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JUNGKOOK POV'S

Non appena sentimmo quella vocina così delicata e spaventata parlare, io e il signor Kim ci girammo verso al ragazzo ancora steso per metà sulla barella, lo guardai confuso e lui abbassò lo sguardo imbarazzato.
"I-io voglio c-che lui r-rimanga c-con... me.."
Sentire quelle parole sussurrate, da un ragazzino così indifeso ed impaurito, mi intenerirono moltissimo, un sorriso comparve sul mio viso e mi avvicinai di più alla barella "allora non ti lascerò solo" dissi queste parole con sicurezza ma lasciando che il sorriso intenerito di prima continui a regnare sulle mie labbra, tanto che anche lui sforza di fare un sorrisino... fallendo miseramente, ma almeno ci ha provato,
Mi giro nuovamente verso il signor Kim che ci guarda entrambi "Signore, lei vada dalla sua famiglia, io accompagnerò suo figlio in ospedale, sarà al sicuro, le do la mia parola"
Lui annuì leggermente vedendo la mia espressione seria "d'accordo, vi raggiungeremo all'ospedale" detto questo egli si avvicinò a lasciare un bacio sulla  fronte al ragazzo che da questo gesto chiuse gli occhi rilassando i muscoli, miincantai nuovamente a fissarlo, era talmente piccolo e indifeso con chiunque, il suo atteggiamento mi attira tantissimo, mi fa venir voglia di strapazzato tra le mie braccia, ma appena mi accorgo di quel che sto pensando, distolgono lo sguardo e prendo a fissare un punto per terra, diventata improvvisamente così interessante.
Dopo poco il signor Kim se ne andò, mi giro improvvisamente verso il ragazzo che sussulta silenziosamente e chiamo dei medici "Possiamo andare!" Subito i paramedici lo caricano sull'ambulanza e il secondo dopo non perdo tempo a salire anch'io, subito dopo il mezzo medico sfreccia tra le strade della periferia fuori Seoul che in questo momento non mi è possibile riconoscere, noto il ragazzino giocare nervosamente con un braccialetto che porta al polso sinistro, lo guardo e ci noto un'incisione sopra ad esso, *MonAmour* perché in francese? E poi... chi gliel'ha dato? Ora sono curioso
"Bel braccialetto" chiedo subito guardandolo in faccia, noto come abbassa maggiormente il viso imbarazzato e completamente rosso "O-oh be'... g-grazie"
Sorrido alla sua reazione timida e continui a parare dopo poco "chi te l'ha dato? Sembra importante" lui alza lentamente il viso verso il mio e fissa le sue iridi chiare nelle mie "e-ecco... i-il- il mio f-fidanzato"
Se possibile arrossisce ancora di più, allora è fidanzato, be' effettivamente è troppo carino per non essere fidanzato, anche se avrei preferito che non lo fosse "oh, be' è un gesto romantico, no?"  Sorrido debolmente, questo ragazzo mi fa uscire di testa, non ho mai incontrato con la sua innocenza, poi continuo "e come mai la dedica è in francese?" Mi permetto di chiedere, probabilmente sono un po invadente, ma tanto che io lo sia oppure no, arrossisce lo stesso "E-ecco... lui t-trova il f-francese molto... r-romantico..."  sembra quasi stranito dai pensieri del suo ragazzo, ed effettivamente c'ha ragione, ma vabbè
"Ah, capito" per i seguenti minuti rimanemmo in silenzio senza mai posare lo sguardo l'uno sull'altro, poi però riprendo a fare domande "scusa se te lo chiedo, ma perché hai voluto me qui e non tuo padre?" Chiedo gentilmente, ma sempre più confuso, il piccolo alza la testa verso di me e mi scruta attentamente, per poi cominciare a balbettare una risposta da darmi. "Be', q-quando mi hai s-salvato... prendendomi in b-braccio... ho p-percepito un s-senso di... p-protezione" si morde leggermente il labbro inferiore facendomi mandare in pappa il cervello per un attimo, ma mi riprendo subito, "ah, ho capito... be' mi fa piacere che provi questo, quando sono con te" gli sorrido di più di prima,e a quel punto mi sorride anche lui, ma dio, quel sorriso mi ha ucciso, è  un sorriso... quadrato, particolare, ma è così bello, c'è qualche difetto in questo ragazzo??
Mi si mozza il fiato nel vedere quelle labbra incurvate in un quadratino, e subito dopo lui abbassa la testa, torniamo a stare in silenzio e finalmente dopo dieci minuti arriviamo, i paramedici lo fanno scendere sempre sulla barella e io a quel punto lo seguo, ma dopo poco mi accorgo che stanno spingendo la barella in una sala isolata, capisco che dovrò lasciarlo, ma non voglio, lui ha fiducia in me e si sente protetto quando sta al mio fianco, non lo posso lasciare così, mentre ancora la barella è in movimento anche lui se ne accorge, infatti si agita un po, comincia a piangere leggermente e allungare la mano verso di me, io gliela afferro subito e la stringo non troppo forte, è così delicato anche nel stringermi la mano, sembra proprio fatto di cera, lo tranquillizzo subito dicendogli che andrà tutto bene, e che una volta tutto finito mi ritroverà, lui all'inizio non sembra convinto così con uno strattone fermo la barella con la mano libera, facendo subito fermare gli infermieri che spingevano questo lettino su ruote, lui alza di poco il busto e io mi avvicino con il viso a lui
"Ascoltami, andrà tutto bene, devono solamente curare le tue ferite, non ti accadrà più niente ora che sei con me, d'accordo? Appena ti risveglierai dell'anestesia, io ci sarò, d'accordo?"
Provo a infondergli coraggio attraverso lo sguardo, e dopo poco sembra rilassarsi, abbassa di poco la testa e annuisce leggermente, così gli lascio un'ultima stretta di mano per poi lasciargliela, i medici riprendono subito a spingere la barella e noto che il ragazzino si è girato a guardarmi mentre se ne andava sempre più via da me, quel calore che la sua mano emaneva, mi manca già, ora la mia mano sembra così fredda, scacciò questi pensieri appena lo portano dentro una stanza, scomparendo dal mio raggio visivo.
Decido di incamminarmi verso la sala d'aspetto vicino l'ingresso, a breve arriveranno i suoi genitori, mi siedo su una sedia libera sospirando, e comincia a pensare a quel ragazzino...
È così bisognoso di attenzioni, così impaurito dal mondo, ora potrebbe essere per via del rapimento, ma in ciò che ho visto ho sicuramente intravisto la sua personalità innocente... e poi si è subito affezionato a me, in fondo ho solo fatto il mio lavoro e continuo a farlo, lui ha bisogno di appoggio ora che è psicologicamente giù, e io sono disposto a dargliene fin quanto ne vuole, non so se con qualcun altro lo avrei fatto, ma c'è questa sensazione in me, che mi spinge ad aiutarlo adesso più che mai, mi sprona a proteggerlo, quasi vorrei metterlo sotto ad una campana di vetro, lontano da tutto il male del mondo... quanto vorrei che fosse possibile...
Mentre continuo a perdermi tra i miei pensieri noto un ragazzo più o meno dell'età del ragazzino, se non di uno o due anni in più.
"Mi scusi, lei è l'agente che ha portato qui il mio taehyung?" Il 𝙨𝙪𝙤 taehyung? Il ragazzino? "Scusami, tu chi sei?" Chiedo con sguardo accigliato "Park Bogum, piacere, sono io fidanzato di taehyung" allunga la mano verso la mia, tutto torna, mi alzo e gli stringo leggermente la mano.
Questo tizio non mi piace.

𝐒𝐀𝐕𝐄 𝐌𝐄  /Kooktae/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora