È una serata
da tango argentino,
fatta per cuori
che vivono un addio...
È mano ferma
che spezza il coltello
dritto all'incrocio dei
sensi e dell' anima...
È il fantoccio
che mi segue sempre,
che ha nome appuntito
ma non punge,
che ha ali ma non vola,
che ha il viso di mia madre,
e le parole fluenti
che si fanno amare
ma non amano più.
È una serata da valzer
ironico, da specchio
rotto, da ultimo desiderio
su labbra dimenticate...
Cosa resta oltre il buio?
forse l'inganno sará dolce
domani al risveglio, in un
mondo che mai restituisce
il fiato perso...
È una serata da ultimo
blues... suonato digrignando
i denti (come sempre faccio),
accontentandomi
degli avanzi (come sempre faccio)
dell' altrui dolore.
È una serata che è già notte,
le note si spengono
le risate lo erano già.~ago~