POV HERMIONE
Erano passati ormai mesi dalla fine della guerra ed io, Ginny, Ron ed Harry avevamo ricevuto la lettera della professoressa McGranitt che ci comunicava che Hogwarts era stata ricostruita e che quindi saremmo potuti ritornare in quella che per noi era ormai la nostra seconda casa. Io più di tutti ero emozionata all'idea di tornare nonostante quel posto ormai conteneva ricordi per lo più dolorosi, ma ero stufa di vivere sulle spalle dei Weasley, i miei genitori ormai non ricordavano neanche della mia esistenza ed io ormai mi ero rassegnata all'idea che non li avrei mai più visti. A dire il vero avevo cercato un modo per far tornare loro la memoria ed un modo effettivamente c'era, ma avevo bisogno che il mio sangue e quello dei miei genitori si unisse ed usare un incantesimo potente, e fin troppo pericoloso. Quando avevo chiesto aiuto alla McGranitt questa con poche semplici parole mi aveva fatto desistere, l'incantesimo era fin troppo complicato e se avessi fatto qualche errore avrei rischiato di ucciderli. Non potevo permetterlo. Quando Voldemort morì successero una serie di cose inaspettate, prima fra tutte scoprire che il professor Piton non era davvero morto, la McGranitt ci spiegò che il professore aveva intuito le intenzioni di Voldemort di volerlo uccidere e così preparò una pozione in grado di fungere d'antidoto al veleno di Nagini. Solo che per non farsi scoprire aveva avuto bisogno del distillato di morte apparente. Inutile dire che il suo piano aveva funzionato e Piton era tornato. Harry non appena lo scopri lo volle incontrare e stranamente il professore acconsentì. I due passarono insieme molte ore nelle quali si scusarono l'uno con l'altro per gli anni passati e per tutto quello che si erano detti. Piton raccontò del suo amore per Lily ed Harry da quel giorno lo guardò con ammirazione. Ora a distanza di due mesi, quelli che una volta sembravano tanto odiarsi erano diventati, se così si può dire, quasi amici, tanto che il professore fu spesso ospite a casa dei Weasley. Piton era diverso con tutti, tranne che con me. Io ero l'unica che ancora trattava con freddezza e di questo non so spiegarmene il motivo. Un'altra cosa inaspettata, forse più della storia di Piton fu la lettera che ricevetti circa un mese fa.
Hermione, forse non ti saresti mai aspettata una lettera del genere, specialmente da chi come me, per anni non ha fatto altro che insultarti con appellativi che al solo pensarci mi faccio schifo da solo. Non voglio inventare alcun tipo di scusa o scaricare la colpa su altre persone, ma la verità è che tutto quello che facevo e dicevo era tutto dettato dalla mia assurda convinzione di non dover deludere mio padre. Lo so che come minimo, vuoi strappare questa missiva e che Salazar mi uccida sul colpo, avresti tutte le ragioni per farlo. Tu Hermione sei come dicono la strega più brillante ed intelligente della nostra età, mentre io sono stato solo un codardo incapace di ribellarsi a degli ideali in cui non ho mai creduto davvero. Non ho mai pensato davvero quello che dicevo ed ogni volta che ti chiamavo con quel maledetto appellativo, mi sono sentito un verme, una stupida serpe che come tale non era degno nemmeno di strisciare ai tuoi piedi. Permettimi di chiederti scusa, non chiedo nulla di più di questo. Non pretendo che tu mi perdona quanto ho fatto negli anni passati, ma se hai deciso di non strappare questa lettera, se hai deciso di leggere almeno fino a qui, sappi che io ti ammiro davvero e lo continuerei a fare anche se tu mi sputassi addosso tutto l'odio che provi nei miei confronti perché sarebbe tutto lecito. HERMIONE, si lo so, sto continuando a ripetere il tuo nome, perché in tutti questi anni non l'ho mai fatto neanche una volta e me ne pento, non so se mi perdonerai o se magari in futuro potremmo mai essere amici, ma sappi che di tutte le cose che ho fatto, insultarti è il mio più grande rimpianto. Ti chiedo ancora una volta scusa.
Draco Lucius Malfoy
Quella lettera la tengo sempre con me, non appena l'ho letta devo dire che ho avuto l'impulso di gettarla, ma poi ho riflettuto su tutte le sue parole e mi sono detta che in fondo anche Draco era una vittima come noi. È stato cresciuto secondo degli ideali, sbagliati, ma questa è la verità. Suo padre è l'unico colpevole ed io non posso fingere di non ricordare come più di una volta ha cercato di fare la cosa giusta. Non sempre ci è riuscito, ma lo ha fatto ed è stato questo che mi ha spinto a rispondergli che lo perdonavo e che quindi se lui fosse disposto, sarei stata ben felice di considerarmi una sua amica. La sua risposta non tardò ad arrivare ed in meno di una settimana ci eravamo scambiati non so quante lettere. Poi un pomeriggio ci siamo visti e da quel momento le cose sono cambiate, mi ero resa conto di provare qualcosa per lui, ma lui questo non lo sa e non lo dovrà sapere mai. Solo Harry e Ginny sanno di questa cosa, ovviamente Ron non sospetta nulla, ma è meglio così, non ha preso molto bene il fatto che tra me e lui le cose non abbiano funzionato e questo ci ha allontanati tanto, motivo in più per il quale voglio tornare ad Hogwarts. Ora sono con Ginny a Diagon Alley, per comprare tutto il necessario per il nuovo anno. Harry e Ron sono in giro da qualche parte a fare provviste di cioccolata e non so cos'altro. Ad un tratto però vedo di fronte alla vetrina di articoli sportivi Draco, così Ginny capito dove sia finito il mio sguardo mi lancia una gomitata e mi fa segno di raggiungerlo.
STAI LEGGENDO
Non dubitare mai del mio amore
FanfictionHermione, forse non ti saresti mai aspettata una lettera del genere, specialmente da chi come me, per anni non ha fatto altro che insultarti... Non voglio inventare alcun tipo di scusa... Tu Hermione sei come dicono la strega più brillante ed intell...