Capitolo 4

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Mi raccomando ascoltate la canzone come sempre deprimente ma bella

Erano appena ritornati tutti nella loro stanze visto che era finito il film

Compresi il bicolore e il biondo

Percorsero con calma le scale fino arrivare davanti alla porta della loro stanza

il bicolore sospiro e poi apri la porta

Il loro coinquilino era steso sulla parte bassa del letto a castello che ascoltava la musica con le cuffiette mentre guardava il soffitto mentre rifletteva su chissà cosa

A vedere i due scatto a sedere quasi sbattendo la testa contro la parte in alto del letto a castello

si tolse le cuffie pogiandole sul cuscino del proprio letto e si diresse verso i due per poi sorpassargli

"Ci vediamo in cortile bakugou"

"Cosa"sussuro il biondo stupito come da paralizzato

Il verde era già sparito

Aveva davvero così tanta voglia di essere pestato dal biondo

Infondo si gli piaceva farsi del male

I due entrarono nella stanza e si chiusero al porta alle spalle

"Ancora una volta ti chiedo che dovete fare in cortile"sussuro il bicolore con un toco di rabbia nella voce

Per poi di nuovo non avere risposta dal biondo

Bensì lui si alzò e uscì dalla stanza era probabile che stesse andando verso il cortile

Mentre stava camminando un sacco di pensieri giravano per a sua testa

Come mai deku sembrava voler essere picchiato e deriso perché sembrava così diverso dal solito

Mentre si poneva queste domande non si accorse nemmeno di essere arrivato in cortile

E subito dopo aver visto il verde quelle domande furono annegare dal senso di rabbia che provava per quella persona che non gli aveva fatto niente

Il ragazzo era appoggiato ad un muro con la gamba mentre l'altra toccava terra e le sue mani erano all'interno delle tasche della felpa verde

"Ehi deku come ti sei permesso prima di rivolgerti a me in quel modo si può sapere che ti prende "il ragazzo non rispose si limito ad alzare lo sguardo

Sapeva cosa stava per accadere

Quello che succedeva ogni giorno e infatti un primo pugno in faccia non tardo ad arrivare

E poi un calcio alla rotula che lo fece cadere a terra per poi seguire un altra serie di calci e pugni

Che ogni volta lo ricoprivano ancora di più di sangue e livido come se non ne avesse abbastanza al di fuori di quelli che gli procurava il biondo

Ma quel giorno bakugou non si sarebbe limitato come al solito solo a calci e pugni

Sapeva che al broccolo toccavano più le parole che il dolore fisico

"Sai deku quel sorriso che ogni giorno porti

lo odio con tutto me stesso e davvero fastidioso tu pensi che la vita sia solo rose e fiori e non ti immagini nemmeno come sia il mondo reale mi dai così fastidio

Soprattutto quando spruzzi felicità da tutti i pori

Sei così inutile , sei solo un errore non saresti mai dovuto nascere tu e la tua fottuta felicità

Perché non ti suicidi sperando sempre che in un altra vita tu sia utile neanche con un quirk ritardato lo sei"
Disse concludendo con una risata un po malefica

Quel giorno a quelle parole non sapeva nemmeno il verde perché ma decise di rispondere

aveva capito che neanche bakugou dopo tutto quel tempo si era accorto che in realtà lui fingeva la sua felicità nonostante si conoscessero dall' infanzia

In quel momento il verde era corricato a terra con la schiena contro il muro e la testa poggiata sul cemento freddo ricoperto però di una pozza di sangue che macchiata i suoi vestiti e la sua pelle candida ora ricoperta però da lividi e tagli

Decise però di usare le ultime forze che aveva

Anche se non lo dava a vedere non sopportava proprio che il riccio pensasse che per lui la vita fosse così bella

"Sai bakugou pensavo fossi più intelligente infondo ci conosciamo da anni piano piano si stava alzando in piedi barcolando per il suo stesso peso non aveva molte forze era già sorprendente che riuscisse a rergersi in piedi

"Ah"

"Non pensavo proprio di essere così bravo a recitare persino tu pensi che la mia vita sia felice e allegra anche dopo anni di sorrisi finti quei sorrisi che ti danno tanto fastidio non li sopporto neanche io sai "

"E poi guarda che so di essere inutile e chi ha mai detto che sarei voluto nascere mi andava anche bene morire dopo anche due giorni di vita purtroppo però il destino voleva vedermi crollare con gli anni ah ahajah "disse per poi scoppiare in una piccola risata isterica

"sai le parole che tu prima hai rivolto a me sono io che dovrei rivolgere a te
E tu non ti immagini nemmeno quello che io passo ogni fottuttissimo giorno di questa vita di mera " crollo di nuovo sulle ginocchia mentre l' espressione sul suo viso non cambiava rimaneva sempre la stessa con gli ochi sbarrati e con un sorriso malato che poteva far venire i brividi a chiunque si portò le mani alla testa mentre le dita si intrecciano con i suoi capelli che in quel momento non si potevano definire verdi per via del sangue

Quel ragazzo non stava bene ma proprio per niente ,e nessuno lo poteva aiutare era sempre stato

solo

"Sai ho provato a suicidarsi anche più volte ormai è da due- tre anni che ci provo ma c'è sempre qualcosa che non va "

"Ormai mi taglio anche ogni giorno sperando di morire per dissanguamento ma non succede niente

In cambio però mi rilassa molto »disse alzando una manica della felpa e guardando i tagli mentre alargava il suo sorriso

per poi scoppiare in una risata isterica mentre il sangue continuava a collare da un emoragia esposta sulla fronte del ragazzo

Dopo i cinque secondi infiniti di risata isterica il ragazzo si fermò al improvviso cambiando la posizione dov'era ma non espressione era la stessa probabile che era stato il colpo alla testa a farlo impazzire e raccontare tutto

Adesso era seduto a terra con le gambe distese e la schiena appoggiata al muro mentre le mani erano stese vicino ai fianchi prive di forza

"Che coglione che sono ad averti raccontato tutto e poi che ti importa ahahah sono davvero patetico ahah"

disse con occhi che non scontrarono mai quelli del riccio bensì il vuoto

Il biondo in tutto questo da quando inizio quel discorso era come paralizzato immobile incapace di fare o dire qualcosa

aveva con gli occhi spalancati con un espressione di pura paura sul volto forse era la prima volta in sedici anni di vita ad averla

non sapeva proprio cosa dire o fare non gli era possibile credere a tutto ciò che aveva scoperto

continuava a fissare il verde mentre era ancora ricoperto di sangue senza mai incontrare il suo sguardo

In quel momento fece l'unica cosa che gli venne în mente

Un gesto che ormai gli veniva automatico in situazioni in cui non sapeva cosa fare

Attivare il suo quirk e colpire dopo non ci capi più niente per due secondi per poi venire svegliato da delle urla

"Che cosa hai fatto"

Ed ecco qui parte l'ansia secondo voi chi avrà mai urlato a haja ciao al prossimo capitolo

NON DOVEVI FARLO  (villain deku )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora