𝐈'𝐦 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐧𝐚𝐧𝐭 𝐨𝐟 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫!¡ 𝐎𝐧𝐞𝐬𝐡𝐨𝐨𝐭||𝐊𝐨𝐨𝐤𝐕

Do you want a date¿

Era il grande giorno, i due coinquilini avrebbero scoperto il sesso del cucciolo di Taehyung.

Dopo l'episodio del centro commerciale i rapporti si erano fatti un po' più complicati, Tae cercava di fare tutto da solo senza chiedere aiuto all'altro e Jungkook stava spesso fuori casa per studiare in biblioteca, quella situazione li aveva in un certo senso destabilizzati in termini di emozioni.

La loro mente diceva che era tutto sbagliato che non potevano avere niente che andasse oltre l'amicizia ma lo stomaco e il cuore dicevano il contrario, quando per sbaglio si sfioravano, quando i loro occhi si scontravano o anche semplicemente quando intraprendevano una conversazione si sentivano strani e del tutto completi.

Si erano incontrati davanti allo studio del ginecologo, dato che l'Alpha aveva appena finito lezione in università si trovava a poca distanza dallo studio medico.
"Sei pronto?" Il ginecologo era sempre stato gentile con Taehyung e fin dalla prima visita lo aveva cercato di far sentire a proprio agio.

"Non sto più nella pelle!" Tae non vedeva l'ora di scoprire il sesso del suo piccolo cucciolo e anche Kook era emozionato, dopo tutto era lo zio di quel piccolo bambino/a.

"Perfetto allora procediamo..." il maggiore strizzò gli occhi al contatto con il gel freddo sulla sua pancia quasi al quinto mese.
"...allora i parametri vitali sono apposto, piedini e manine sono quasi del tutto formate e oh oh oh! Ma che bella sorpresa!" Il dottore sorrise alla vista sullo schermo.
"Qualcosa non va dottore?" Il tono allarmato di Jungkook fece agitare Taehyung sul lettino.

"No no! Anzi al contrario, Taehyung tu stai aspettando una bambina." A sentire quelle parole l'azzurro scoppiò a piangere, in modo automatico afferrò la mano dell'alpha anche lui commosso a quella notizia.
"Sono così contento!" Singhiozzò l'omega, il dottore gli fece i complimenti stampò l'ecografia che porse subito all'altro e poi gli diede le solite raccomandazioni del caso.

"Mi raccomando, i rapporti sessuali non devono essere troppo spinti perché potresti fare male alla bimba." Tae rimase scioccato a quella affermazione, non aveva un partner con cui consumare, con chi avrebbe potuto?
Come se il ginecologo avesse compreso la tacita domanda riprese a parlare "Ovviamente mi riferisco a voi due, arrivederci ragazzi!" Detto ciò fece segno ai due ragazzi di uscire dall'ufficio.

Non avevano spiccicato parola fino a quando non uscirono dalla clinica e prese parola il corvino.
"Ehm quindi è una bambina..." si schiarì la voce puntando gli occhi su Tae ancora imbambolato sul marciapiede.

"Già..." sorrise lievemente, dopo qualche secondo decise anche lui di puntare lo sguardo in quello dell'Alpha.
"Tae senti...ti va di uscire sta sera?" L'altro quasi non rimase scioccato da quella proposta, ma si ricompose quasi subito "È un uscita tra coinquilini o un appuntamento?" Un ghigno si formò sulle sue labbra a forma di cuore.

"Pensavo alla seconda ma se non ti va possiamo rimanere a casa e ordinare d'asporto." Si grattò il capo, era tremendamente agitato ad un possibile rifiuto.
"E se ti dicessi che sta sera ho proprio voglia di un appuntamento?" "Mi renderesti una persona felice, su andiamo a casa a prepararci." Gli lasciò un bacio sulla guancia e una carezza sulla pancia.

Gesto che fece rabbrividire l'omega e quasi non svenne lì sul marciapiede dalle troppe emozioni che aveva provato con un solo contatto.

Aveva indossato dei pantaloni bianchi di seta che stavano morbidi sulla vita, una casacca color pesca con maniche a sbuffo e dei deliziosi sandali marroncini con la punta lunga, i capelli li aveva mossi e aveva indossato un paio di orecchini pendenti.

Accarezzò il pancione e si guardò un ultima volta allo specchio, quasi non si emozionò al pensiero di lui e Jungkook ad un vero appuntamento.

"Tae sei stupendo." Affermò Jungkook, osservando la silhouette minuta dell'amico.
"Grazie Kook, anche tu stai bene." Anche il corvino si era messo in tiro, aveva indossato una camicia bianca coperta da un completo blu notte, indossava diversi tipi di orecchini e spruzzato un po' di Colonia.