Acheronte

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Sono pronto, questa volta ho veramente toccato il fondo,
Quante volte mi sono lamentato senza che nessuno sentisse le mie urla di sottofondo
Quante volte ho chiesto aiuto ma più che una mano ho ricevuto un calcio,
La gente spesso mi inquina la sanità mentale ma ora sono sazio,
Non ne posso più sopportare perché il bicchiere pieno si è riversato
Emozioni fluide disperse su un tavolo davanti a un Diavolo reincarnato,
Però quasi quasi guardando lui vedo me stesso ma non ci faccio caso,
Sono pronto ad andarmene da qui perché stare qua per me non fa più caso,
Porterò via con me questa penna, perché nessuno deve più vivere questa pena,
La maledizione scritta sul libro della vita con inchiostro rosso come il sangue che scrolla da quella vena,
La sera spesso mi sento debole perché le mie insicurezze superano il limite,
Non mi fido di me stesso figurati se mi fido di quelle vipere.
Dentro le vene ho l'Acheronte ma nessuno sa davvero cosa provo,
Il fiume del dolore scrolla dentro me ma nulla di nuovo,
Mi sono abituato a questo inferno interiore ma non a quello esteriore,
Ci insegnano che dopo la vita pagheremo i nostri sbagli senza poter usare il correttore,
Di cosa dobbiamo temere se L'Inferno è già fuori?
Con tutte quelle persone che ti fissano senza un motivo e si credono superiori?
Come faccio a resistere ancora a tutto ciò? Sono nato nel mondo sbagliato,
Destinato a non essere capito e a versare sangue non giustificato,
Cercavo solo amore ma ho trovato solo odio gratuito,
La maledizione del poeta è avere un buon senso dell'intuito,
Capire tutto in fretta e sentirsi sempre tristi e soli,
Voglio morire in una notte con Luna piena in mezzo alle rovi.

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