Prologo

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"Caro cuore, mi dispiace, so che avevamo un accordo."
-Tenille

-

Zoey Willow Hunter

"Chi pensi di essere, huh?" Ho chiesto, facendo fuoriuscire tutta la mia furia e frustrazione. Lui è semplicemente rimasto lì in piedi, facendo una smorfia, perché era consapevole della situazione. I suoi occhi verdi scintillavano di trionfo, come le goccioline di pioggia che scendevano sui suoi capelli. Faceva scorrere la lingua sulle labbra e agitava lievemente i capelli bagnati.

"Rispondimi, zuccone! Dimmi solo, chi pensi di essere sulla Terra?" Ho colpito il suo solido petto con i miei pugni. Sembrava come se stessi colpendo un orso, ma non mi importava affatto. Ho lasciato uscire tutte le emozioni che avevo trattenuto.

"Io ti piaccio." Ha semplicemente detto, scrollando le spalle e trattenendo le mie mani da far qualsiasi altra cosa. Non che gli avessi causato dolore, di certo.

"No, io ti odio." E lo pensavo veramente. Sollevò un sopracciglio, ancora non mi credeva.

"Oh veramente? Cosa odi di me Hunter?" Pronunciava lentamente la sua spessa voce inglese. Adesso era a quattro pollici lontano da me. Ho preso un profondo respiro e l'ho guardato dritto negli occhi.

"Odio come riesci ad irritarmi con una parola, come riesci a farmi salire i nervi in un secondo. Odio consegnarti la posta, perché sei un completo stronzo. Non mi aiuti mai, e mi lasci fare tutto il dannato lavoro. Odio il modo in cui sorridi di scherno, e il tuo fottuto stupido accento inglese. Odio il modo in cui sorridi di scherno e il modo in cui pensi di essere migliore di me, perché NON lo sei!

Odio il modo in cui sorridi, e le tue stupide fossette. Odio la tua risata, perché è snervante. Odio i tuoi occhi, perché sono sempre brillanti, intendo, che tipo di luccicante ci metti?"

Mi guadagnai una risata soffocata con quell'ultima frase, strinsi i miei pugni, dibbattendo se dargli un cazzotto mi avrebbe fatto stare meglio "Vedi? Lo stai facendo ancora! Me ne sto andando da te, Nico, me ne sto andando."

Mi allontanai, individuando la mia bici attraverso l'oscurità che regnava in questo momento intorno a me. Provando a tirarla fuori dal fango, borbottai un colorato numero di maledizioni. Dannato Dio, la bici era affondata e le ruote non sarebbero potute propriamente funzionare perché tutte bagnate di sudiciume.

Misi le mani nelle mie tasche e iniziai ad allontanarmi. La mia mente era offuscata, e un milione di pensieri attraversarono la mia testa. Un dolore focalizzato sulla mia spalla mi costrinse a fermarmi. Non volevo fronteggiarlo. La sua presenza non ha portato niente nella mia vita se non confusione.

"Aspetta, perché te ne stai andando?" Chiese, una strana sfumatura nella sua voce. Vi voltai verso di lui, grata che la pioggia avrebbe mascherato le lacrime che cadevano sul mio viso. Non avevo mai pianto.

"Perché me ne sto andando da questo, qualsiasi cosa questo sia."

Dolore attraversò i suoi occhi, ma si riprese velocemente.

"Perché?" Nico chiese. La sua faccia esprimeva uno strano sentimento.

"Perché sono stanca di questa porcheria. Ti odio, Forrest." Veleno grondava dalle mie parole, e lui trasalì dal modo in cui lo dissi. La sua faccia cambiò, e improvvisamente era molto determinato a fare qualcosa per rimediare.

"Mi stai mentendo. Riesco a vederlo nei tuoi occhi. Ti piaccio, Hunter. Lo so."

Senza rompere il contatto visivo, non esitai un attimo prima di dire quelle parole che avevo trattenuto dentro di me per così tanto tempo. "Sei sbagliato, non mi piaci, niente c'è e niente ci sarà."

Così mi voltai e mi allontanai, lasciandolo solo sotto la pioggia battente.

Ma sapevo di aver mentito e, in qualche modo, di aver detto la verità nello stesso momento.

La cosa era: a me non piaceva Nico.

"Lo amo." Mormorai a me stessa alzandomi il cappuccio.

Mailboy (Official Italian Traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora