Capitolo 14

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"Sei bellissima" dice prima di avvicinarsi alle mie labbra.
Le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza.

Le labbra si sfiorano,quando ad un tratto il mio telefono suona e noi due ci stacchiamo di colpo.
"Ehm,è Adri" dico imbarazzata da ciò che stava per succede pochi secondi fa.
"Rispondi" sembra distaccato.

Mi allontano da lui e rispondo.
"Adrià porca troia"
"Ho interrotto qualcosa?"
"No nulla apparte che ci stavamo per baciare, li mortacci tua" dico sottovoce
"A casa me spieghi mejo,sto arrivando a casa di Nic,sono appena partito."
"Ma perché mi hai chiamato per dirmelo"
"Avevo paura che stavate facendo cose intime"
"La prossima volta metto silenzioso"
"dai lo sai che ti voglio bene, ci vediamo tra poco"
"ciaoo" attacco e mi siedo sulla penisola della cucina.

"Che dice Adriano?" entra Niccolò e sembra che sia diventato molto più freddo di prima.
"Sta arrivando qua"
Appena lo dico suona il campanello
"Vado io"

Io intanto realizzo ciò che stava succedendo e mi rendo conto che potevo semplicemente attaccare la chiamata.

"Oh ciao pulce" si avvicina a me Adri e mi lascia un bacio in testa.
Appena si rende conto che non reagisco mi abbraccia sussurrandomi "Stai tranquilla, sta sotto mille treni per te, guarda che se non è successo oggi non vuol dire che non succederà mai"
"Lo vedo distaccato" dico sottovoce
"Lo sistemo io,stasera non torno,dormo qua. Prendi la mia macchina e stai attenta"
Gli do un bacio sulla guancia,mi dà le chiavi della macchina e esco da lì sperando che Nic non fosse là per andarmene il prima possibile.

Le mie preghiere si realizzano e esco di casa in pochi secondi.

Ovviamente la sfortuna mi perseguita e sulle scale incontro proprio l'ultima persona che avrei voluto incontrare.

"Te ne vai?" mi chiede Niccolò
"Sì" ricomincio a scendere le scale.
"Wendy" ancora sento la sua voce
"Dimmi" mi fermo ma non mi giro.
"Ricordati di ciò che ho detto,sei l'unica forza che ho."
Mi faccio coraggio e riprendo a scendere le scale.

[...]

Ritorno a casa, senza pensare a niente mi metto il pigiama e videochiamo Michele,il mio migliore amico.

"Macciao Wendy,come va?"
"Na merda, non ne parliamo. Tu piuttosto?"
"Ho conosciuto una tipa ma prima voglio sapere perché stai male. Non c'è Niccolò?"
Gli spiego la situazione e lui mi dà consigli,"Wendy fa male vederti così però, sia gli amici di lui che i tuoi amici sanno che con lui sei felice,con lui sei rinata. Non so se è stato più stronzo lui a fare così con te o te a essertene andata via senza una valida spiegazione"
"Boh non lo so,adesso non pensiamoci. Quindi hai incontrato una ragazza eh,Michele ruba cuori"
"Eeeeh, è bellissima, si chiama Luna, non saprei come descriverla"
"Daje so felice per te"
Continuiamo a parlare per qualche ora finché non notiamo che ormai è ora di cena e quindi stacchiamo e preparo pasta in bianco.

[...]

" 'rca troia" sento dire da credo Adriano.
"che ore so adrià?"
"le 10 del mattino"
"okay grazie"

Ieri notte mi sono addormentata sul divano verso le 4,non riuscivo a smettere di pensare a Niccolò.

"Che ti ha detto?"
"Mi ha raccontato tutto ciò che è successo,stava per spaccare tutto, per fortuna che c'ero io, se no avrebbe rotto tutta casa"
"cazzo,è tutta colpa mia,ho fatto una cazzata,non dovevo farlo,ora come sta?" chiedo esasperata
"calma non è colpa tua,ora sta dormendo credo"
"vado a casa sua" prendo la giacca e le chiavi della mia macchina per poi scendere.
"Wendy ferma"
"non me ne importa nulla di ciò che mi può dire,devo solo controllare che stia bene"
"Sei un caso perso" abbandona la speranza di riuscirmi a fermare

Esco di casa e con la macchina cerco di arrivare il più veloce possibile a casa sua rispettando le linee di guida.

Citofono una persona a caso sperando che mi apra il cancello.
"Chi è?" capisco che è una donna abbastanza anziana.
"Buongiorno signora, vorrei fare una sorpresa al mio ragazzo,potrebbe aprirmi il cancello?" chiedo cortesemente inventandomi la prima scusa
"Oh certo ragazza,stupisci Niccolò,ha bisogno di persone come te" non so che strano senso abbia questa donna,ma è meglio non farsi domande.
"Grazie mille signora"
"di niente!"

Mi apre il cancello e corro davanti alla sua porta,mi ricordo che tiene le chiavi sotto al tappeto, un classico.

Apro la porta e rimpiango di non aver ascoltato Adriano.

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tunz tunz vi amo

VUOI VOLARE CON ME? ll Niccolò MoriconiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora