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16 Maggio 2015, ore 8:47

Cosa sta succedendo? Si domandava Tommaso.

Ricordava che la sera prima tutti erano cosí felici di potersi sballare nell'isola del divertimento e ora la maggior parte di loro erano scomparsi, Marta era scomparsa, il professor Ditta era morto e giaceva davanti a lui, forse anche molti altri erano morti. E se non erano morti, erano diventati come Filippo; erano zombie.

Tommaso pensava che tutto questo fosse una cazzata, non sapeva come reagire e guardava la scena come se fosse davanti allo schermo di un cinema che non si faceva problemi a proiettare film orribili.
Non può essere vero, ripeteva Tommaso nella sua testa, mentre anche Marco, Terza C, moriva sotto le mani di Gianluca, Quinta A.

A quel punto l'adrenalina entrò in circolo nel suo corpo e nelle sue vene e, un attimo prima che Filippo attaccasse la professoressa Nardi, prese un porta-ombrelli vicino all'ingresso e si scaraventò su di lui colpendogli più volte la testa fino a spaccargliela completamente.

-Co...Cosa hai fatto?-  gridò la professoressa Nardi

-Le ho salvato la vita.- Rispose.

Non si riconosceva. Dov'era finito Tommaso, il ragazzo modello che tutte le madri invidiavano? Non si sarebbe mai immaginato di poter uccidere qualcuno.

Ma non c'era tempo per molte seghe mentali, e quindi cercò subito di prendere il controllo della situazione.

-Sergio, procurati un arma, Claudia, porta gli altri nella mia stanza!- Ordinò ai due.

-Che palle, proprio io devo aiutarti qui?- Disse Sergio, ma aveva già cominciato a prendere a bastonate gli zombie con il piede di un tavolino che aveva giá rotto e a pestarli a sangue. Fortunatamente, tutti gli zombie erano molto esili, quindi non era difficile sopraffarli se non venivi preso dalla paura.

Claudia era già dentro l'ascensore con gli altri sopravvissuti e prima che le porte si chiudessero, Tommaso le fece un cenno con la testa, gesto di cui si pentì subito.

Erano rimasti in due contro tre.

Tommaso afferrò meglio il suo porta-ombrelli e assestò un colpo bello forte in faccia al primo dei tre, facendogli saltare qualche dente, spaccandogli la mascella e facendogli perdere l'equilibrio.

Non si ricordava chi fosse quel ragazzo, e questo gli rendeva più facile il fatto di ammazzarlo. Quando quel ragazzo si trovò a terra, Tommaso gli schiacciò la testa con la base del porta-ombrelli

Sergio se la cavava abbastanza bene, aveva spaccato la testa agli altri due, urlava e sembrava divertito dalla situazione, e Tommaso pensava che fosse il suo modo di difendersi dalla realtà.

Li avevano uccisi o, almeno, resi innoqui.

Entrambi non fecero neanche in tempo a tirare un sospiro di sollievo che un altro zombie si presentò alla porta, e finalmente capirono che dovevano chiuderla.

Quando capirono chi era lo zombie, entrarono nel panico.

Corrado Pozzuoli, quinta D, ripetente.

Il bullo.

Tommaso ebbe un brivido lungo la schiena,  e poté sentire Sergio deglutire a fatica.

Dovevano affrontare Corrado Pozzuoli.

Come se si fossero letti nel pensiero, entrambi cercarono un arma migliore mentre Corrado si avvicinava sempre di più.

Tommaso fece il grosso errore di dargli le spalle solo per qualche secondo alla ricerca di qualcosa da lanciargli addosso, ma fu un lasso di tempo abbastanza lungo affinchè Corrado arrivasse a saltargli addosso.
È la fine pensò Tommaso, ma giusto un momento prima che Corrado lo mordesse, Sergio gli conficcò qualcosa all'altezza del collo.

Corrado si dimenò per qualche secondo e poi non si mosse più.

Tommaso si liberò dalla sua presa e notò che ciò che Sergio aveva conficcato a Corrado era una delle zanne di una testa di cinghiale che fino a qualche momento prima era appesa sopra il camino.

-Che cazzo ci fa un trofeo di caccia di un cinghiale a Malta?- Domandò Tommaso.

-Ti ha salvato la vita- replicò Sergio, ridendo.

Zombies Goes To MaltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora