Capitolo quattro

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- Purtroppo si: il vostro futuro marito è mio fratello, Thaddeus –

Clarisse entrò come un tornado nella sala del trono, disposta a tutto per parlare con il padre; il ragazzo la seguiva a fatica.

-Con chi mi dovrei sposare scusa? – tuonò la principessa.

Il padre era seduto dietro al tavolo delle mappe: li si decidevano le guerre e si chiudevano gli accordi con le altre nazioni.

Era seduto pensieroso, mentre ascoltava un altro uomo parlare e passargli un contratto. Su una sedia era adagiato disordinatamente un altro giovane che giocava con la punta di un coltello.

Quando Clarisse entrò, si girarono tutti verso lei. Il giovane aveva una cicatrice sulla guancia destra ed entrambi i padri avevano i capelli bianchi per lo stress di governare una nazione.

-Tesoro, lui è il tuo futuro sposo - disse il padre di Clarisse – Tha... -

- So perfettamente come si chiama, padre -

A quelle parole il giovane si alzò e si incamminò verso Clarisse; gli occhi erano scuri e avidi e sembrava l'opposto del fratello, bello e regale.

Quando le fu davanti le prese il mento, la guardò e la lasciò, girandosi verso il padre.

-É lei? – domandò stancamente, ma gli occhi emanavano tutt'altra cosa. Erano gli occhi di un predatore che non vede l'ora di capire cosa fare alla sua preda. Ma Clarisse non era una preda, al contrario; e lui se ne accorse troppo tardi.

-Si figliolo, solo il meglio per te – disse il padre con un sospiro.

Thaddeus si rivolse verso Clarisse, la quale stava guardando in cagnesco lui e i padri – Sei solo un'inutile cortigiana, non vali niente; vedrai, ci divertiremo insieme – le bisbigliò all'orecchio mentre metteva la mano sul fianco di lei. Ma lei si spostò velocemente; se si sarebbe sposata, non sarebbe stato con lui, neanche tra un milione di anni e neanche per tutto l'oro del mondo.

Si precipitò nelle sue stanze, chiudendo la porta in faccia a Sebastian, che aveva sperato di poterci parlare così tanto dopo il rifiuto del fratello.

-Clarisse, apri, ti prego – disse con la voce che si incrinava. Sebastian era ignaro che Clarisse era accovacciata dall'altra parte delle porte con una mano su di esse; egli mise la mano nello stesso punto. Non conosceva bene la principessa ma di una cosa era certo: lei gli aveva rubato il cuore e lui non si sarebbe arreso tanto facilmente. Ma quello che non sapeva, era che anche lui aveva rubato il cuore alla principessa promessa sposa a suo fratello.

Clarisse si buttò sul letto e i suoi lupi la imitarono e andarono a consolarla. Poco tempo dopo arrivò Isabel, con occhi sognanti e il rossetto un po' sbavato; si appoggiò alla porta della camera – Che magnifica serata disse – poi notò Clarisse – Clary tutto bene? –

Clary. Si faceva chiamare così solo da Isabel e da suo fratello. E Isabel si faceva chiamare Bell solo dai due fratelli.

-Che hai fatto al rossetto, Bell? – disse Clarisse, asciugandosi le lacrime e ricomponendosi come meglio poteva.

- Tuo fratello – disse lei – è un dio, e anche un ottimo baciatore... sai che-

- Isabel! –

- Scusa, scusa – disse per poi leccarsi la parte superiore del labbro – Domani, alle 4, alla serra delle rose – farfugliò.

Non potei trattenete un sorriso: ero felice per loro, erano sempre stati una bella coppia.

-Ora mi dici che hai, Clary? Perché stavi piangendo? –

- Niente, solo... ah non fa niente – disse con un sospiro.

- Allora principessina bella – oh oh, in arrivo una ramanzina alla Bell – tu ora mi dici che cos'hai perché sono la tua migliore amica e... -

- Lo so, lo so. E va bene, allora - Isabel si sedette da parte all'amica, pronta alla storia appassionante: Clarisse sapeva raccontarle davvero bene se voleva – sai il ragazzo che mi ha chiesto di ballare? –

E Clarisse le raccontò tutta la storia, per filo e per segno, senza tralasciare nessun particolare: raccontò il flirt con il principe, le emozioni che aveva provato per come la guardava quando il fratello le si era avvicinato e, si, anche la propria rabbia nei confronti del futuro sposo.

Raccontò di come si fosse sentita indignata quando Thaddeus le aveva preso il mento e l'aveva toccata e di come sognava, al contrario, che fosse stato Sebastian a sfiorarla o a prenderle la mano.

-Come scusa? Cosa ha osato farti quell'essere spregevole? – Bell aveva gli occhi che ribollivano di rabbia. Si alzò e si mise a camminare avanti e indietro– quel cane, quel mascalzone... lo farò torturare, lo farò soffrire più di quanto stai soffrendo tu ora; gli darò una morte lenta e dolorosa –

- Bell sai che non puoi – dissi facendola risedere.

- Quel principino inglese da quattro soldi – disse sbuffando.

- É successa un'altra cosa – a Clary si incrinò la voce.

- Che ti ha fatto quel miserabile biondo ossigenato da strapazzo? – disse prendendo le mani dell'amica.

- Mi ha chiamato inutile cortigiana – una lacrima ribelle le scese lungo la guancia.

- Che cosa ha fatto? Disonorevole figlio illegittimo – quasi urlò – si vede che non ha cervello, ma tra poco non avrà neanche più qualcos'altro: le palle.

- Bell, vieni a sederti – Clary trascinò letteralmente Bell sul letto – Sto già pensando a come fare –

- Non ti lascerò sposare con quel coso – barbottò.

- Lo so, infatti non intendo sposarmi con lui – disse prendendole una mano. Le spiegò il piano che stava progettando; poi la guardò – ma ho bisogno del tuo aiuto. Devi fare tutto ciò che ti dico; per Alex non devi preoccuparti, gli parlerò domattina. Devo solo sapere se tu ci stai –

- Tesoro mio bello, sei la mia migliore amica, come potrei non starci? – disse abbracciandola – ma se quel bastardo ti tocca giuro che è un uomo morto, va bene? –

- Si va bene – disse Clary ricambiando l'abbraccio.

Isabel si alzò per andare nelle sue stanze, da parte a quelle di Clarisse.

-Bell... potresti stare qui per stanotte? Ho bisogno di parlare e ho bisogno della mia migliore amica-

Isabel si riavvicinò al letto – che vuoi fare? Battaglia coi cuscini? –

-Molto meglio amica mia: noi stanotte andremo in giro per il castello – 


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Salve personcine belleeeeee; allora intanto vi ringrazio per le visualizzazioni e per i voti, vi amo troppo. 

Poi volevo chiedervi una cosuccia: se vi piace (e lo spero molto) potreste farmi un pochetto*inizia ad allargare le dita* solo poca *allarga le braccia a dismisura* di pubblicità? sapete, è il mio primo libro e vorrei cercare di partire bene. 

Dooooopo questo vi chiedo... 

Ci voleva una bella sfuriata che ne dite? E che ne pensate di Clarisse e Sebastian? 

Grazie ancora personcine belle, vi amo troppo


Come in una favolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora