Capitolo 3

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I mesi successivi al compleanno di Park Jimin mi hanno portato solo noie.
Come immaginavo presentarmi a quel compleanno non ha portato a nulla di buono, ma non pensavo fino a questo punto.
È passato più di un mese dalla festa e Taehyung si è incollato a mio fratello rendendo vano ogni mio tentativo di sostenerlo nelle sue scelte.
Sono felice che Kookie si sia fatto degli amici, ma che questi amici siano Jimin e il suo fidanzato non mi va a genio.
Namjoon mi dice di non preoccuparmi, a lui Park piace e addirittura crede che sia un bene per mio fratello divertirsi un po'.
Sicuramente ha bisogno di rilassarsi, ha finito da poco il liceo e si merita una pausa, ma credo che tutto questo lo stia allontanando da me e ho paura che il pensiero di una possibile università non lo sfiori nemmeno.
Oltre a questo, oggi in particolare sono preoccupato per un'altra cosa: Jimin e Jung Hoseok sono diventati grandi amici in davvero poco tempo e non so spiegarmi com'è successo, ma mi hanno incastrato e ora mi ritrovo a dare lezioni di pianoforte a Hoseok.
Non so perché ho accettato, Jimin ha dato l'idea, Kookie ha insistito e... Ah, come posso pretendere di aiutare mio fratello se mi faccio manipolare da lui in questo modo?
Dire di no a Jungkook non è mai stato semplice ma ora sto esagerando, Jung Hoseok sarà qui a momenti e io vorrei solo sbattere la testa contro il piano.
Ultimamente i miei pensieri suicidi sono parecchio frequenti e tutti a causa dei Senza-Volto.

Quando Hoseok arriva non gli chiedo nemmeno se vuole qualcosa da bere, voglio finire il prima possibile questa lezione e poi trovare una scusa per finirla qui, forse posso rendermi così odioso e insopportabile che sarà lui stesso a non voler continuare.
Come previsto comunque anche se gli lancio qualche frecciatina, Hoseok ride come se la mia fosse una battuta e va avanti con ottimismo.
«Hyung, sei proprio un bravo insegnante, sai?» dice soddisfatto, pigiando i tasti del piano come un cinquantenne schiaccia i pulsanti della tastiera di un computer, «ho sempre voluto imparare a suonare».
«Non parlare, ascolta la musica, lascia che sia lei a parlarti e non interromperla con frasi di circostanza», lo rimbecco.
Lui assume un'espressione stupita, che poi viene sostituita da una più concentrata.
Alla fine della lezione devo ammettere che quantomeno impara velocemente.


Le settimane passano in fretta e l'amicizia tra Kookie e Taehyung si stabilizza sempre di più, anche oggi è con lui e Jimin da qualche parte, devono avergli presentato anche altri amici...
Io ho appena finito un'altra lezione con Hoseok e sono subito andato a sfogarmi da Namjoon, che cerca di consolarmi per il mio triste destino.
«Secondo me ti sta facendo bene passare un po' di tempo con quel ragazzo, Jimin dice che è simpatico e poi è un modo per conoscere gente nuova, tu sei troppo abitudinario».
«Quello è la copia di Jimin fatta a persona, ecco perché vanno così d'accordo», mi lamento, «è giusto un po' meno invadente, ma uguale a lui».
Namjoon ride «Vedrai che non è così male, devi solo essere un po' meno prevenuto».
«Uhm...», grugnisco, facile per lui, non è obbligato a guardare il suo volto vuoto tutto il tempo. Vedere la realtà in maniera così nitida a volte è spaventoso.
Il telefono di Namjoon squilla e mentre lui si apparta in un angolo della cucina, io sorseggio il mio caffè assorto.
Alla fine, non sono riuscito a convincere Hoseok a mollare, è molto determinato e nonostante i miei modi bruschi, lui continua a tornare.
So che dovrei annullare ogni mio impegno con lui e che lamentarsi è inutile, soprattutto perché sono stato io ad accettare, ma qualcosa in lui mi incuriosisce, non mi era mai successo con un Senza-Volto, ad eccezione di Jungkook naturalmente, in lui ci son fin troppe cose che mi incuriosiscono e che vorrei capire meglio, ma questa è un'altra storia.
Hoseok ha quel fare allegro che caratterizza molti Senza-Volto, parla in maniera gentile e si atteggia come una persona solare e spensierata, eppure in lui c'è qualcosa di diverso dagli altri.
Ho già scritto il suo nome e vari dettagli sul mio diario, chissà se questa situazione potrà essermi utile.
Sono scettico all'idea, ma provar non nuoce, o almeno spero.
Namjoon chiude la telefonata con un sorrisetto dipinto sul volto «Era Seokjin?»
Lui ridacchia appena «Sì, questa sera ci vediamo, sono un po' agitato».
«A sì?», dico annoiato, Seokjin non mi piace, ma per il bene di Nam cerco di essere almeno un po' interessato.
«Ci frequentiamo da un po' ora», dice titubante.
«Sì, è vero.»
«Già», sembra esitare, «voglio chiedergli di stare insieme, ufficialmente intendo...»
Spalanco gli occhi a quelle parole «Vuoi fidanzarti con Seokjin?»
Lui si stringe nelle spalle e si siede davanti a me «Lui mi piace un sacco e stiamo bene insieme, mi fa sentire a mio agio, ti sembra una cattiva idea?»
Pensare che Namjoon stia facendo una scelta simile è devastante, come fa ad essere così cieco? «Non saprei, forse sei un po' precipitoso», la mia voce è flebile e lui lo percepisce.
«Capisco la tua preoccupazione, ma sono abbastanza convinto.»
Non lo sto guardando in faccia, ma con la coda dell'occhio il suo viso mi appare sfocato, poco nitido.
Per un momento... No, alzo lo sguardo su di lui, il suo viso è ancora luminoso e ben visibile «Credo tu debba fare quello che ti senti, ma non fare cose avventate, ok?» gli dico in maniera più tranquilla.
Per un momento mi era sembrato di non vedere il suo volto e questo mi ha fatto paura, così paura che ho solo una gran voglia di tornare a casa e dimenticarmi dei Senza-Volto e della loro esistenza.


Mentre sto uscendo da casa di Namjoon incontro Jungkook che sale le scale «Giorno hyung, devo chiederti una cosa».
Entriamo in casa e ci sediamo in salotto, il fatto che sia seduto rigidamente sulla poltrona mi preoccupa «Cosa devi chiedermi Kookie?»
«Beh...», inizia incerto, «vorrei trovarmi un lavoretto e restare qui ancora un po'».
Lo osservo esterrefatto, non ha parlato di università, ma è già qualcosa voler essere indipendenti «Per me va benissimo, era solo questo?»
«In realtà no. Sai che mi piace editare video... Taehyung ha detto che vorrebbe collaborare con me in modo da farmi fare un po' di pratica in quel campo, dice che sono talentuoso», ridacchia imbarazzato, «potrei guadagnarci più avanti e chissà, magari imparo a fare qualcosa di interessante».
Le sue parole arrivano pesanti come macigni, vuole diventare qualcosa di simile ad un influencer? È un'idea fin troppo campata in aria «Kookie, non tutti hanno la fortuna di Taehyung, perché prima non pensi ad iscriverti all'università?»
«Non è stato fortunato!» dice quasi offeso, «Dedica tutta la sua vita al suo lavoro e io potrei imparare qualcosa di utile nel videomaking».
«Ok, ok, mi sono espresso male», mi irrigidisco anche io, «penso solo che dovresti pensare di più alla tua istruzione...»
«Lascia stare», dice scocciato, alzandosi in piedi, «tanto sapevo che ti saresti opposto».
«Ehi aspetta», fa per andare in camera e io lo seguo, «sono stato brusco, sono felice che vuoi cercare lavoro».
«Ma non lo sei per il fatto che frequento Taehyung, giusto?» mi dice sulla soglia della porta.
Sospiro «Kookie, io ti voglio solo consigliare...»
«Beh i tuoi consigli non sono graditi», così dicendo mi chiude la porta della mia camera in faccia e io constato che essere sbattuti fuori dalla propria stanza è proprio da sfigati.
Oggi sono riuscito a far sentire male le due persone più importanti della mia vita, fantastico.

Jungkook rimane in camera tutta la sera e io decido di lasciargli il suo tempo per calmarsi.
Passo la serata davanti alla televisione, finché non mi arriva un messaggio da Hoseok, in cui mi dice che si annoia e mi chiede di andare al cinema con lui.
Ignoro il messaggio e dopo averci pensato almeno mille volte, con la conseguenza di non capire nulla del film che sto guardando, decido di scrivere a Namjoon:
"Scusa se oggi ti sono sembrato contrario alla vostra relazione, fai quello che ti senti, avrai sempre il mio appoggio."
Non so se sia giusto, ma lui sembra felice ora e Seokjin non è certo un criminale.
Lancio un'occhiata alla mia stanza, la porta è ancora rigorosamente chiusa e Jungkook non sembra intenzionato ad uscire, forse un film per distrarsi non è una cattiva idea. Scrivo ad Hoseok e in meno di dieci minuti sono fuori casa.


Quando torno è tardi, dopo la discussione con Jungkook non ho nemmeno cenato e Hoseok ha insistito per fermarci a mangiare qualcosa dopo il cinema.
Kookie dorme apparentemente sereno, mi sdraio al suo fianco e con la mano sfioro i suoi capelli scuri, mi rigiro qualche ciocca delicatamente tra le mani, accarezzando la cute.
Quando eravamo piccoli e correva nel mio letto perché aveva paura lo facevo addormentare così, si accoccolava a me e si rilassava all'istante.
Un po' mi mancano quei momenti; il mio fratellino aveva piena fiducia in me e io sentivo di avere tutto sotto controllo, sapevo di poterlo proteggere.
Se solo tutti quanti sapessero ciò che sono costretto a vedere mi capirebbero... Ma ormai ci sono abituato, a sentirmi solo in un mondo di persone dai volti vuoti e di altre troppo cieche per accorgersene.

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