Agosto

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Morirò d'agosto
in un coro di cicale

lasciando la sedia vuota,
sotto il peso delle canzoni.

Morirò vivendo,
con la cena pronta in frigo,

annaspando tra i sentimenti...

Morirò nudo,
come sempre...

Morirò d'agosto

nel mormorío
delle strade

lasciandomi andare
a peccati inconfessabili,

tra le ultime rime
e i dolori di me,

sparsi tra le foglie

di un autunno
che mai più sfiorerà

il mio canto acerbo...

Morirò d'agosto.

~ago~

L' ottica del sognatore (diario poetico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora