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Dopo eterni ma bellissimi minuti arrivo a scuola e ad attenderci, o forse attendermi c'è il mio regista preferito, Tim Burton.
Dovete sapere che il liceo che frequento non è un semplice liceo, ma è una specie di accademia di teatro. Per questo, a volte, non sono sorpresa nel ritrovare attori a scuola: ad esempio una volta c'è stato George Clooney o ancora Norman Reedus. Ma comunque nessun attore era mai venuto a prendermi in limousine e portata qui.

Io, Johnny e Marilyn scendiamo dalla limousine - scena della mia vita che non avrei mai creduto di poter vivere - e ci avviamo per il cancello dove ad attendermi c'è, appunto, Tim Burton in compagnia della mia professoressa d'Alba, la quale mi dovrà un sacco di spiegazioni.
Arrivata davanti a Tim sento il mio viso diventare rosso mentre lui mi guarda sorridendo. Immagino non sia la prima volta che una fan arrossisca quando le sta vicino.
«Salve, signor Burton» dico tendendogli la mano, trovando in me un po' di forze per rivolgerli la parola.
«Ma suvvia non usiamo tutte queste formalità! Chiamami pure Tim» mi dice, non stringendo la mia mano ma bensì dandomi un forte abbraccio nel quale mi ci perdo per qualche minuto. Ho sempre amato Tim Burton, ho sempre sognato questo momento.
«Ora voi» dice la mia prof. indicando Johnny e Tim «andate in sala teatro. Mentre tu vai in sala musica» dice a Marilyn, il quale non aspetta un attimo e corre dentro l'istituto seguito dagli altri due. Johnny mentre si avvia si gira per pochi secondi e mi fa un sorriso, il più bello che abbia mai visto. Io ricambio con un sorriso che dire imbarazzato sarebbe dire poco.
«Lei mi deve più di una spiegazione» dico alla mia prof che inizia a ridere senza sosta.
«Dai, vieni. Seguimi nel mio ufficio» mi dice, ridendo ancora.

Nel percorso per andare nell'ufficio della prof passiamo davanti a delle aule: in alcune si fa lezione, altri prendono lezione di teatro e canto. Ad un certo punto arriviamo alla sala di musica dove spendo tanto tempo durante gli intervalli. Vedo Marilyn che accorda una chitarra acústica. Inizia a suonare una canzone già famigliare alle mie orecchie. The Nobodies. Inizio a canticchiare insieme a lui che si accorge della mia presenza e rivolgendomi la parola dice «Io e te faremo tante cover insieme». Mi si è mozzato il fiato in gola. Tutto questo è troppo bello per essere vero. Mi fa un occhiolino e continua a cantare. Andiamo avanti e poco prima dell'ufficio c'è la sala teatro dove ci sono Tim e Johnny che ridono come due ragazzini. Johnny mi nota con la coda dell'occhio e mi guarda in una maniera che non riesco a decifrare. Chissà che vorrà dire. Arriviamo finalmente nell'ufficio della professoressa. Chiude la porta alle sue spalle dopo avermi fatta entrare.
«Comincio col dire che vorrei essere stata presente quando hai visto Johnny» dice ridendo. Sa perfettamente che Johnny Depp è il mio attore preferito, dal quale prendo tante iniziative nelle lezioni di teatro.
«Esigo spiegazioni. E non si prenda gioco di me!» alzo il tono ma non riesco ad arrabbiarmi, tanto che inizio a ridere anch'io.
«Okay, allora. Stiamo progettando un film. Tim Burton: regista, Johnny Depp: protagonista, altri attori che non posso svelarti faranno parte di questo film. Rimarrai sconvolta» dice tutto d'un fiato. Ero sconvolta già da inizio mattinata!!
«E Marilyn Manson chi ci fa qui?» chiedo, pensando al fatto che lui non è un attore.
«Lui è qui per darti lezioni di canto. Sai suonare meravigliosamente la chitarra, il basso e la batteria, e so che hai una voce stupenda quando canti, ma non lo hai mai fatto davanti a molta gente.» Era vero, sapevo suonare tutti gli strumenti da lei elencati da quando avevo 7 anni, e sì, non ho mai cantato davanti ad un pubblico.
«Ho capito. Tutto top secret. Per me va bene terminare qua, ho lezione fra poco» dico guardando l'orologio che segna le 08:57.
«Certo, non ti rubo altro tempo. Ci vediamo in giro» mi dice portando alla porta. Mi sorride un'ultima volta. Io faccio lo stesso.
Prima di chiudere la porta mi dice «Non sai cosa ti aspetterà» detto questo chiude la porta velocemente lasciandomi spiazzata senza mezza parola.

Mi dirigo verso le scale, la mia prima lezione del giorno è al piano di sopra ed è letteratura. Amo questa materia ed per questo che mi affretto.
Prendo nota di ogni singola parola che il professore dice.
Finita la lezione scendo le scale per dirigermi alle macchinette per prendere una barretta al cioccolato e vedo che c'è Johnny che cerca di prendere qualcosa ma con vani tentativi. Mi avvio verso di lui sorridendo alle espressioni facciali dell'uomo, infastidito dal macchinario.

*angolo autore

Sisi, lo so, troppo tempo dal primo capitolo. Spero che le celebrità che ho aggiunto e che aggiungerò siano di vostro gradimento. Per richieste di qualche attore/attrice o comunque celebrità che vi piace, scrivetelo nei commenti e cercherò di metterlo/a con un ruolo che gli/le spetta.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se fosse così fatemelo sapere con un commento o con un semplice voto.
(p.s. Ho cambiato qualcosina del primo capitolo e del cast)
Cercherò di postare con una continuità abbastanza cronica. Vi lascio. Al prossimo capitolo! ❤️

-A

Thanks a lot teacherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora