Capitolo 34

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"Adoro svegliarmi in questo letto con te" mi dice accarezzandomi il braccio.
"Buongiorno" accenno io.
"Ultimamente ti svegli anche presto." Mi dice. In effetti quando rimango a dormire da lui riesco ad essere già in piedi alle 8.
Facciamo colazione nel giardino d'inverno. Mi squilla il telefono. È mia sorella.
"Scusami devo rispondere. Pronto?"
"Ciao amore come stai?"
"Tutto bene. Voi?"
"Morendo dalla voglia di vederti. Allora hai prenotato?"
"Si si tutto fatto."
"Bene sono troppo felice. Ma porti qualcuno con te?" So a chi si riferisce.
"Non credo. Non ne ho ancora parlato."
"E cosa aspetti? Sempre se lui non ha impegni con la sua famiglia"
"Non lo so Daniela. Devo pensarci."
"Deciditi però perché non manca tanto tempo"
"Si ok, ci sentiamo."
"Sei con lui vero?"
"Si"
"Ormai fate coppia fissa. Mamma e papà sarebbero contenti"
"Non esageriamo ok? È ancora prematuro"
"Beh ci sono stati tanti che dopo un colpo di fulmine non si sono più lasciati"
"Si va beh ne parliamo un'altra volta. Ora ti devo lasciare"
E chiudo la telefonata.
"Tutto ok?"
"Si era mia sorella. Sai il natale si avvicina e voleva sapere dei dettagli"
"Giusto. Immagino festeggiate tutti insieme"
"Si. Anche se quest'anno i nonni rimarranno a Napoli. E tu?"
"Beh io...io andrò in Colombia."
"Bello" dico mangiando il mio pancake.
"La verità Bianca è che...che io vorrei... non so come dirlo"
Sento la sua voce tremare. Di solito è molto sicuro di sé ma ora lo sento inquieto.
"Ecco io vorrei che tu venissi con me"
Rimango in silenzio.
"Tranquilla era un'idea ma non importa. Tu hai la tua famiglia ed è giusto che vada da loro."
"Sono tre mesi che non li vedo. Mi mancano. E ho sempre passato le feste con loro."
"Si si tranquilla. Era un'idea tutto qui" dice andando verso la cucina.
Le cose si stanno complicando. Non credevo fosse disposto a portarmi con sé e a conoscere la sua famiglia. Anche perché so che questa è una parte dolorosa della sua vita.
"Hey Javier. Mi dispiace. È una bella idea ma potremo comunque visitare la Colombia in un altro momento se vuoi."
"Si certo."dice preparando il guinzaglio per il cane.
"Esco per portare fuori Pepe" e se ne va.
Mi si stringe lo stomaco. Ci è rimasto male,non credevo così tanto ma se ha deciso di uscire è perché vuole rimanere solo. Ormai ho notato questo di lui. Che quando c'è qualcosa che no  va si isola. In realtà è la stessa identica cosa che faccio anche io. Dopo aver riposto le tazze nella lavastoviglie mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia.
Passando dalla cabina armadio noto che dei fogli sono caduti dalla sua borsa. Decido di raccoglierli e di riporli nella borsa. Ed è in quei fogli che trovo una busta di Iberia.
Sono due biglietti per Medellin. Uno a suo nome e l'altro con il mio. Non era solo un'idea.
Lo sento rientrare per cui velocemente metto i fogli a posto e mi avvio a farmi la doccia.
Dopo pochi minuti lo vedo arrivare.
"Stavo pensando di farmi una doccia anche io" dice togliendosi i vestiti di dosso. E io non so resistere.

JAVIER
Credo di essermi innamorato. Non ho mai provato sentimenti così per una donna. È l'unica che mi fa sentire così. Accanto a lei sento di essere me stesso, nei suoi occhi mi perdo trovando il suo riparo, fra le sue braccia sento di proteggerla e di saperla amare. Anche se non vorrà passare le vacanze di Natale con me spero che possa raggiungermi per il Capodanno. Ho comprato dei biglietti che danno la possibilità di cambiare la data di partenza e ritorno. Peró per il momento non dico niente.
Decidiamo di andare in centro per fare delle compere, così ci dirigiamo verso il centro commerciale Xanadú.
Compriamo qualche regalo.
Ci fermiamo al negozio di Aristocrazy. Bianca vuole comprare qualcosa per sua mamma e sua sorella.
Mentre osserva degli orecchini mi chiede: "Che cosa ne pensi?"
"Sono belli. Per chi li vuoi prendere?"
"Pensavo per mia mamma."
"Si,sono belli."
"E per mia sorella pensavo una di quelle collane che hanno in quella vetrina."
Mi indica una vetrina con delle collanine con il simbolo dell'infinito. Sceglie una in oro rosa.
"E tu non compri niente per tua mamma?"
"Non credo ci siano cose adatte a lei" rispondo.
"Immagino che questo non sia un negozio che frequenti di solito."
"No Bianca non è per questo. Solo che in fatto di gioielli ha dei gusti più specifici"
"Devi comprare qualcos'altro? Io dovrei fare un regalo al mio nipotino"
"Ok che cosa volevi comprare?"
"Pensavo qualcosa di abbigliamento. E un gioco"
"Bene, là dovrebbe esserci un negozio di abbigliamento per bambini. Vuoi dare un'occhiata?"
"Si perfetto"
Camminiamo mano nella mano. E io mi sento orgoglioso di essere con lei.

L'amore non è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora