1| Dannatamente uguale

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<No! Non se ne parla!> Scesi dal letto e cominciai a correre per tutta la stanza. No! Che scandalo! <Daiiii Herm! Cosa vuoi che sia?> Spalancai la porta sbattendola sul muro e provocando un leggero tremore dell'abitazione. <Non ci provare!> Corsi a perdifiato lungo le ripide scale per poi entrare in un'altra camera e chiudermi il battente alle spalle. Uff! Sospirai sollevata e aprii gli occhi richiudendoli subito dopo. <Harry! Per Merlino... mettiti dei pantaloni!> Misi il braccio in avanti arrancando fino alla poltrona. <Oh, scusa Herm... ho fatto.> Che disastro! Ma perché ho una migliore amica del genere! <Mi spieghi perché sei in camera mia?> Ah, giusto. C'è Harry. Appoggiai il gomito al bracciolo e mi picchiettai la tempia con l'indice sbuffando. <La tua ragazza, nonché mia migliore amica, vuole vestirmi!> Solo in quel momento il moro si accorse che ero in intimo e distolse lo sguardo visibilmente imbarazzato. <E mi s-spieghi c-cosa c'è di m-male?> Eh, ovvio. Ma perché non capiscono mai niente i maschi? Gli lanciai un'occhiataccia che fortunatamente non notò, dato che era impegnato a riempire il baule di cuoio e legno. <Vuole che mi metta un tubino rosso fuoco! Ma ti rendi conto? Dobbiamo andare in stazione! Non in una discoteca!> Parlai per circa quaranta minuti elencando tutti gli svantaggi dell'idea di Ginny. <E' scomodo, ma devi mettere in risalto quel corpo che ti ritrovi!> Oh no! Mi ha trovata... La rossa si richiuse la porta alle spalle per poi raggiungermi a passo di marcia con le mani sui fianchi. La copia perfetta di Molly. <Almeno. Dei. Jeans.> Scandii lentamente ogni parole con un secondo di silenzio a dividerle, puntandomi il dita al petto. <Dei Jeans con una t-shirt. Accetti?> Le tesi la mano per confermare il nostro accordo sotto lo sguardo divertito e allo stesso tempo terrorizzato di Harry. Mano che lei strinse con piacere e una smorfia di tristezza a contornarle le labbra rosee. Mi alzai soddisfatta e seguii la rossa nel turbinio di scale fino alla sua stanza. <Facciamo in fretta che tra meno di un'ora dobbiamo essere alla fermata.> Urlai dal bagno della ragazza. La fortuna di essere l'unica ragazza in un branco di ominidi maschi? Hai un bagno privato tutto per te. Misi i Jeans neri, troppo attillati per i miei gusti, e LA maglietta. La mia maglietta. Quella fottutissima maglietta. L'ultimo regalo da parte dei miei genitori prima che li obliviassi. Rimpicciolii il baule e lo misi in tasca insieme alla borsa con tutti i giochi di Grattastinchi. <Siete sicuri che volete andare da soli?> La signora Weasley ci stava praticamente pregando in ginocchio. A me non faceva ne caldo ne freddo ma probabilmente la presenza della madre infastidiva non poco i due fratelli. <Tranquilla 'ma. Ormai Simao grandi!> Presi per mano i miei amici e visualizzai l'immagine della stazione... la piattaforma... i carrelli... il treno... POP! Mi smaterializzai davanti al muro che ci separava da Hogwarts. <Dovrai insegnarmi a fare questa cosa...> Avrei voluto ridergli in faccia ma mi trattenni. <Certamente Ron.> Sì, come no. ma cosa pensa? Che io così a caso abbia imparato a fare la materializzazione congiunta? No no caro. E' tutto tutto di ore e ore sui libri! Scossi la testa tentando di allontanare quei pensieri prima di lanciare uno schiantesimo dritto nello stomaco del rosso. Ron... la nostra relazione non ha funzionato... abbiamo provato a metterci insieme dopo la guerra, ma una settimana di vacanze estive è bastata per farci capire che provavamo solo un forte amore fraterno. Nessuno è più esperto di me in amore! Ho letto talmente tanti romanzi... farfalle nello stomaco... bisogno di toccarsi, baciarsi, abbracciarsi... <Mezzosangue!> No! Non ci posso credere! Serviva anche lui a rovinarmi questa giornata già iniziata male? <Che vuoi Malfoy?> Sputai acida non degnandolo di uno sguardo. Che fastidio! Che odio! <"I love books" seriamente? Che razza di idiota metterebbe una maglietta del genere...> Non gli permisi di dire nient'altro. Gli puntai la bacchetta al mento scrutandolo attentamente. <NON proferire parola riguardo questa maglia! Sono stata chiara, furetto?> Il biondo spalancò gli occhi corrucciando la fronte e sorridendo. No, aspetta. Quello era un ghigno bello e buono! <Faccio quello che voglio, Sanguesporco!> Pronunciò quella parola con così tanto disgusto da farmi venire il vomito. Ma non avrei pianto. Non davanti a lui. <Gambemolli> Sussurai in modo che solo lui potesse sentirmi. Il ragazzo cadde a terra mentre io rimisi la bacchetta in tasca e proseguii fiera verso il treno. Normalmente mi sarei sentita soddisfatta dopo una cosa del genere... ma quel giorno no. Anzi, mi sentivo tremendamente in colpa. Per tutto il viaggio rimasi con lo sguardo fuori dal finestrino, crogiolandomi sul motivo di tale sensazione senza però ottenere una risposta. <Ciao Hagrid.> Salutai distrattamente il gigante per poi confondermi nella massa di studenti seguita a ruota dai miei amici. Senza neanche rendermene conto mi ritrovai seduta in Sala Grande, felice e triste allo stesso momento, ma sopratutto confusa. Alzai istintivamente gli occhi verso il tavolo Serpeverde notando con stupore che mi stava guardando. LUI mi stava guardando. Riabbassai la testa veloce soffermandomi sulle interessanti venature del legno. <Buonasera ragazzi!> Oh no! Il discorso della preside! Molto meglio di quello che faceva Silente, dato che si esprimeva solo a metafore, ma sempre un discorso è! <Benvenuti ai ragazzi del primo anno!> Urla e applausi si alzarono vivaci riempiendo l'intera sala. <Bentornati a tutti gli altri!> Altre urla, più forti questa volta. <E un bentornato speciale per quelli dell'ultimo.> Silenzio. Il silenzio più totale. Dopotutto, nessuno voleva lasciare Hogwarts, serpe o grifone che sia. <Ehm... ottimo. Dopo lo smistamento e il banchetto vi daremo delle direttive... quindi non andatevene subito.> Portarono il cappello parlante e la solita scena di ogni anno si ripetè. 10 Grifondoro, 8 Serpeverde, 9 Tassorosso e 12 Corvonero. Alcuni ragazzi si alzarono e girovagarono raccogliendo soldi e ricevendo smorfie contrite. Come ogni anno i maschi avevano scommesso su quale casata riceveva più primini. Sbuffai annoiata. La solita pantomima ogni santo anno. Non che non mi piacesse, per Merlino, ma ad un certo punto stufa! Tutto sembrava ripetersi. Alla vista del cibo i primini spalancavano gli occhi, Harry si versava un bicchiere di zucca, Ron si ingozzava... tutto dannatamente uguale! Finito il banchetto vennero spiegate le regole principali ai nuovi arrivati e poi, stranamente, vennero indirizzati nei dormitori dai professori. Non lo facevano i capiscuola? Mah... <Bene ragazzi, ora che siete rimasti colo voi dell'ultimo anno> Cavolo, era vero. <Vogliamo informarvi di un cambiamento nel regolamento d'istituto. Ci siamo resi conto che una volta usciti da qui dovrete cercarvi un lavoro e molto probabilmente integrarvi tra i babbani...> E' quello che ho sempre detto io! Cosa faranno quei maledetti purosangue viziati quando un collega gli offrirà un caffè e loro non sapranno nemmeno cos'è? <Abbiamo quindi deciso che fino a gennaio vivrete tra di loro, senza magia e isolati dal mondo magico.> Oh cazzo. Questo non piacerà alle serpi. Difatti erano tutti rossi di rabbia e si potevano sentire fino al nostro tavolo le imprecazioni che lanciavano verso il povero Merlino. <A Gennaio potrete scegliere se terminare l'anno scolastico o rimanere a vivere tra i babbani fino a giugno. Andrete in delle casetta a schiera tutte uguali tranne che quelle dei capiscuola.> Oh sì! Qualcosa di decente finalmente! <Sarete a coppie! Le deciderete voi!> Spalancai gli occhi sorpresa. Ginny si era già attaccata a Harry quindi io... con Ron? Blah, no ti prego... magari avrei potuto chiedere a Luna...<Tranne i capiscuola ovviamente! Loro saranno abbinati rispettivamente Grifondoro-Serpeverde e Tassorosso-Corvonero> Ah ok. Beh almeno non dovrò sforzarmi nel trovare un coinquilino. Aspetta, Serpeverde?! Ma il caposcuola delle serpi è... oh no. Malfoy. Come cazzo dovrei vivere 5 mesi con Malfoy?! Lo guardai sconvolta e con una smorfia di disgusto stampata in volto, accorgendomi di essere ricambiata. <Dai Herm. Non sarà poi cosa male. Malfoy è un gran figo!> Mi alzai di colpo camminando a grandi passi verso il dormitorio, evitando così di lanciare uno schiantesimo a Ginny. Riaschiano forte oggi questi Weasley!

𝗣𝗥𝗢𝗚𝗥𝗘𝗦𝗦𝗜  𝗗𝗿𝗮𝗺𝗶𝗼𝗻𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora