Il piano

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L'ho intravisto nel letto della camera dove non dormo più da due mesi circa. Alcune settimane addietro si è rasato completamente la testa perché lo irritava un modesto diradamento dei capelli. 

''Quando ho un problema io lo stronco alla radice. Non mi faccio abbattere come fai tu'' è stata la sua sentenza.

Io sono sempre stata la debole e la perdente nelle sue parole.

Sulla sedia di fronte al letto un grande zaino costoso, carico de '' i migliori articoli sul mercato '' ed una pila disordinata di altri indumenti. Sul pavimento ciuffi del pelo fulvo dei nostri gatti si spostano come palline arruffate. L'apparecchio elettrico per lavarsi i denti sul mio comodino, accanto ad un'icona degli angeli che ho avuto in regalo da un Antiquario. Non importa, mi ripeto silenziosamente. Questa non è la mia casa, è la sua.

Torniamo al suo prossimo progetto: entro i prossimi tre anni diventerà un famosissimo youtuber, viaggerà finanziato dai suoi follower e vivrà dove gli pare e piace. Avrà rapporti con giovani bellissime e, poi, aggiunge il ben noto esplicito richiamo alla sua vorace passione di ricevere sesso orale.

Queste donne (le vere porche), che ha citato per tutta la nostra relazione, fin da quando avevo 17 anni ed avevo smesso da poco di cucire i vestiti alle barbie, sono più spinte, eccitate, selvagge di quanto sia mai stata io.

Rido, sono a disagio. Il mio respiro è corto, soffocato nella parte superiore del petto. Non rispondo nulla, sento un nodo alla gola e mi allontano in un'altra camera. Almeno non ho detto nessuna stupidaggine infantile.

Ho il diritto di allontanarmi quando non mi sento al sicuro.

Ed io che farò mentre lui è in viaggio? Terrò i suoi gatti nella sua casa. Quella per la quale pago metà affitto mensilmente senza avere il diritto di fare alcun cambiamento. Quella che mi ricorda ogni giorno il misero amore che nutro verso me stessa. I piatti rotti, mobili disparati e dozzinali, oggetti mai usati/dimenticati, le pile eccessive di indumenti.

Sento le vicine anziane ridere e chiacchierare, sono così piene di voglia di vivere! Io, invece, mi sento cosi' stanca da sfuggire alle sensazioni del mio corpo, per non ascoltarle.

 Il caos non lo affligge, il caos riflette il suo caos interiore e, soprattutto, il caos gli permette di accanirsi su di me accusandomi di farlo vivere in una fogna.

Mi sveglio ogni notte intorno alle 03 nonostante le pastiglie per dormire. Come faccio a sopportare ancora una vita come questa? Eppure le ho tentate davvero tutte per guarire le ferite che mi legano a questa relazione.

Il cuore di un AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora