2. Straordinario.

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"Gli animali non odiano, e si suppone che noi dovremmo essere meglio di loro." - Elvis Presley

8 Giugno 2013 - Nico Forrest

"FORREST, questa è la quinta volta in questa settimana che vieni nel mio ufficio." Sospirò Julie Sanders, la poliziotta quarantenne, camminando in giro. 

"Eppure ogni volta che vengo qui, è ancora più sporca. Voglio dire, che diavolo? Devi solo prendere una scopa e pulire almeno uno strato di sporco qui." Dissi, facendo scivolare il mio dito sulla scrivania, scuotendo la testa alla vista dell'accumulo di polvere su di esso. La strofinai via, gustandomi la frustrata espressione che Sanders mi rivolse. Misi le mie gambe sulla sedia di fronte a me.

"Ascolta qui ragazzo, ti potrei in carcere in questo momento solo per il tuo comportamento. E, hai vandalizzato una gran parte della città, e hai dato un cazzotto a Ryder, mio figlio,  per averti beccato e per aver minacciato di chiamare la polizia." Il suo tono era severo, e i suoi occhi mi stavano perforando come pugnali. Sapevo che avrebbe odiato specialmente il fatto che ho picchiato il suo stupido figlio.

"Prima di tutto, chiami questa una città? Mia cara Julia, dove vivevo, la tua preziosa Silvercrest è una patetica scusa di citta; raschiature di cosa ti ostini a chiamare città-" mi fermai, resistendo alla tentazione di ridere di fronte alla faccia paonazza della poliziotta. Vedi, lei aveva i capelli rossi, per cui potresti capire il mio punto di vista. Sembrava letteralmente un pomodoro.

"Non -Julie-idiota-città- compiaciuto-bastardo" Mormorò sottovoce, stringendo i denti.

"- secondo, tuo figlio potrebbe avere la mia età, ma è un codardo. Non mi ha ricolpito, e non si è difeso, invece è solo rimasto lì sul pavimento, tenendosi il naso."

"Questo perché glielo hai rotto!" Esclamò, ora fumando.

"Calmati, Julie. Sai lo stress non è consigliabile per... sai, le donne di una certa età." Terminai con un occhiolino. Il suo sopracciglio si alzò, e sembrava come se stesse perforando qualcosa.

"NON SONO VECCHIA! Lasciati dire, sono sotto i quarantacinque."

Così quando il mio caro padre entrò nella stanza, una grande smorfia era presente sul suo volto. I nostri sguardi si incontrarono, e lui scosse la testa. Alzai gli occhi al cielo, e guardai come James Forrest e la poliziotta stavano parlando con voce non così bassa.

"Cosa ha fatto questa volta?" Lui chiese, incrociando le sue braccia, un'abitudine di quand'è stressato.

"Ha spruzzato vernice sul prato di Mr. Santiago, e ha scritto Vete a la mierda!. La famiglia Santiago è spagnola. Quindi, immagina a che punto sono stati insultati?"

"Sì, e mi scuso.E pagherò per tutti i danni, e stavo pregando che questa volta tu lo lasciassi andare ancora con una nota, amore?" Terminò con uno sguardo interrogativo, e sapevo che aveva aggiunto"amore" alla fine per ammorbidirle il cuore. Sbuffai, e lui mi mollò uno sguardo in cagnesco; stai-fottutamente-zitto-sei-nei-guai.

"Mi dispiace, Mr. Forrest. Sono stata estremamente bonaria con lui, solo perché è in una nuova città. Due piccoli atti di vandalismo e aver fumato tre volte in un distributore di benzina o entrare abusivamente in diverse parti della città non è più accettabile. Sono spaventata che lui dovrà passare la notte in un cella, ma è solo per fargli imparare la lezione. Perché, finora, non è che sia stato un cittadino modello per Silvercrest." Ha detto in tono severo, tuttavia il modo il cui mio padre la stava guardando fece colorare le sue guance con un lieve rossore.

"Chiamami James. E, per favore, Julie, ti sto implorando. C'è qualcosa che potrebbe fare per imparare la lezione, che non comprenda andare in prigione? È il mio unico figlio, e voglio veramente che si adatti qui. Tu sai quant'è dura, ci siamo appena trasferiti qui."

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