Sei mia

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C: " Io l'avevo immaginato, siete spariti"

Sto facendo colazione con Clarissa e Marta e ovviamente ho dovuto raccontare ciò che è successo con Niccolò.
Stamattina mi sono svegliata con Niccolò che mi dava piccoli baci su tutto il viso... un buongiorno perfetto.

M: " Quindi state insieme?"
R: " Andiamo per gradi Marta"
C: " Il primo passo per andare per gradi in una relazione è scopare?"

Tutti i torti non aveva Clarissa...

R: " Eravamo ubriachi"
C: " Eravate vogliosi"
R: " Fai schifo Clarissa"
AN: " Buongiorno belle fanciulle"

Di bene in meglio, Antonio si avvicinò a noi e iniziò a sorseggiare il suo caffè bollente.
Io cercavo di considerarlo poco, più che altro con lui conversavano Marta e Clarissa.
Ma ovviamente Antonio decise di sedersi con noi, casualmente proprio vicino a me.
Che Dio me la mandi buona veramente.
Non so come , non so perché, Antonio mise il suo braccio sulla mia gamba , quasi a volerla avvolgere, e come da buon copione dei film, Niccolò vide questa scena.
Io e Niccolò ci guardammo, lui iniziò a serrare la mascella e a stringere i pugni. Io cercavo di allontanarmi da Antonio ma lui non me lo permetteva... lanciavo degli sguardi di fuoco alle mie amiche ,ma anche loro non riuscivano a liberarmi.

N: " Potresti portare le tue zampe a farsi un giro lontano da Rebecca?"

Vi prego, ditemi che sto sognando.

AN: " Problemi Moriconi?"
N: " Uno solo, tu!"
C: " Si prospetta una giornata di fuoco"

Stupida Clarissa.

AN: " Rebi ti dò fastidio?"

Rebi? Sul serio? Nemmeno a 5 anni mi hanno mai chiamato così.

N: " Si le dai fastidio"
AN: " Ho chiesto a lei e non a te"
T: " Ma voi due dovete iniziare dalla mattina a litigare? Dai Anto vieni con me in piscina e lascia Rebecca in pace"

San Tiziano... Antonio finalmente si allontanò da noi, ma la stessa cosa fece anche Niccolò.

M: " Vai da lui "
C: " Odio darà ragione a Marta, ma vai dal deficiente, prima che si tagli le vene"

R: " Nicco ti fermi?"
N: " Che cazzo vuoi?"
R: " Possiamo parlare?"
N: "Ah bene, ora vuoi parlare. Dovevi parlare prima, dovevi dire a quel deficiente che ti doveva mollare, e invece ti sei stata zitta. Sai l'odio che provo per lui, e nonostante tutto quello che è successo ieri tu ancora non ti decidi a mandarlo a fanculo"
R: " Niccolò quando capirai che a me di Antonio non frega nulla?"
N: " Rebecca quel coglione pensa che tra me e te ci siano rapporti civili, forse una semplice amicizia. Non sa che stanotte abbiamo fatto l'amore, non sa nulla"
R: " E io che dovrei fare? Andare a sbandierare a tutti che abbiamo passato la notte insieme?"
N: "No, dovresti semplicemente fargli capire che ti dà fastidio se ti tocca, se ti guarda...gli devi far capire che sei mia, altrimenti lo farò io"
R: " Ti prego non fare nessuna scenata. Ti chiedo scusa, hai ragione dovevo dirgli che mi stava dando fastidio...se accadrà di nuovo una cosa del genere ci parlerò personalmente"
N: " Se accadrà di nuovo una cosa del genere Antonio si troverà senza pisello"
R: " Nì ti prego"
N: "Ti prego un cazzo Rebé. Sono sempre io, nun so cambiato. Sono sempre il solito ragazzo troppo geloso, non ti sta bene? Io sono questo. Nun te deve guardá nessuno, tu sei solo mia."

Forse avrei dovuto dire qualcosa, provare a calmarlo..ma in quel momento riuscii solo a baciarlo.

R: " Ti amo, e a me piaci così come sei. Mi fai sentire bella, amata e desiderata"
N: " Non sai quanto te desidero Rebè"

Vi sta piacendo la storia?
Capitolo un po' corto...

La stella più fragile dell'universoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora