Vanya stava da sola in giardino. Numero Cinque la osservava spesso sedersi sul prato tutta sola, in compagnia di un libro e di un qualsiasi frutto rubato dalla cucina.
Sapeva che lei non aveva nessun potere speciale, era un fatto ormai risaputo, eppure non la disprezzava e non provava pena per lei.
Era fortunata a non dover far parte di tutto quel carosello fatto di ordini, azione e sorrisi davanti alle telecamere, ma lei aveva una visione opposta della cosa, e non si poteva certo biasimarla.
Cinque decise di scendere di sotto per concedere una pausa alla sua solitudine.
"Fammi indovinare, sei ancora alle prese con Tolstoj" la stuzzicó avvicinandosi.
"No Cinque, sei rimasto fermo nel tempo a due settimane fa. Sono passata a Victor Hugo" rispose Vanya mostrandogli la copertina de 'I Miserabili'.
"Speravo in qualcosa di meno drammatico, ma anche questa volta non mi stupisci" disse Cinque con un sorrisetto.
"Lo sai come sono fatta, le tragedie mi ispirano particolarmente. Scommetto che ti domandi il motivo di una scelta così cupa". Per un attimo Vanya abbassò lo sguardo con amarezza.
"Nah, penso di sapere già la risposta da 13 lunghi anni." taglió corto Cinque per non appesantire l'argomento. "Piuttosto, invece della solita mela rubata, che ne dici di un toast burro d'arachidi e marshmallows?"
"Numero Cinque, un ragazzo educato e per bene come te, che mangia discutibili accostamenti di dolciumi?" tornó alla carica Vanya con sarcasmo, tirando su un sopracciglio.
Cinque fece spallucce "Prendere o lasciare numero Sette. "
"Va bene, va bene, vengo con te, basta che non mi chiami più in quel modo."
E con un sorriso si diressero insieme verso l'interno dell'Accademia.
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The time jumper
FanficNumero 5 ha passato gran parte della sua disavventura nel futuro in solitudine, tagliato fuori da qualsiasi cosa che non fosse distruzione e morte. Bloccato nel suo corpo da adolescente, la sua mente continua a plasmarsi e ad adattarsi a modo suo al...