Capitoli cinque

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Uscirono silenziosamente dalla camera e si diressero verso il salone.

-Aspetta, ho una cosa – tirò fuori delle scarpette da ballo – ti vada suonare? –

- Vorresti ballare? Ma sei diventata pazza? Ci scoprirebbero subito –

- Non se scappiamo prima che ci trovino –

- E da dove credi di scappare? Le finestre sono chiuse e anche le porte – Clary iniziò ad andare verso una parete con una tenda da parte.

- Guarda – e spostò la tenda – una porta segreta; l'ho scoperta con Alex quando tu eri via. Venivamo a ballare qui a volte e una notte stavamo giocando a nascondino. Io mi volevo nascondere qua dietro e allora ho spostato la tenda. Questa porta collega a tutte le stanze del palazzo, le abbiamo esplorate dalla prima alla ultima – disse con un sorriso a trentadue denti mentre Bell si avvicinava a lei.

- Sono sicuri? –

- Certo che no, ma ci siamo passati miliardi di volte qui e non abbiamo mai visto né sentito niente di sospetto – guardò l'amica – ti va? Magari riusciamo a scoprire qualcosa di compromettente su...-

- E perché non me lo hai detto prima? Forza, muoviamoci –

La porta era vecchia e pesante ma le due ragazze non fecero fatica ad aprirla insieme; uscì uno spiffero freddo.

-Andiamo – Bell entrò entusiasta e Clary la seguì. Girarono sotto al castello per ore; entrarono in stanze mai conosciute prima. Ad un certo punto sbucarono dietro a una tenda: con cautela si affacciarono e si accorsero di essere in un corridoio. Sentirono delle voci e quindi si nascosero, lasciando gli occhi fuori per vedere chi fosse arrivato nel corridoio. Videro due ragazze e un ragazzo che barcollavano verso una stanza; quando furono più vicini li riconobbi: erano due dame, una mia e una di Bell e il maschio era... aspettai che entrassero; mi nascosi dietro alla tenda e mi misi a ridere, una risata sarcastica.

- Che hai Clary? Chi erano quelle persone, che non le ho viste bene? –

- Quelle, Bell cara, erano le nostre dame con il mio futuro sposo, nonché re –

- Cabron, chi si crede di essere? Ora se la vede con me... -

La trattenni per un braccio – aspetta, dobbiamo attenerci al piano –

-Glielo do in testa il piano – disse sbuffando Bell.

Non potei non ridere: Bell era veramente simpatica e ti metteva sempre il buonumore.

-Andiamo, voglio andare in un posto – e rientrarono nel passaggio: girarono a destra e poi a sinistra; Bell, ignara della destinazione seguì l'amica. Arrivarono dietro una porta di cedro con un segno bianco disegnato sopra – Vai tu – disse Clary.

- Ma Clary non sappiamo che stanza sia, non puoi lasciarmi entrare da sola – replicò l'amica.

- Fidati di me, sono le stanze di Alex; le abbiamo segnate con un segno bianco, come questo – guardò Bell: l'amica aveva un sorriso enorme stampato in volto.

- Grazie, grazie, grazie, grazie – disse per poi abbracciarla.

Clary si iniziò ad allontanare verso sinistra. -Clary? – disse Bell – tu dove andrai? –

-Vado a suonare – disse voltandosi verso il buio – sai, mi devo rilassare –

- Grazie ancora, sei la migliore amica che tutti desiderano –

- Si, lo so –

- Vai a suonare, ci vediamo domattina – disse ed entrò nella stanza.

POV CLARISSE

Bene bene bene, sola al buio; ok, andiamo a ballare e a sfogarci un po'. Arrivai nel salone dalla tenda con cui eravamo uscite e prima di entrare controllai se c'era qualcuno nel salone: nessuno.

E iniziò a suonare, pensando alla sua infanzia, alle sue cavalcate col fratello e ai balli di notte col padre; suonò la felicità di ricevere i lupi e il disprezzo che provava per il futuro sposo e, al contrario, l'affetto che provava per Sebastian. A metà della canzone, una figura si affiancò al pianoforte: Clarisse sobbalzò e la figura venne alla luce. 

-Sebastian! Mi avete fatto spaventare – mi misi una mano sul cuore e feci dei grandi respiri.

Ma non risponde; mi porge la mano e io la accetto, alzandomi.

Lo guardo stranita mentre lui fa un inchino; oh no...

MI STA REALMENTE INVITANDO A BALLARE

Mi devo calmare o il mio cuore non reggerà a lungo.

Ok Clarisse ce la puoi fare, è solo la persona più bella che tu abbia mai visto, niente di che, no?

-Sebastian... – sussurro lentamente il suo nome, anche se sembra più una domanda che una affermazione. Lui alza leggermente lo sguardo e fa intrecciare i nostri occhi; azzurro nel verde, la terra che affoga nel mare. Starei ore a contemplare quegli occhi.

Clarisse, sei promessa sposa al suo fratellastro

Ah, dannata coscienza, fammi sognare ancora un po'

Sarei stata ore a guardare quegli occhi se non fosse stato per un rumore proveniente dall'immenso corridoio che porta anche a questa sala.

Senza pensarci prendo Sebastian per il polso e lo porto dietro alla tenda. Siamo vicini, troppo vicini, ma nessuno dei due fa niente per allontanarsi: lui ha un braccio intorno alla mia vita e io sono appoggiata con la testa al suo petto... 

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Salve  personcine belle, questo piiiiiiiccolo capitolo, scritto un filo di fretta è abbastanza corto, quindi cercherò di farmi perdonare nel prossimo. 

Comiunque, come state? che fate di bello? io tra poco forse vado da una mia amica quindi pomeriggio fiiiiilm 

Ma soprattutto, chi sarà? 

E come andrà a finire tra Clarisse e Sebastian? 

E tra Isabel e Alexander? 

A presto fiorellini, vi amo :3 

Come in una favolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora