglio, a quel punto Jungkook sussultò "Dio, cosa non fa la gente per soldi"

cominciò a camminare velocemente verso la sala della sua squadra, ed essendo il capitano, iniziò a dettare ordini all'intera banda in allerta per l' allarme suonato pochi minuti prima.

"Ascoltatemi, c'è un rapimento in corso, dobbiamo capire cos'è successo, e alla svelta, ispezionare la stanza del ragazzo che è stato preso e cercare ogni traccia, qualsiasi essa sia potrà risultare più che rilevante, per il momento non abbiamo nulla, nessun messaggio o altro, ma essendo sicuramente un ricattatore qualcosa alla famiglia arriverà, non aggiungo altro, sono stato chiaro?!"

Si fa sentire con un tono alquanto autoritario alchè la banda grida in contemporanea "Signorsì!"

Appena tutti furono pronti con tuta e pistola nella fondina, presero il furgone nero della squadra affidato dalla stazione dell'FBI e in tutta fretta presero a dirigersi verso la grossa villa dei Kim.

Appena arrivarono trovarono i membri della famiglia Kim fuori ad aspettare il loro arrivo con impazienza, Jungkook si affrettò a scendere e con la squadra si avviò velocemente verso i componenti della famiglia.

"Signori Kim, mi chiamo Jeon Jungkook, sono il comandante della squadra d'assalto dell'FBI" appena detto ciò si inchinò cordialmente davanti ai signori e un attimo dopo tutti gli altri ragazzi della squadra fecero lo stesso seguendo il capitano in tutto e per tutto.

I signori Kim si inchinarono a loro volta e il capofamiglia prese subito parola "Grazie per essere venuti così velocemente, è stato tutto così improvviso che non siamo riusciti a reagire in tempo" disse con un velo di preoccupazione negli occhi, ma allo stesso modo usò voce seria per mantenere quell'aria fredda che era solito mostrare.

"Faremo tutto ciò che è in nostro potere e che ci sarà possibile per ritrovare vostro figlio, ma prima dobbiamo assolutamente capire meglio cosa è successo, potremmo parlare all'interno così da comprendere al meglio la situazione?" disse allora lui cordialmente e la signora Kim a quel punto guidò tutti all'interno dell'enorme villa fino a portare la squadra nell'immenso salone della dimora scintillante.

𝐒𝐀𝐕𝐄 𝐌𝐄  /Kooktae/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora