Capitolo 1 L'inzio di tutto

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La mia è una storia diversa dalle altre

Senza che voi lo sappiate. ho vissuto un'esperienza che non auguro a nessuno, neanche la più atroce delle persone dovrebbe sperimentare con mano ciò che ho dovuto sopportare io.

Ah giusto... non mi sono presentato.

Mi chiamo Aslan, sono un normale ragazzo tutt'oggi, ma ho una storia da raccontare, una storia che parla della mia maledizione, della mia sventura e della mia rovina, o perlomeno così pensavo che fosse...

Tutto iniziò quando avevo soltanto 10 anni... all'epoca andavo ogni anno a villeggiare in un piccolo villaggio vacanze chiamato Starlore Resort, quello era il secondo anno che ci andavo e sebbene fossi molto piccolo, dato il bassissimo tasso di criminalitá della zona, i miei genitori mi davano carta bianca per le passeggiate di sera...

Erano all'incirca le 18.20 quando andai al parchetto che si trovava a destra della strada che percorreva il pullman che portava i turisti sulla spiaggia ogni mattina, lì, in quel parco era presente un capanno a forma di treno dove il mini club svolgeva tutte le attività ludiche pomeridiane assieme ai bambini, comunemente chiamato da tutti "Trenino del Mini club".

C'era un'apertura sul retro del trenino, ed io da lì entravo ogni sera, mi sedevo e facevo finta do essere un capotreno che viaggiava nel tempo e nello spazio tra vari mondi, come quelli Pixar o Disney e mi divertivo un mondo ogni sera, ma quella sera...fu tutto diverso.

Mi avvicinai al trenino andando verso il retro, dove era presente l'apertura, e quando entrai la vidi, quella... COSA.

Sembrava un essere semi-gassoso di colore violastro scuro, nel quale si distinguevano alla perfezione soltanto due cose...

1) La bocca, con delle fauci mostruose ed un'espressione furiosa e tormentata, che si trasformò in un ghigno appena mi vide

2) Gli occhi... quei maledettissimi OCCHI... non lasceranno mai la mia mente, MAI!

Erano di un giallo così profondo e le pupille erano di un viola così scuro che solo a guardarle sentivo di potermici perdere!

Quell'affare mi fissava dritto dritto negli occhi, ma io ero diverso, lo ero sempre stato, infatti quella creatura non mi spaventava, mi affascinava.

Così decisi di avvicinarmi.

In quel momento provai un'ondata così vasta di emozioni che solo a pensarci ritengo impossibile un tale miscuglio di così diversi sentimenti.

Più precisamente provavo: stupore, meraviglia, timore, ma soprattutto curiositá

I miei genitori mi hanno sempre detto che la mia curiosità mi avrebbe condannato prima o poi, e quel momento era arrivato... tanto che quella creatura mi saltò addosso strappandomi la mascella.

Mai avevo provato un dolore così atroce, era intenso, acuto, tutto si sfumò velocemente, iniziai a vedere sfocato, e man mano, tutto si spense.

Non ricordo nulla di quella sera, so solo che mi svegliai la mattina dopo credendo che fosse stato tutto un incubo, finché non andai in cucina nella quale trovai la porta di casa totalmente sradicata dal suolo e mia madre infuriata che mi chiese: 《MI SPIEGHI IERI COME DIAVOLO HAI FATTO A SFONDARE LA PORTA RIENTRANDO A CASA?!?!? E PERCHÉ ERI COSÌ INFURIATO?!? BASTA TU OGGI SEI IN PUNIZIONE E NON ESCI!!

Che avevo fatto? Come era possibile che io, bambino di 10 anni, avessi sfondato una porta semplicemente sbattendola mentre la chiudevo?

Tutte queste domande, avrebbero ricevuto risposta il prima possibile...

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