15 Aprile 1937

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Trascorsi una giornata tranquilla, siccome ero in punizione, passai il mio tempo a leggere su internet libri di mitologia, demonologia e racconti horror basati su storie vere.
Cercai il suo nome, Diabolrack... Diabolrack... ma non trovai nulla, non c'era traccia di una creatura con questo nome, era inutile continuare a cercare.

Cercai di ricordare bene tutti i suoi dettagli, così lo disegnai così come me lo ricordavo, in ogni minimo dettaglio, nella speranza di trovare corrispondenze in qualche dipinto antico o qualcosa del genere.

Si fece sera, i miei genitori dormivano, mi alzai ed indossai le prime cose che trovai, quando tutto d'un tratto sentii dei passi, ma non erano i miei genitori, erano troppo leggeri per essere i loro, una goccia di sudore scese sulla mia fronte mentre pensavo a chi potesse essere, paura, paranoia, ansia, "che sia forse il demone?" pensavo. "No, i passi sono troppo leggeri per quel bestione, allora forse è in forma gassosa come nel trenino? No, non sentirei i suoi passi se lo fosse, al massimo sentirei la puzza" il suo tanfo lo avrei riconosciuto fra mille "forse una piccola creatura generata da lui per venirmi a prendere o uccidermi, un mostriciattollo diabolico..." ma ad un certo punto mi dissi che continuando a farmi paranoie non sarei arrivato da nessuna parte e non avrei mai scoperto l'identità della persona alle mie spalle, allora mi girai.

Una volta girato vidi quella figura, ed ho subito pensato che sarebbe stato meglio trovarsi davanti un piccolo servo di Diabolrack o proprio lui in persona, lì in piedi c'era il mio fratello più piccolo, di appena sei anni.

«Che stai facendo?» mi chiese: 《Shhhh! Non parlare! Senti, se non dici niente a nessuno ti prometto che domani ti faccio bere tuuuutto il latte di mandorla che ho messo da parte ok?》

Mio fratello non battè ciglio ed accettò immediatamente l'offerta, conoscevo i suoi punti deboli. Allora lui tornò a dormire sereno, mentre io iniziai a programmare la mia "Fuga".

Ora veniva la parte più difficile, rubare le chiavi dalla tasca di mio padre, che preso dalla stanchezza, si era addormentato vestito, fortunatamente indossava una tuta e non un jeans, quindi prestando molta attenzione ai miei movimenti, riuscii a prendergliele.

Una volta prese, aprii lentamente la porta e uscii, ma siccome gli imprevisti non giungono mai da soli, il caso volle che proprio quella notte diluviasse. Ma questo non mi scoraggió, mi incamminai senza la minima idea di dove andare, ma una cosa era certa, non potevo inzupparmi così tanto, poiché avrei bagnato tutto tornando a casa, facendo scoprire tutto ai miei genitori, allora andai nella zona dove erano presenti dei tavolini da ping pong, affianco a cui c'era lo spogliatoio degli animatori per gli spettacoli in anfiteatro. Riuscii a scassinare la serratura e ad entrare, procurandomi così un impermeabile.

Fatto questo, continuai a camminare cercando di capire cosa fare, finché non mi venne un'idea.

Ricordavo la mattina, quando toccai il pavimento e mi furono mostrate molte cose, poi ricordai le parole di Diabolrack riguardo il suddetto "trucchetto", decisi allora di riprovarci, posai la mia mano sul suolo, mi concentrai e chiusi gli occhi

Tutto si fece di nuovo grigio, non c'era movimento, quindi non vedevo persone, ma in compenso ero in grado di vedere una scia di fumo bianco, si trovava raso terra, era come se mi tracciasse la strada giusta, così decisi di seguirla.

Dopo essere passato prima per il bar, poi per la piazza e per la piscina, mi ritrovai nel campo in cui si faceva tiro con l'arco,  che a differenza degli altri era totalmente di erba naturale, allora notai che il fumo finiva in un preciso punto, sotto il terreno.
E proprio mentre stavo cercando un escamotage per riuscire a scavare, pensando intensamente, notai crescere le mie unghie, si facevano rossicce, a forma di falce, orrendamente simili a quelle di Diabolrack, ma più corte e meno robuste.
Guardai per terra, riflettei un attimo e mi misi a scavare a mani nude, faceva male, molto male, ma avevo bisogno di sapere la verità, nulla mi avrebbe fermato.
Dopo diversi minuti di dolore intenso, continuando impetuosamente a spostare terriccio bagnato misto a fango e sangue delle mie mani, piangendo lo forzai colpendolo con una forza che non sapevo di avere, ed una volta aperto vidi al suo interno un diario, lo afferrai e corsi al riparo dalla pioggia.
Arrivato nel trenino del miniclub dove incontrai Diabolrack per la prima volta, decisi di aprirlo
Data: 27 Dicembre 1936
Sono il dottor Sam Atan e sto lavorando ad un esperimento per la creazione dell'essere supremo, io ed il mio team abbiamo deciso di tenere tutti i nostri progressi annotati in questo diario.
Data: 5 Gennaio 1937
Sono 35 anni che questo esperimento sta procedendo arbitrariamente, e finalmente abbiamo trovato il modo di dare vita al Diabolrack pervenuto durante gli scavi di Cuma, il suo corpo sarà costituito di una lega di titanio sottile che lo renderà praticamente indistruttibile, i suoi artigli saranno composti di un materiale che unisce diamante ed oliarco rosso, e per renderlo invulnerabile, abbiamo inserito cellule staminali pluripotenti in tutto il suo organismo, così facendo sia la sua mente che il suo corpo non potranno essere soggette ad invecchiamento.
Data: 22 febbraio 1937
Il nucleo è completo, non ci resta altro che dare vita alla creatura, non posso crederci, sta accadendo davvero...
Data: 24 Febbraio 1937
È VIVA, È DAVVERO VIVA, la creatura esiste!! E tutti che mi davano del pazzo per averci creduto! Ma adesso si prostreranno davanti a me! Mai più dovrò sopportare tali umiliazioni! MAI PIÙ!!
Data: 14 Marzo 1937
La creatura sta venendo ammaestrata e le stiamo insegnando le prime a gestire il suo potere oltre che ad istruirlo su tutta la cultura mondiale possibile, sta mostrando notevoli capacità di apprendimento, memoria fotografica ed una capacità di pensiero estremamente sviluppata, con forte senso di innovazione, una mente perfetta, la perfezione.
Data: 20 Marzo 1937
Diabolrack sta assumendo gran controllo dei suoi poteri, ed ha manifestato delle capacità straordinarie.
È in grado di sollevare un carico di ben 20 tonnellate, possiede una velocità in grado di rompere la barriera del suono ed un'elevazione nel salto di quasi 50 metri, nessun essere umano o macchinario è mai stato in grado di compiere tali azioni, questo essere marca un grande traguardo bellico per l'umanità, per il mondo.
Data: 2 Aprile 1937
La creatura... no... il mostro, ha iniziato a sviluppare poteri psichici, è ora in grado di controllare la mente delle persone, leggerne il pensiero, intrufolarsi nei loro sogni. Durante un esperimento ha condotto uno dei miei uomini a tagliarsi la gola con un frammento di vetro rotto, ciò ha spaventato la maggior parte degli scienziati presenti nel reparto, con conseguenti dimissioni il giorno seguente. Siamo rimasti in 8 a lavorare su questo progetto, e non ci tireremo indietro, sta continuando a progredire e ad evolversi con velocità mai vista, siamo solo all'inizio, ma i possibili risultati iniziano a spaventarmi.
Data: 15 Aprile 1937
Non sono più in grado di controllarlo... Diabolrack agisce di sua spontanea volontà e si rifiutano di obbedire ad ogni mio ordine.
Sono l'unico che ha lasciato in vita in tutto il laboratorio... cosa ho fatto...? Siamo tutti condannati, che Dio abbia pietà di me, di noi... di voi.
Data: 16 Aprile 1937
Colui risiede nella dimora dell'ardente, discenderà sul mondo mortale per portare rovina a chi tempo immemore gli voltò le spalle.

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